Bologna

“P.U.L.P.”, nuovo singolo di Le Feste Antonacci

Le Feste Antonacci_P.U.L.P._cover

BOLOGNA – LE FESTE ANTONACCI

P.U.L.P.

è il nuovo singolo
in uscita il 20 novembre per Panico Dischi

Dal 27 novembre in tour
per presentare in anteprima la nuova musica

27.11 Trento – Suoni Universitari
28.11 Bologna – Covo Club
29.11 Piacenza – Musici Per Caso
30.11 Roma – Alcazar
04.12 Forlì – Volume Bar
05.12 Milano – Circolo Magnolia
06.⁠12 Torino – sPAZIO211

“Qualcosa o qualcuno si cela nell’ombra.
Mani sapienti, menti raffinatissime, poteri nascosti si muovono e ci muovono.
Non li vedi? Sono sempre più forti.”

Dopo l’epica lotta fra il mondo degli uomini-giacca e il mondo degli uomini nudi (combattuta sul terreno della fisica quantistica ma soprattutto sul terreno del precedente singolo) tornano Le Feste Antonacci, il duo più fuori di testa che ci sia in circolazione (eccezion fatta per Donald Trump ed Elon Musk, ça va sans dire).

Esce mercoledì 20 novembre per Panico Dischi P.U.L.P., il secondo estratto che anticipa un nuovo album che, prima o poi, arriverà ma che nel frattempo i nostri eroi presenteranno in anteprima live a partire dal 27 novembre, da Trento a Torino, passando per Bologna, Piacenza, Roma, Forlì e Milano.

Se i poteri forti hanno distrutto il nostro caro vecchio mondo, macchiato il cielo di scie chimiche, installato microchip corporei attraverso i vaccini, inculcato ai nostri figli teorie gender e inventato un fantomatico surriscaldamento globale, sappiate che non è ancora finita. Perché i poteri forti sono sempre più forti e adesso sono anche pronti a frustarvi.

Sonore scudisciate (in senso letterale) e sofisticatissimi giri di basso si stagliano in una delirante traccia prismatica da cui si rifrangono memorie italodisco, frammenti di musica concreta, melodie da incantatori di serpenti-robot, soundscapes da serie distopica o da allucinato videogame in cui il protagonista corre in un oscuro corridoio senza fine, costellato di stanze che non si possono aprire, all’interno delle quali “succede di tutto, danze macabre, cene luculliane e mostruose, volti compiaciuti coperti dal buio e dalle maschere. Tu di questo senti solo la eco filtrata dalle pareti, per sbaglio nei hai visto uno scampolo nel riflesso di uno specchio” come annotano Giacomo Lecchi d’Alessandro e Leonardo Rizzi, al secolo Le Feste Antonacci, ispirati da un Lewis Carroll in anfetamina.

Con pochissime frasi-mantra ripetute ossessivamente per tutto il brano, in una spirale vertiginosa di parole e di groove, LFA mettono a fuoco lo sgretolamento della Ragione che segna quest’ansiogena epoca di schizzata paranoia, facendoci ballare – con gli occhiali a specchio e drink fluo – uno stilosissimo disco funk sull’orlo del precipizio, un attimo prima dell’Armageddon.

Un’ultima cosa: P.U.L.P. è, ovviamente, un acronimo e sta per…..non lo saprete mai, rassegnatevi e smettete di farvi questa domanda, perché nessuno vi risponderà.

BIO

Le Feste Antonacci sono Giacomo Lecchi d’Alessandro e Leonardo Rizzi, entrambi autori, compositori, polistrumentisti e produttori. Giacomo è nato a Genova e tifa per il Genoa. Leonardo è nato a Ginevra, ha vissuto a Siena e, non si sa perché, tifa per la Sampdoria. Oggi vivono a Parigi ma si sono conosciuti qualche anno fa al matrimonio di un amico che si è separato dopo qualche mese. E questo la dice lunga. Una volta iniziata la liason artistica, iniziano a creare i primi brani chiedendosi: “ma questo pezzo passerebbe a una festa di Biagio Antonacci?”. Eureka! Il nome è stato trovato ed è anche evocativo dell’universo di quelle band da festa di paese o da balera tanto care ai nostri ragazzi e che rispecchiano alla perfezione lo spirito scanzonato e unificatore dei loro live.

