La giunta delibera la proroga della convenzione per il Palasport e assegna al Modena Fc la gestione temporanea dello stadio Braglia. Baracchi: “Garantiti i campionati”
MODENA – Il PalaPanini resterà in gestione alla società sportiva Modena Volley punto zero fino al 31 maggio 2020. La giunta del Comune di Modena ha, infatti, stabilito di prorogare la convenzione attualmente in essere, in scadenza il 15 luglio, dopo che sono andati deserti i bandi per affidare la gestione dell’impianto per nove anni.
Su proposta dell’assessora allo Sport Grazia Baracchi, la giunta ha approvato, venerdì 5 luglio, la delibera che proroga per la seconda volta la convenzione con l’obiettivo di garantire, per il tempo necessario a predisporre un’altra procedura a seguito di valutazioni approfondite e nuovi indirizzi, il presidio della struttura e per consentire gli allenamenti e le gare per la stagione sportiva 2019-2020, senza interrompere l’attività sportiva in corso.
La giunta ha, inoltre, deliberato di concedere al Modena F.C. 2018 la gestione temporanea dello stadio Braglia fino al 30 giugno 2020 per garantire alla squadra della città la possibilità di presentare alla Lega Pro, entro i termini previsti, la richiesta di ripescaggio in serie C.
“Con queste decisioni – commenta l’assessora Baracchi – abbiamo voluto garantire la continuità della gestione dei due maggiori impianti sportivi cittadini, il PalaPanini e il Braglia, a servizio delle due squadre, che possono così disputare i loro campionati, ma anche della città”.
La proroga della convenzione relativa al PalaPanini, come previsto dalle norme, ha le stesse condizioni economiche e gestionali previste dalla convenzione in vigore. In base al periodo preso in considerazione, quindi, si prevede un corrispettivo di gestione di circa 107 mila euro (iva compresa), mentre per l’utilizzo del bar presente nella struttura il canone sarà di 10 mila e 610 euro.
Anche la concessione dello stadio Braglia mantiene le condizioni economiche e gestionali previste dalla convenzione precedente, con un canone d’uso previsto a carico della società di circa 126 mila euro, suddiviso in due tranche di pagamento.