SASSUOLO (MO) – I Consigli di istituto delle scuole superiori Volta e Don Magnani di Sassuolo hanno espresso all’unanimità parere favorevole alla proposta di fusione della Provincia che intende garantire migliori opportunità concentrate in un unica autonomia scolastica; unendo la forza e il radicamento dei due istituti nel tessuto sociale e economico del distretto ceramico si vuole costruire un polo unico d’eccellenza per l’istruzione tecnica, professionale e scientifica.
Per quanto riguarda la denominazione, i due consigli hanno proposto di mantenere il nome Volta per istituto tecnico industriale e liceo delle Scienze applicate, mantenendo il nome del Don Magnani per indicare il percorso professionale salvaguardando così l’identità. Le sedi dei due istituti sono attigue nel polo scolastico di piazza Falcone Borsellino e hanno in comune un’ampia aula magna e la palestra.
Il consiglio del Don Magnani ha proposto di avviare l’accorpamento dall’anno scolastico 2017-2018 al fine di organizzare al meglio l’orientamento degli studenti che partirà nelle prossime settimane. Le iscrizioni al prossimo anno scolastico rimarranno comunque divise tra Volta e Don Magnani in quanto il ministero perfezionerà gli eventuali cambiamenti e fusioni proposti solo dalla prossima primavera.
Come sottolinea Alessandra Borghi, dirigente unico del Volta e del Don Magnani «famiglie, docenti e studenti vedono la fusione come una opportunità per consolidare i percorsi già attivi nei due istituti e promuovere ulteriori indirizzi come il percorso dedicato alla logistica. Intendiamo, inoltre, rilanciare il percorso ceramico già presente al Don Magnani rinnovando tutta la programmazione didattica e il profilo in uscita dei futuri tecnici per renderli più rispondenti alle richieste delle imprese».
Al Don Magnani sono iscritti quest’anno 311 studenti per 15 classi compreso il corso serale, mentre al Volta gli iscritti sono 1128 per 49 classi. Il percorso prevede ora il passaggio dalla Conferenza di coordinamento dell’istruzione alla quale partecipano le scuole, i Comuni e altri enti, infine in Conferenza provinciale di concertazione dove sono presenti le associazioni sindacali e di categoria. Una volta sentiti i pareri di tutti, la Provincia deciderà entro la fine di novembre le linee strategiche sul futuro dell’istruzione superiore, compresa quella di Sassuolo, da presentare alla Regione.
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