PARMA – Parma Capitale della Cultura 2020+21 è ripartita con vigore ed entusiasmo dopo il fermo dovuto all’emergenza sanitaria, che nei mesi scorsi ha bloccato l’intero Paese.
La ripartenza è stata celebrata in serata con una grande cerimonia Istituzionale al Parco Ducale alla presenza del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli; dell’Assessore alla Cultura e Paesaggio della regione Emilia-Romagna Mauro Felicori; del Sindaco Federico Pizzarotti; dell’Assessore alla Cultura Michele Guerra; del presidente dell’ ”Associazione Parma, io ci sto!” Alessandro Chiesi; del Presidente di Unione Parmense degli Industriali Annalisa Sassi e del Direttore Generale del Teatro Regio Anna Maria Meo.
La cerimonia si è svolta negli spazi allestiti per il Festival Verdi al parco Ducale, la prolusione è stata segnata dell’esecuzione di alcuni brani, tratti dal repertorio dei film di Federico Fellini, ed eseguiti dall’orchestra Toscanini Next, che nasce da un progetto della Regione ed è composta principalmente da giovani elementi. Sono seguiti alcuni video che hanno ripercorso le tappe della candidatura di Parma a Capitale Italiana della Cultura.
Un evento seguito da un pubblico di circa 300 persone ma anche da tanti cittadini che si sono collegati alle piattaforme social del Comune e di Parma Capitale della Cultura 2020+21 e che hanno potuto partecipare da remoto e vedere in diretta l’intera kermesse.
La cerimonia si è aperta, dopo il saluto di Anna Maria Meo, con l’intervento del sindaco Pizzarotti che ha enfatizzato l’importanza della cultura come volano della ripartenza ed il rilancio. Il Sindaco ha sottolineato che Parma Capitale della Cultura vuole essere una risposta forte e decisa di rinascita della città, della bellezza e della storia, in questo periodo non facile ed inaspettato. Parma Capitale Italiana della Cultura è, per il Sindaco, prima di tutto motivo di orgoglio per la città e per il suo territorio.
Annalisa Sassi ha messo in risalto la relazione tra tessuto imprenditoriale e cultura quale terreno ideale di incontro, di rigenerazione ed innovazione. La cultura del fare con cui si esprime il mondo imprenditoriale parmense poggia le sue fondamenta su uno spirito collaborativo con gli altri attori del sistema Parma con l’obiettivo di generare nuovo valore a beneficio di tutta la comunità ed il territorio.
Alessandro Chiesi ha sottolineato la peculiarità del progetto Parma Capitale Italiana della Cultura, fondato su un nuovo modello di collaborazione pubblico e privato. Per il Presidente di “Parma, io ci sto!” la cultura costituisce un elemento fondante dell’identità di Parma e del territorio, oltre che motore per la ripartenza economica e sociale di tutto il Paese. La sfida dalla quale ripartire è, per Chiesi, la costruzione di una visione condivisa del territorio e di modelli che siano di esempio per gli altri, in un’ottica di Sviluppo Sostenibile.
L’assessore Guerra ha sottolineato come Parma Capitale Italiana della Cultura abbia costruito la propria identità ed ogni suo progetto a partire dal tema della rigenerazione del tempo. L’Assessore ha ribadito che, oggi come non mai, nel pieno della metamorfosi sociale, culturale ed economica che ci ha investito, sia necessario ripartire dalla cultura per affrontare il presente e vincere le sfide future grazie anche all’apporto determinante dei volontari e dell’intera città. Parma 2020 prima che un progetto è un’idea di città, improntata ad un proprio ripensamento, partendo dal suo tessuto culturale.
L’ Assessore Felicori ha rimarcato come la cultura sia stato uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Ha però sottolineato come attorno alla rete potente della cultura sia possibile puntare, per un rilancio della Regione e dell’intero Paese. La Regione ha creduto fortemente nel progetto di rigenerazione urbana dell’Ospedale Vecchio, che valorizzerà l’Oltretorrente. Quella che, per Parma, fino a ieri era una grande opportunità di rilancio, oggi si carica di una responsabilità nazionale.
A concludere l’evento, le dichiarazioni del Presidente Sassoli che ha ricordato come l’Europa sia frutto di un percorso culturale, prima che di un progetto politico. L’Europa si fonda sull’apporto di patrimoni culturali diversi e sul loro tessuto di relazioni, senza mai dimenticare i valori ed i diritti dei propri cittadini. La dignità, la difesa della democrazia, del dialogo, a scapito degli autoritarismi, sono essenziali nel percorso di integrazione. L’Europa di oggi e del domani ha necessità di puntare sui giovani, sulle nuove tecnologie, come strumento di libertà. Il vecchio continente non può e non potrà mai essere, per il Presidente Sassoli, equiparato ad un parco giochi per l’alta borghesia asiatica, perché ha radici ed un’identità fondate sulla storia e valori condivisi.
La città di Parma ha una grande responsabiltà in un momento in cui il mondo sta affrontando una profonda trasformazione: solo attraverso la condivisione di diversi patrimoni culturali è infatti possibile costruire una comune identità europea. Ha concluso auspicando che Parma, fatto tesoro dell’esperienza di Capitale Italiana della Cultura, possa essere anche Capitale Europea della Cultura.
La serata si è conclusa con la cerimonia di inaugurazione della più grande installazione di Parma Capitale della Cultura: “Hospitale, il futuro della memoria” a cui hanno partecipato, oltre alle istituzioni, circa 60 giornalisti.
L’esposizioneè uno dei pilastri del Dossier di candidatura prodotta dal Comune di Parma, progettata e realizzata da Studio Azzurro con l’importante contributo di Fondazione Cariparma.
La video- installazione, aperta al pubblico dal 5 settembre all’ 8 dicembre, è voluta per celebra la memoria del quartiere Oltretorrente e dell’Ospedale Vecchio che la ospita: una narrazione che racconta la storia dell’Hospitale attraverso la presenza virtuale degli attori Marco Baliani e Giovanna Bozzolo, che assumono di volta in volta il ruolo di “io narrante” o di testimoni degli eventi.
Hospitale svela al pubblico l’anima storica dell’Ospedale Vecchio e della sua Crociera, che nei secoli ha rappresentato per Parma la speranza e il progresso della scienza, la casa comune e il luogo di ritrovata salute.
Il viaggio di Parma Capitale della Cultura, ripartito oggi dalla memoria, continuerà nei prossimi mesi a battere il tempo e a scandire con rinnovato vigore la vita culturale della città con un ampio programma di grandi mostre ed installazioni, con rassegne gastronomiche e dedicate alla scienza, passeggiate nella natura e nella grande letteratura.
Prestigioso appuntamento il 12 settembre con l’apertura della mostra “Antelami a Parma – Il lavoro dell’uomo, il tempo della terra”; per l’occasione le Statue dei Mesi e delle Stagioni saranno poste a terra permettendo al visitatore una fruizione più che mai ravvicinata.
Il percorso ed il calendario di eventi di Parma Capitale della Cultura 2020+21 coinvolge anche le città di Piacenza e di Reggio Emilia, con le quali la Città Ducale ha condiviso un intenso lavoro di sinergia.
Tutte le informazioni sugli eventi nella pagina www.parma2020.it o scaricando la app Ufficiale disponibile per smartphone Adroid ed Apple.
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