“Ottone, il primo dei Visconti” il 15 novembre la presentazione a Piacenza

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PIACENZA – Sarà presentato martedì 15 novembre alle 17, nella sala Balsamo della Biblioteca Passerini Landi, il romanzo scritto a quattro mani da Livio Gambarini – che interverrà nell’occasione – e Alex Calvi, “Ottone, il primo dei Visconti”.

Sarà il conservatore del Fondo Antico della Biblioteca, Massimo Baucia, a dialogare con l’autore, docente del corso di alta formazione dell’Università Cattolica di Milano “Il piacee della scrittura”, divulgatore esperto dell’epoca medievale italiana e fondatore di Rotte Narrative, realtà dedicata agli aspiranti scrittori. Già noto per la saga fantasy-storica “Eternal War”, incentrata sulle figure di Dante e Guido Cavalcanti, Gambarini ha collaborato per il romanzo dedicato ai Visconti, padroni di Milano, nel periodo che vide la loro ascesa al potere, con il pavese Alex Calvi, scrittore e insegnante alla scuola media, autore di racconti apparsi in numerose antologie e sulla prestigiosa rivista digitale www.carmillaonline.com , nonché vincitore, con il suo primo libro “Il tessitore di sogni”, del premio Lo Scrittore nel 2014.

“Ottone, il primo dei Visconti”, vede la prima parte ambientata a Piacenza e segue, come indica il titolo, le vicende di Ottone Visconti, che nel 1262 riceve da Papa Urbano IV il mandato di arcivescovo di Milano e, con esso, la cattedra ambita e ricchissima di Sant’Ambrogio, a coronamento di una vita di intrighi e menzogne condotta al fianco del diabolico cardinale Ottaviano degli Ubaldini. A contrastare questa investitura sono i potenti guelfi della Torre, che irrompono armati in chiesa al termine della consacrazione e, non volendo rinunciare allo scranno vescovile, a costo di disubbidire all’autorità pontificia esiliano Ottone dalla città che avrebbe dovuto guidare come arcivescovo. Egli comprende allora che solo l’astuzia e la diplomazia possono aiutarlo a radunare i nemici, per riprendersi Milano con la forza. Nel corso di 15 anni di conflitto, riemergono i ricordi del suo passato, la giovinezza trascorsa nel monastero di Piacenza tra fughe rocambolesche, primi amori e severe punizioni per l’indole ribelle, sino all’incontro con il cardinale Ubaldini, eminenza grigia della sua epoca, che indirizza l’originaria vocazione del Visconti verso una carriera di sottigliezze, ricatti politici e tradimenti, sullo sfondo di un amore tormentato.

Tra guerre continue, sangue versato per ambizione e una crescente solitudine, Ottone dovrà iniziare a fare i conti con sé stesso: solo un gesto di vero coraggio gli permetterà di comprendere per quale motivo stia affrontando quella lotta, decidendo se ne valga davvero la pena.