PARMA – Grazie alla collaborazione tra Comune di Parma e Google Arts & Culture, la città ducale approda in uno spazio virtuale, la piattaforma Google Arts & Culture, ideata da Google Cultural Institute, dove è possibile esplorare tesori, storie, e patrimonio di conoscenze che vedono coinvolte 2 mila istituzioni culturali di 80 paesi del mondo, rendendo la cultura accessibile a chiunque. Disponibile sul Web da laptop e dispositivi mobili, o tramite l’app per iOS e Android, la piattaforma è pensata come un luogo in cui esplorare e assaporare l’arte e la cultura online. Si tratta di un risultato straordinario dal momento che il patrimonio di Parma, attraverso migliaia di immagini e contenuti connessi, diventa ora fruibile a livello mondiale. Il progetto è stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dall’Assessore alla Cultura del Comune di Parma, Michele Guerra, da Enrico Bellini, Government Affairs & Public Policy Manager, Italia e Malta, Google, da Monica Lanaro, Country Coordinator, Google Arts & Culture, Italia e Grecia e da Francesca Velani, Coordinatrice dei Progetti e Strategie Culturali di Parma 2020+21.
Basti pensare che ogni mese si registrano oltre 500 milioni di ricerche relative all’arte su Google. In Google Arts & Culture da oggi c’è anche Parma, assieme a oltre 6 milioni di reperti che includono foto, video, manoscritti, documenti artistici, culturali e storici, con oltre 400 mila opere d’arte, più di 10 mila mostre digitali presenti sulla piattaforma. Inoltre Art Camera ha creato 5 mila immagini ad altissima risoluzione di dipinti di tutto il mondo e Parma c’è. Il Comune di Parma ha aderito da subito con entusiasmo e interesse alla richiesta di collaborazione di Google Arts & Culture nella consapevolezza che ogni città ha le proprie tradizioni e peculiarità, spesso sconosciute e per questo importanti da raccontare. Una di queste è certamente Parma, ricca di tesori nascosti che, da oggi, sono accessibili a tutti su Google Arts & Culture.
Parma è stata nominata Capitale italiana della Cultura per il 2020 e 2021, l’arrivo della pandemia ha imposto alla città di ripensare il proprio calendario culturale puntando sulle nuove tecnologie, sulla possibilità di avvicinare un’ampia platea di soggetti interessati attraverso nuovi canali di comunicazione. Diciotto mesi dopo, Parma ha portato a compimento un progetto eccezionale ed è pronta ad aprire le sue porte al mondo grazie al digitale, un mezzo che va oltre i confini geografici, per celebrare il proprio patrimonio.
L’esito del progetto, a cui il Comune di Parma ha aderito gratuitamente, è frutto di un lavoro di squadra che ha permesso di mettere online il lavoro di 33 partner istituzionali di Parma e Provincia comprendendo oltre 17.000 immagini provenienti dalle collezioni dei musei e dagli archivi del territorio, 30 luoghi digitalizzati con Street View e molto altro ancora.
Un progetto di valorizzazione culturale che mette in luce la magia di una città, dalle consolidate tradizioni culturali, portandola nelle case di tutti. Parma su Google Arts & Culture viene raccontata ed illustrata attraverso quattro capitoli tematici: Arte, Musica, Cultura del Cibo e Artigianato. Seguendo questi filoni è possibile scoprire migliaia di incredibili opere, archivi musicali, e visitare luoghi digitalizzati con alcune delle tecnologie più innovative di Google. ( link: https://artsandculture.google.com/project/parma-2020-21?hl=it ).
L’arte nascosta nelle vie di Parma – Per la prima volta, è possibile vedere da vicino la Cupola di Correggio alta 27 metri (all’interno della Chiesa di San Giovanni Evangelista) con tutti i suoi dettagli. Un viaggio virtuale a tu per tu con la splendida opera del pittore Antonio Allegri. Tutto questo è stato reso possibile da una tecnica molto precisa di digitalizzazione che permette di catturare fedelmente i dettagli della cupola e dei suoi affreschi. Anche il noto dipinto “Schiava Turca” dell’artista Parmigianino può essere visto da vicino, scoprendo così il volto enigmatico della donna ritratta. Grazie allo strumento Art Camera, l’esperienza di Google Arts & Culture riporta fedelmente oltre 200 opere di artisti internazionali come Picasso, Francis Bacon, Goya, Monet e Tiziano Vecellio ma anche di artisti italiani tra cui Ligabue, De Chirico, Boccioni, Filippo Lippi e Parmigianino. Tra la selezione di progetti artistici, è presente anche il curioso Labirinto della Masone, il più grande labirinto esistente al mondo e creato dal sogno e della mente visionaria di Franco Maria Ricci. Il Labirinto Masone è composto da 300 mila bambù e viene ritenuto un luogo magico, tutto da scoprire.
