PARMA – “Il nostro lavoro va nella direzione di consolidare Parma come città dei diritti” Nicoletta Paci, Assessora al Benessere Animale del Comune di Parma insieme a Moira Balbi dell’Ufficio Benessere Animali “Diritti che sono anche quelli dei cani che vivono in città e dei proprietari di animali di affezione.”
La prima regola (raccolta deiezioni) del nuovo capitolato delle aree cani è semplicemente ribadita, poichè il mancato rispetto viene identificato come reato e il Codice Penale punisce chi lascia gli escrementi del cane non raccolti in un luogo pubblico (per strada, sul marciapiede, nell’androne di un palazzo, ecc.), poihcè oltre ad un concetto di rispetto reciproco c’è anche un rischio per la salute degli animali, poichè le feci possono essere veicolo per importanti malattie parassitarie.
I cani possono correre e giocare liberamente ma – all’interno dell’area stessa – dovrà essere presente il proprietario o il conduttore responsabile, che curerà di tenere il cane al guinzaglio durante l’ingresso e l’uscita dall’area e di chiudere accuratamente il cancello, in modo che gli animali non possano scappare all’esterno. Chi si accinge ad entrare dovrà inoltre dare il tempo agli altri proprietari/conduttori, della messa in sicurezza dei cani eventualmente già presenti nell’area. E’ vietato l’ingresso all’area, a cani che abbiano già morso o aggredito e che siano già stati raggiunti da provvedimenti restrittivi.
E’ indicato di non introdurre cani aggressivi ed evitarne l’ingresso qualora siano già presenti altri cani all’interno dell’area stessa. Il buon senso inoltre indica di prevenire qualsiasi possibile forma di contrasto fra gli animali anche solo per differenza di taglia.
Nelle aree cani comunali è fatto divieto di svolgimento di attività di addestramento cani (caccia, difesa, guardia, comportamento).
Punto importante è quello sulla permanenza temporale ove si fa ovviamente appello al senso di civico rispetto reciproco con una indicazione di non più 20 minuti qualora ci fossero cani in attesa di entrare.
Gli istituti di polizia e le guardie zoofile possono svolgere controlli ed ispezioni all’interno dell’area di sgambamento, nonchè applicare sanzioni e/o accertamenti oltre che per la materia concernente il benessere animale con i relativi obblighi di legge, anche per violazioni in merito alla gestione dei rifiuti e per la pulizia ed il decoro.
Scadenza per l’inoltro delle domande al 12 luglio per chi fosse interessato a gestire operativamente il canile municipale “Lilli e il Vagabondo”. Il Comune di Parma ha aperto il bando per l’affidamento in appalto del servizio di gestione del Polo integrato di animali di affezione del Comune di Parma Il Polo integrato per gli Animali d’affezione in località via Melvin Jones n.19/a – Parma comprende il canile “Lilly e il Vagabondo”, il Gattile Unificato Garfield–Aristogatti e il Gattile di Vicofertile. Il bando (consultabile anche per scaricare la modulistica) è sul suo sito www.comune.parma.it e riguarda l’affidamento del servizio di gestione delle strutture, delle aree comuni e di cura della popolazione canina e felina del Polo Integrato degli Animali d’Affezione per un periodo di 36 mesi con possibilità di un eventuale rinnovo (CIG n. 78858021AD).
Il bando rende obbligatorio, per chi volesse partecipare, un sopralluogo per prendere atto della realtà e delle necessità delle strutture e produrre un’offerta più consapevole.
L’importo del servizio viene determinato in € 280.000,00 (lVA esclusa), per un totale triennale di € 840.000,00 (lVA esclusa), corrispondenti rispettivamente ad € 341.600,00 e €1.024.800,00, comprensivi di IVA. L’importo segnalato di € 1.820.000,00 tiene conto, come da linee guida ANAC, dei tre anni di gestione effettiva, dell’eventuale rinnovo di ulteriori tre anni e dell’ipotetica proroga semestrale.
Il servizio verrà affidato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma dando maggior importanza all’offerta tecnica di gestione, che all’offerta economica.
L’offerta dovrà essere formulata assumendo come riferimento annuo un numero complessivo presunto di presenze giornaliere pari a 120 sino ad un massimo non superabile di 150 cani e pari a 155 sino ad un massimo non superabile di 205 gatti.
Il Polo integrato per gli Animali d’affezione in località via Melvin Jones n.19/a – Parma comprende il canile “Lilly e il Vagabondo”, il Gattile Unificato Garfield–Aristogatti e il Gattile di Vicofertile.
Il gestore nei due trienni precedenti è stato la Cooperativa Avalon di Parma la quale oltre alle attività di cura della popolazione canina e felina ospitata (pulizia e alimentazione), alle attività di recupero animali vaganti e alle attività di piccola manutenzione della struttura, ha svolto attività connesse alla rieducazione dei cani (mediante un proprio educatore cinofilo) ai fini delle adozioni con ausilio di volontari coordinati direttamente dal gestore.
Con il nuovo affidamento, si sono escluse dalla gestione le attività di rieducazione e gestione volontari ai fini delle rieducazione dei cani e delle adozioni in quanto finalità di primaria importanza sulle quali l’amministrazione comunale ha scelto di procedere separatamente dalla gestione, con istruttori cinofili incaricati e con volontari coordinati direttamente da personale dipendente del Comune.
“Si è andati nella direzione di una separazione delle competenze per arrivare ad offrire un servizio più qualificante verso le esigenze degli animali e degli adottanti per migliorare sia l’iter di ingresso degli animali nelle famiglie dei parmigiani e quindi aumentare il numero delle adozioni “ dice Nicoletta Paci, Assessora al Benessere Animale del Comune di Parma.
Il contratto avrà durata di tre anni a far data dal 01/08/2019 fino al 31/07/2022, ed è eventualmente rinnovabile per ulteriori tre anni.
Potrà rendersi necessaria una possibile proroga tecnica, agli stessi patti e condizioni del contratto stipulato e del relativo capitolato, al massimo di ulteriori sei mesi, nelle more dell’espletamento della nuova procedura di affidamento.
Trattandosi di servizio pubblico essenziale, il Gestore si impegna ad assicurare la continuazione del servizio di gestione operativa agli stessi patti e condizioni stabiliti nel presente capitolato, fino al subentro nel servizio dell’eventuale nuovo affidatario, senza soluzione di continuità
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