Paolo Zavalloni, il cordoglio della delegata alla Cultura Elena Di Gioia

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BOLOGNA – “Bologna è Città della musica grazie anche ai tanti musicisti che l’hanno abitata dal dopoguerra. Paolo Zavalloni è stato un autore di notorietà nazionale eclettico e dagli anni ottanta, con generosità, ha dedicato la sua competenza e passione al sodalizio con l’Antoniano arrangiando, per moti anni, le canzoni dello Zecchino d’Oro, un’altra manifestazione musicale che è legata a doppio filo con la città di Bologna. Ci stringiamo con affetto alla famiglia e a chi gli è stato vicino nelle collaborazioni e negli affetti”.

Così Elena Di Gioia delegata del Sindaco alla Cultura.

Paolo Zavalloni, musicista, cantautore e uomo di spettacolo ha significato molto per Bologna e per la cultura musicale del nostro tempo.
All’inizio della sua carriera, negli anni ‘50, accompagna come tastierista Henghel Gualdi, per dare vita a un proprio gruppo musicale, pochi anni dopo.
Conosciuto con il nome d’arte El Pasadòr, numerose sono le sue sigle televisive, in stile disco music, nate da un abile talento musicale che esprime in maniera poliedrica e vivace nel corso di tutta la sua vita.
Direttore d’orchestra del Festival di Sanremo nel 1978, arrangiatore musicale dello Zecchino d’Oro per l’Antoniano di Bologna dagli anni ‘80 fino al 2001, anno in cui si ritira dalle scene, ma non dall’attività: ancora oggi, a 90 anni, stava lavorando a composizioni inedite.
I funerali saranno celebrati nella chiesa della Santissima Annunziata, venerdì 23, alle 11.30.