RIMINI – C’è anche il no di Confartigianato Rimini al progetto che prevederebbe un impianto eolico al largo della costa riminese e progettato dalla società Energia Wind 2020.
Appare ormai certificato che il danno superi il vantaggio. Rimini e la sua economia hanno un dna preciso, fondato sulla qualità dell’accoglienza e dell’ambiente. Sul primo aspetto vantiamo una vera e propria scuola; sulla tutela del patrimonio ambientale da qualche anno s’è avviato un percorso complicato ma chiaro. La Riviera di Rimini deve riguadagnare la posizione che merita nella gerarchia delle destinazioni turistiche, deve alzare la capacità di spesa dei suoi turisti perché ciò garantisce la possibilità di ulteriori investimenti.
E’ una prospettiva che non può trovare ostacoli causati da un progetto che evidente quanto sia impattante in negativo con la traiettoria condivisa dalla comunità.
Confartigianato invita la politica e tutti coloro che hanno un parere negativo, a non gareggiare per chi pronuncia il ‘no’ più forte. Non serve a niente. Serve piuttosto convergere su cosa fare per opporsi in maniera decisiva al progetto che altera tutti i parametri importanti.
Apprezziamo quindi la posizione del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che riconosce come primaria la tutela dello skyline di una località, tanto più – aggiungiamo noi – quando questo skyline è quello di una destinazione turistica che vale decine di milioni di presenze annue e che sa bene quanto sia determinante far leva sulla qualità ambientale per riprendersi dopo tante difficoltà, acuite dalla pandemia.