PARMA – Otto marzo festa della donna e occasione per riflettere sull’apporto che le donne hanno dato nel passato, che danno nel presente e per guardare anche al futuro. E’ questo l’obiettivo che si pone la rassegna “70 volte donna” che prende spunto da una fatto storico: il diritto di voto concesso alle donne nel 1946 e che si concretizza oggi con l’inaugurazione di un’interessante mostra documentale all’Archivio del Comune di Parma, in via Spezia, e con una serata dedicata all’Edison in cui verranno proiettati due documentari di grande spessore ed un corto altrettanto significativo, con inizio alle 21.15 ad ingresso gratuito.
Ne hanno parlato, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, la vicesindaco con delega alle pari opportunità Nicoletta Paci, il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani, Margherita Becchetti del Centro Studi Movimenti, Michele Zanlari di Solares Fondazione delle Arti (cinema Ediso
“Riflettere sul ruolo della donna e sulle conquiste che le hanno permesso di partecipare attivamente alla vita della nazione, a partire dal riconoscimento del diritto di voto – ha spiegato la vicesindaco Nicoletta Paci –, a 70 anni dalle prime elezioni a cui le donne diedero il loro contributo attivo, è importante per il presente, ma sopratutto per guardare al futuro con consapevolezza”.
Il Prefetto, Giuseppe Forlani, ha apprezzzto la mostra documentale dell’Archivio Comunale ed ha espresso parole di gratitudine per il lavoro fatto. “Promuovere la cittadinanza attiva nell’Italia contemporanea – ha detto – è il nostro obiettivo: per questo ci siamo impegnati ad organizzare un’iniziativa nel mese di aprile: vogliamo raccontare quante donne furono candidate ed elette proprio in occasione delle prime elezioni amministrative che le videro coinvolte nel marzo del 1946. Il 2 giugno, poi, pensiamo di allestire una mostra proprio su questo tema”.
Le iniziative legata a “70 volte donna”, come ha ricordato la vicesindaco, si articolano durante tutto l’anno e prevedono il coinvolgimento delle associazioni del territorio per dare corpo ad un programma articolato e ricco.
Enrica Caffarra responsabile dell’Archivio Comuanale e Donatella Corchia hanno illustrato le quattro sezioni in cui si divide la mostra documentale dove sono riproposti gli atti che testimoniano la formazione della prime liste elettorali femminili, dopo la fine del fascismo; la rievocazione del giorno delle elezioni ( il 10 marzo del 1946 quando le donne furono chiamate al voto per la prima volta per le amministrative), la loro organizzazione e le conquiste.
Margherita Becchetti del Centro Studi Movimenti ha parlato del ruolo della donna, della sua emancipazione e dei progetti legati alle scuole. Michele Zanalari di Solares Fondazione ha fatto riferimento alle inziative previste al cinema Edison. Marco Minardi del’Istituto Storico della Resistenza ha parlato dei progetti di approfondimento della figura della donna nella società parmense con particolare riguardo al ruolo delle donne nel mondo del lavoro, in quello politico e culturale.
Non solo 8 marzo, quindi, ma un anno intero incentrato sulla vita delle donne, partendo dalla storia: la celebrazione del 70° Anniversario dell’affermazione del diritto di voto alle donne italiane e dell’importanza del fondamentale contributo delle Madri Costituenti alla nascita della democrazia nel nostro paese, passando per l’evoluzione della condizione femminile, le lotte delle donne per la parità di diritti ed il loro importante ruolo nella vita pubblica del nostro Paese, per arrivare all’oggi.
Aprono l’anno dedicato alle donne dall’Amministrazione Comunale due iniziative che danno avvio ad un percorso che proseguirà per tutto l’anno e terminerà nel mese di marzo del 2017: una esposizione documentaria e la proiezione di tre film a tematica femminile. Esposizione di documentazione storica relativa al territorio parmigiano e parmense. Nel 1946 le donne italiane, per la prima volta nella storia, sono chiamate alle urne. A Parma la prima esperienza di voto femminile a Parma, che avviene con le elezioni amministrative del 7 aprile 1946, l’esposizione di documentazione storica organizzata per celebrare la Festa della Donna in un anniversario così importante: attraverso i documenti conservati presso l’Archivio Storico del Comune, viene rievocato un passaggio storico così significativo, passando attraverso l’organizzazione delle elezioni stesse, le associazioni, il dibattito, i risultati che ne sono succeduti, al fine di proporre uno stimolo alla approfondita ricerca su tematiche quanto mai attuali.
L’esposizione si potrà visitare fino a sabato 9 aprile, secondo i seguenti orari: lun, ven: 8,30-14,00; mar, mer, gio: 8,30-17,00; sabato 12 marzo e sabato 9 aprile: 8,00-12,30 come esposto in locandina.
In particolare, venerdì 18 marzo dalle ore 10.30 alle ore 13, è prevista una lettura di Andreina Garella (attrice e regista di Festina Lente Teatro) e un intervento di Margherita Becchetti storica del CSM, lasciando poi spazio alla presentazione della documentazione esposta e ad eventuali domande e curiosità del pubblico.
Il secondo evento della giornata dedica alla Festa della Donna propone, al Cinema Edison, alle ore 21.15, con ingresso gratuito, tre film a tematica femminile, su temi quali la violenza, la gravidanza, il rapporto di coppia, la crescita, la colpa e il perdono.
Ma le iniziative non finiscono qui, nell’anno del 70° anniversario del suffragio universale infatti l’Amministrazione Comunale ha deciso di emanare un bando, aperto tutto l’anno, per raccogliere e promuovere le proposte dedicate al 70° anniversario del voto alle donne (oltre quelle per la celebrazione dell’8 marzo). Verranno quindi prese in considerazione le iniziative (alcune sono già state definite ) da parte di associazioni, enti e società civile che mettano in luce le mille sfaccettature delle donne, l’universo femminile complesso, multiforme, in continuo mutamento. La donna ancora oggi, a maggior ragione con la grave crisi economica, in condizioni ‘normali’ si divide tra famiglia e lavoro. Nonostante le conquiste, le donne non sono in testa alla scala sociale, un dato per tutti: amministratore delegato in Europa è una figura maschine nel 97,6% dei casi, le donne sono solo il 2,4%.
Il 10 marzo 1946 segnò una data storica: fu la per la prima volta in cui le donnne votarono alle elezioni amministrative, in circa 436 comuni. Pochi mesi più tardi, il 2 giugno 1946, le italiane furono chiamate alle urne in occasione del referendum per la scelta tra la Repubblica e la Monarchia. Il 10 marzo 1946 rappresenta una data significativa: l’inizio di un percorso in cui le donne ebbero l’opportunità di esprimere, per la prima volta, il loro diritto di voto grazie ad un decreto legislativo entrato in vigore un anno prima, esattamente il 2 febbraio del 1945, e varato dal secondo governo Bonomi, su proposta di Palmiro Togliatti e di Alcide De Gasperi.
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