Parcheggi disabili: nove pass intestati a defunti

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Tra gli episodi rilevati dalla Polizia locale anche un automobilista che utilizzava il pass per recarsi al lavoro: all’uomo, recidivo, è stato ritirato il contrassegno

Polizia municipaleMODENA – Sono stati 50 i casi di utilizzo illecito del contrassegno per parcheggiare negli stalli riservati alle persone invalide o disabili individuati dalla Polizia locale di Modena nell’ambito dei controlli effettuati nel 2021 in centro storico.

Nel dettaglio, tra i vari abusi registrati sulle strade dagli operatori del Quartiere 1, chiamati spesso ad approfondimenti anche grazie all’attività dei colleghi negli uffici del Comando di via Galilei e degli altri settori dell’Amministrazione comunale come l’Anagrafe e il Settore traffico, emergono in particolare le nove vicende di persone che utilizzavano autorizzazioni intestate ai familiari scomparsi, nonostante il decesso del titolare del contrassegno comporti il decadimento del titolo (che ha validità quinquennale e che può essere rilasciato anche a tempo determinato nel caso di invalidità temporanea del richiedente). Tra le “giustificazioni” rese agli operatori, quelle relative “alla difficoltà di trovare parcheggio”.

Tra gli altri casi di violazione dell’ordinanza comunale che regola le modalità di utilizzo del pass (la sanzione è di 87 euro), anche un uomo che utilizzava il pass del padre di 106 anni, che, per ovvi motivi anagrafici, non era in auto bensì a casa.

A un altro automobilista che sostava in centro per andare al lavoro è stato invece ritirato il contrassegno invalidi, intestato alla madre, perché l’uomo nell’arco di alcuni mesi ha violato per due volte la normativa, rendendosi dunque responsabile di recidiva, circostanza che fa appunto scattare il provvedimento.

Infine, un cittadino al momento del controllo ha affermato di avere accompagnato il titolare del pass dal medico: una versione ritrattata quando la pattuglia gli ha domandato di poterlo accompagnare a recuperare la persona in difficoltà.