RIMINI – Il Comune di Rimini candida oltre 70mila metri quadrati di Parco del Mare ai finanziamenti messi a disposizione dal bando statale per la “rigenerazione urbana”. Con domanda presentata al Ministero dell’Interno, l’Amministrazione ha presentato il progetto di completamento dei tratti 6 (lungomare Murri), 7 (Marebello-Rivazzurra) e 9 (Spadazzi – Bolognese, Miramare) del parco del Mare sud, in continuità con l’opera pubblica in corso di completamento sui lungomari Tintori e Spadazzi (tratti 1 e 8) e con il prossimo intervento sul Lungomare Murri, da piazzale Kennedy a piazza Marvelli (tratti 2 e 3). Una superficie complessiva di circa 70.560 metri quadrati di Parco del mare per il quale il Comune di Rimini ha avanzato una richiesta di contributo di 20 milioni di euro, il massimo previsto dal bando statale nel triennio 2021-2023 per i Comuni con più di 100mila abitanti.
La candidatura ai fondi statali per la rigenerazione urbana arriva a poche settimane dall’approvazione della convenzione tra il Consiglio di Ministri e il Comune di Rimini che ha reso operativo il finanziamento di circa un milione di euro per la progettazione definitiva ed esecutiva dei tratti del lungomare da Piazzale Benedetto Croce a Miramare (tratti 4-5-6-7-9), nell’ambito del programma “Italia City Branding 2020”.
Si va quindi a completare il ridisegno del lungomare sud, attraverso un progetto di rigenerazione urbana che vuole trasformare il paesaggio urbano tra la città e il mare, incrementando l’attrattività e la fruibilità dei luoghi, naturalizzando il waterfront e liberandolo dalla presenza delle auto. Passeggiate a mare in legno rialzate, percorsi pedonali, piste ciclabile, ‘sardine’ funzionali e aree verdi sono gli elementi che caratterizzano il progetto e che una volta completato caratterizzeranno l’intero lungomare sud, dialogando con gli altri interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione in corso. Un paesaggio nuovo, naturale, sostenibile, unico in Italia per estensione (13 chilometri) e per funzioni (aree benessere, aree gioco, integrazione tra interventi in superficie e nel sottosuolo), che rigenera una fascia territoriale congestionata, allargandone il periodo di fruizione da stagionale ad annuale, diventando nei fatti anche un modulo di riqualificazione urbana perfetto per la stagione post pandemia.
Il progetto del Parco del Mare si intreccia con l’avanzamento del Piano di salvaguardia della balneazione, opera cardine del percorso di riqualificazione in chiave sostenibile della città. Una pianificazione strategica che nel primo tratto del Parco del Mare ha trovato una sintesi nel Belvedere di piazzale Kennedy e che sarà di ispirazione anche per gli interventi in piazzale Toscanini e i giardinetti di Rivazzurra. Due nuovi belvedere che saranno progettati armonicamente con il contesto circostante, seguendo le linee dell’opera già completata alla fine del tratto 1, con un pontile per poter “passeggiare sull’acqua”.
Parallelamente alla pedonalizzazione dei lungomari, prosegue il complessivo ridisegno del sistema di mobilità della città, che che ha tra gli obiettivi quello di allontanare dalla fascia del lungomare il traffico delle auto, per dare priorità nella fascia costiera alla mobilità sostenibile. Su questo fronte, a metà di questa settimana sarà operativo il sottopasso di via Portofino, infrastruttura strategica per la viabilità di Marebello e più in generale del comparto sud della città. Grazie alla nuova viabilità, Via Portofino diventerà una importante direttrice di accesso monte-mare, alleggerendo al contempo il peso del traffico sulle strade vicine.
“Ci candidiamo con fiducia piuttosto che speranza- è la dichiarazione del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi-. Questi progetti hanno tutte le caratteristiche e gli elementi per attrarre l’interesse e dunque i finanziamenti messi a disposizione da un Paese che davanti a sé ha l’occasione di rilanciarsi, cambiando pelle alle sue città. Rimini è già stata capace, in questi anni, di attirare capitali pubblici grazie alla forza dei suoi interventi di rigenerazione urbana: penso al Museo Fellini, allo stesso Parco del Mare, al Metromare, al PSBO, al Bando periferie, ai fondi FSC sulla grande viabilità. Questa è una strada che non va fermata, anche in futuro: l’innovazione non si fa una volta e poi basta, Rimini avrà anche domani la necessità e la voglia di innovare il suo prodotto, i suoi luoghi, rendendoli sempre più armonici con il contesto naturale e le nuove esigenze messe in rilievo dai pesanti effetti del Covid”.
“Dopo l’ottenimento del finanziamento di un milione di euro per la progettazione esecutiva dei tratti mancanti del Parco del Mare, siamo pronti a cogliere l’opportunità offerta dal bando per la rigenerazione urbana, finanziato anche con i fondi del Pnrr e che ci consentirà di cantierizzare le opere già il prossimo anno – spiega l’assessore alla pianificazione del Territorio Roberta Frisoni – Negli ultimi dieci anni Rimini abbiamo fatto un enorme lavoro di progettazione, frutto di una pianificazione strategica che ha consentito di avviare una profonda trasformazione della città in chiave green e sostenibile e che ha anticipato quei processi di cambiamento che l’Europa auspica per la ripresa post pandemia. Questa amministrazione non ha lasciato e non lascerà cadere nessuna opportunità per intercettare risorse e dare gambe alla pianificazione della nuova Rimini. In questo senso le capacità maturate saranno fondamentali nei prossimi anni”.
“L’imponente lavoro messo in campo sta dando i suoi frutti – commenta l’assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – il Parco del Mare offre importanti prospettive di sviluppo all’intera costa, con straordinarie potenzialità. Oggi il focus è sulla zona sud, che rappresenta una priorità per l’Amministrazione: avanzano i lavori sul ‘sotto’, con l’obiettivo di arrivare al superamento di tutti gli sfioratori a mare, e procede la trasformazione del ‘sopra’, per una completa rigenerazione dell’intero comparto sud. Abbiamo messo in campo una corposa mole di investimenti, frutto anche della capacità di intercettare risorse statali e fondi europei. Questo ci ha permesso di trasformare la città, rendendola più bella, più vivibile, più sostenibile e con un debito economico dimezzato, quindi in salute anche dal punto di vista finanziario”.
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