Ouroboros, 30 anni di Teatri di Vita

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BOLOGNA – Una festa di compleanno molto originale: per i suoi 30 anni Teatri di Vita spegnerà le candeline con uno spettacolo che porta in scena il sindaco di Bologna Matteo Lepore. Metti 11 giovani attori fra generazione Y e generazione Z, metti un’attrice della generazione X a tirare le fila, e metti soprattutto il sindaco a raccontare sé stesso e la città: l’esperimento teatrale “XYZ. Dialoghi leggeri tra inutili generazioni” ideato e diretto da Andrea Adriatico (13 gennaio, ore 21.30) inaugura la nuova stagione “Ouroboros”, in convenzione con il Comune di Bologna, e con i contributi di Regione Emilia Romagna e Ministero della Cultura.

Tutto il 2023 sarà caratterizzato dal ricordo dei 30 anni, da quel 13 gennaio 1993 in cui venne inaugurato il primo spazio in via del Pontelungo. Tre decenni che ci hanno accompagnati prima nel loft di via del Pratello e poi nel Parco dei Pini, in una crescita caratterizzata da grandi sfide: il forte investimento internazionale, i festival estivi, le produzioni in tournée, modelli nuovi e diversi di pensare a un teatro in una città, fino alla nuova sfida, che inizia in questi giorni, cioè la ristrutturazione di un appartamento destinato a diventare Casa Raffaella – Residenza per artistǝ, accanto al teatro.

Intanto si parte con lo spettacolo “XYZ” nel giorno del compleanno e con una stagione invernale nel segno dell’Ouroboros, il serpente che si morde la coda, come segno di continuità e di continuo rinnovamento. Dodici spettacoli in abbonamento più due eventi realizzati in collaborazione con Mambo e ArtCity (il lituano “Have a good day!” in Sala Pasolini e il tedesco “The Teacher” nella Sala Studio durante i giorni di Arte Fiera) accompagnano gli spettatori e le spettatrici di Teatri di Vita da gennaio ad aprile, sempre all’insegna della curiosità, dell’impegno e della leggerezza, del pensiero e dell’emozione, cercando nel teatro le connessioni con i temi contemporanei.

La stagione “Ouroboros”, dopo “XYZ”, prevede un importante appuntamento con uan delle grandi emergenze internazionali: la repressione in Iran. L’attrice iraniana Sanam Naderi racconta in “Profumo di terra bagnata” la solitudine e le speranze delle donne del suo paese (19-20 gennaio). Ancora una prospettiva femminile, ma di tutt’altro genere, nel monologo comico di Patrizia Bernardiche si rifà alla stand-up comedy in “Di donne e di pene” (24 febbraio). Il confronto tra una donna borghese al volgere degli ‘anta’ e la sua voce intima è nello spettacolo “L’asino” del norvegese Jon Jesper Halle che il Florian Metateatro, con la regia di Gianluca Iumiento, trasforma in un viaggio visivo e musicale, tra canzoni e graphic novel (10-12 marzo).

Due spettacoli dalla Puglia portano in primo piano due figure importanti. I Teatri di Bari raccontano la figura di “Barabba” dal testo di Antonio Tarantino per la prima volta in scena, diretto da Teresa Ludovico (24-26 gennaio), mentre Koreja rende omaggio al giornalista e scrittore Alessandro Leogrande, scomparso prematuramente cinque anni fa, con lo spettacolo “Alessandro” che racconta la sua vicenda di autore e di testimone delle contraddizioni del Sud (6 aprile).

Tornano i Babilonia Teatri, che fin dai loro primi spettacoli hanno abitato il palcoscenico di Teatri di Vita, con “Pietre nere”, riflessione sul concetto e sul problema della casa (15-16 aprile). Gli eventi della storia entrano in scena con “rEVOLUTION” del Teatrozeta, in cui la rivolta napoletana di Masaniello viene sovrapposta alla Rivoluzione d’Ottobre in un intreccio ardito e stimolante (2 marzo) e con “Il mio amico Hitler” di Yukio Mishima, sulla presa di potere del Führer, diretto da Andrea Adriatico e prodotto da Teatri di Vita (22-27 marzo).

Come nella prima fortunata stagione di Teatri di Vita 30 anni fa, ritorna una forte apertura sui giovani artisti, come Baladam B-Side, che ci racconta in modo divertente e spiazzante i meccanismi economici della società contemporanea in “Surrealismo capitalista” (17-19 febbraio). E come Alessio Genchi e Innocenzo Capriuoli, che presenteranno il loro spettacolo di debutto “Ridi, piani, ti ecciti” (15-17 marzo). Ed è ancora un giovane attore che concluderà la stagione con una travolgente autobiografia, tra stand-up e pirotecnica invenzione fra teatro e cinema: “Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi” rivelerà la stravagante e sorprendente figura di un attore come Pietro Angelini (19 aprile).

La stagione in abbonamento ha il costo di 69,30 euro: un centesimo per ogni anno di storia di Teatri di Vita. Il prezzo dei biglietti continua a essere bloccato: 15 euro intero, 13 ridotto, e 9 euro per i giovani under 30.

“Ouroboros” è la stagione gennaio-aprile di Teatri di Vita

nel suo 30esimo anniversario

14 appuntamenti con il teatro

dall’inaugurazione con il sindaco Lepore in scena

alle donne iraniane,

dai grandi eventi di ArtCity ai giovani artisti