La meta per gli amanti della musica – Terra di Verdi e Toscanini, Parma è la meta più amata dagli appassionati dell’opera, che ora possono immergersi in una collezione di 11.000 fotografie di scena, bozzetti e manifesti dell’archivio della Casa della Musica appena digitalizzato. Sono diversi i musei presenti online e rivolti agli appassionati di musica, con l’obiettivo di portare a chiunque lo volesse la storia dell’acustica e della riproduzione del suono.
Le meraviglie enogastronomiche – L’esperienza digitale di Parma non può non parlare anche al palato. Nota in tutto il mondo per il Parmigiano Reggiano, per la qualità unica degli alimenti primari e della pasta, su Google Arts & Culture sono presenti anche l’Archivio Storico Barilla, il Museo della Pasta, il Museo del Pomodoro e tanti altri. Attraverso queste mostre, è possibile viaggiare nel ‘900 scoprendo l’evoluzione della pasta nel tempo fino ad oggi, l’utilizzo del pomodoro, del parmigiano e di altri prodotti locali. Il viaggio nelle bellezze di Parma non finisce qui. Continuate a scoprire le meraviglie della Capitale della Cultura 2020 e 2021 presenti su Google Arts & Culture e lasciatevi stupire dall’arte, dalla musica, e dalla cultura a 360° della città.
I partner istituzionali coinvolti nel progetto, presenti all’interno della mostra online, sono.
Academia Gastronomica Barilla, APE Parma Museo, Archivio Storico Barilla, Casa della Musica, Casa Natale e Teatro Giuseppe Verdi, Castello dei Burattini – Museo Giordano Ferrari, Collezione Barilla D’Arte Moderna, Complesso Monumentale della Pilotta, Complesso di San Giovanni Evangelista, Fabbriceria della Cattedrale, Fondazione Cariparma – Palazzo Bossi Bocchi, Fondazione Magnani-Rocca, Fondazione Museo Ettore Guatelli, Fondazione Museo Glauco Lombardi, Fondazione Teatro Regio, Labirinto della Masone, Museo Casa Barezzi, Museo d’arte cinese ed etnografico, Museo del Culatello di Zibello, Museo del Duomo di Fidenza, Museo del Parmigiano Reggiano, Museo del Pomodoro, Museo del Prosciutto di Parma, Museo del Salame di Felino, Museo del Vino, Museo della Pasta, Museo Renata Tebaldi, Palazzo Ducale del Giardino, Pinacoteca Stuard, Reggia di Colorno, Rocca Meli Lupi di Soragna, Rocca Sanvitale di Fontanellato, Sistema Museale Università di Parma.
Il commento al progetto del sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni:
“Parma è una città dalla grande portata culturale le cui bellezze saranno apprezzabili anche online”. Così il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni in occasione della presentazione del Comune di Parma e Google Arts & Culture, museo digitale in cui visitare virtualmente mostre, collezioni e luoghi d’interesse della città. “Nominata Capitale italiana della Cultura per il 2020/2021 in piena pandemia, Parma è pronta adesso a mostrare il suo ricco patrimonio aprendosi al digitale. Ritengo encomiabile infatti- aggiunge il sottosegretario MiC – lo straordinario lavoro compiuto da una comunità che ha dovuto fermare un fitto calendario di eventi in presenza, ripartendo oggi più forte di prima, anche attraverso il digitale. La missione del Comune di Parma e Google Arts & Culture, è in linea con quella del MiC: cioè rendere la cultura italiana accessibile a chiunque, ovunque si trovi. Ed ecco perché anche noi come Ministero- conclude Borgonzoni- crediamo doveroso investire sempre più nella digitalizzazione, rilanciando non solo le meraviglie artistiche delle grandi città, ma anche dei piccoli borghi, facendone apprezzare ricchezze talvolta sconosciute, che vale la pena raccontare e che tutto il mondo ci invidia”.