Nel tempo libero diventano, dunque, il duo hyper/alt/indie pop Le Feste Antonacci, (in)fedeli al culto delle 4B: Battisti, Battiato, Beatles e Bach (ma siccome sono dei veri eretici, dentro ci mettono anche il prog, il jazz, il rock e tutto ciò che vibra). Nel tempo impegnato compongono, producono e arrangiano per artisti pop francesi, pubblicità, documentari, serie e film d’animazione per giganti come HBO, Netflix, Disney Channel, Cartoon Network, RAI, France Television, YouTube Originals. O viceversa. Anche perché il loro signature sound è lo stesso, sia per il tempo libero che per quello impegnato: “Arrangiamenti fuori dagli schemi, emotività spinta all’estremo e la solita dose di cazzonaggine.”

La discografia de LFA è un inno al do it your self! Suonano, cantano registrano, producono, mixano ogni singolo elemento: piano, chitarra, basso, batteria, synth, flauto, tromba, trombone, sax, duduk, mandolini, percussioni di ogni genere. Esordiscono nel 2018 con l’EP dal significativo titolo Grandi successi, “un po’ come Napoleone che si incorona da solo”. Segue, nel 2022, Di poche parole, EP che ribalta i ruoli fra testo e musica in due brani, uno dei quali la celeberrima La vita fa schifo: un pezzo che nel 2023 verrà hackerato nientemeno che da Andrea Bocelli per la più prestigiosa e attesa pubblicità natalizia del Regno Britannico, la John Lewis Christmas Ad. Del 2023, il singolo Bassline, “una linea di basso che seduce e conduce un personaggio X in un viaggio sensoriale tra pigmei della Nuova Guinea, corvi dell’apocalisse e visioni mistiche figlie di un ipnotico groove”.

Tutto ciò che verrà, è anticipato dai singoli Uomini Nudi, uscito lo scorso maggio, e P.U.L.P., fuori il 20 novembre 2024.

CREDITS

Testi e musiche Giacomo Lecchi d’Alessandro, Leonardo Rizzi

TESTO

Non ci vedi
Siamo sempre più forti
Siamo sempre più forti
Siamo sempre più forti

Non ci credi
Siamo sempre più forti
Siamo sempre più forti
Siamo sempre più forti

Scatole che inglobano scatole
che inglobano scatole
che inglobano scatole
che inglobano scatole che inglobano scatole che inglobano scatole che inglobano scatole che inglobano scatole

E io
E tu
Fuori dal mondo

Non ci vedi
Siamo sempre più forti
Siamo sempre più forti
Siamo sempre più forti

Non ci credi
Siamo sempre più forti
Siamo sempre più forti
Siamo sempre più forti

Specchi che specchiano specchi
che specchiano specchi che specchiano specchi
che specchiano specchi che specchiano specchi
che specchiano specchi che specchiano specchi che specchiano specchi
che specchiano specchi

E io
E tu
Dietro il velo di maya

dietro il velo di maya
non ci vedi (n
on ci vedi)
Siamo sempre più forti (siamo sempre più forti)
dietro il velo di maya
Siamo sempre più forti (siamo sempre più forti)
Siamo sempre più forti (siamo sempre più Ah)

Siamo sempre più…
…forti

TOUR

27.11 Trento – Suoni Universitari
28.11 Bologna – Covo Club
29.11 Piacenza – Musici Per Caso
30.11 Roma – Alcazar
04.12 Forlì – Volume Bar
05.12 Milano – Circolo Magnolia
06.⁠12 Torino – sPAZIO21

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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