PARMA – Si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza della ciminiera dell’ex Eridania, attigua all’Auditorium Paganini, colpita da un fulmine lo scorso 8 settembre. Il Comune di Parma, in sinergia con il Consorzio Paganini, si è adoperato per porre rimedio agli ingenti danni provocati dal fulmine alla struttura, con un intervento di somma urgenza dal costo di 200 mila euro. Oggi la ciminiera è più sicura di prima, come ha sottolineato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi, che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo assieme all’Amministratore Unico del Consorzio Paganini, Dino Dall’Aglio, ed al progettista dell’intervento, ingegner Luca Speroncini.
“Le opere di messa in sicurezza – precisa l’Assessore Michele Alinovi – si sono concluse con una settimana di anticipo rispetto al calendario previsto. In questo modo il parcheggio e la porzione di parco, interdetti per ragioni di sicurezza, sono stati restituiti alla città. La ciminiera resterà ancora recintata alla base, per ultimare alcune attività di dettaglio, non legate all’evento calamitoso”.
Grazie alla tempestività agli interventi, l’Auditorium Paganini è tornato agibile, così come il parcheggio annesso e la porzione del parco che circonda la ciminiera. Un traguardo importante anche in vista degli appuntamenti che attendono Parma nel 2020, anno in cui sarà Capitale Italiana della Cultura. La ciminiera, alta 49 metri, fu colpita da un fulmine nella parte più alta, dai 35 metri in su. L’assessorato ai Lavori Pubblici si è subito attivato per garantire le condizioni di massima sicurezza e prevedere gli interventi del caso in tempi ristrettissimi in modo da garantire la fruibilità di Auditorium Paganini.
Gli interventi sono stati messi in atto dalla società di scopo del Comune, Parma Infrastrutture Spa e sono stati appaltati alla ditta ITON Srl di Cavriago, impresa con comprovata esperienza in tema di messa in sicurezza di edifici colpiti da calamità naturali, in quanto ha operato, facendo fronte a casi analoghi, in occasione del post sisma del 2012 in provincia di Modena e Reggio.
E’ stato posto rimedio alle lesioni con la ricucitura della muratura tramite l’utilizzo di apposite malte applicate in modo da dare continuità al tessuto murario della struttura. Sono stati collocati diversi tiranti, che formano un vero e proprio reticolo a protezione della ciminiera, garantendo la sua sicurezza statica e sismica. L’intervento è stato condiviso con la Soprintendenza ed è stato concepito perché abbia una sua reversibilità totale al fine di non precludere futuri interventi di restauro vero e proprio.
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