RIMINI – In meno di due mesi sono otto le persone denunciate in Procura a seguito dei controlli dalla Polizia Municipale per la violazione dell’ordinanza contingibile e urgente voluta dall’Amministrazione Comunale a contrasto della prostituzione su strada. L’ordinanza, entrata in vigore lo scorso 22 dicembre, fa divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento. La violazione di quanto disposto dall’ordinanza è perseguita ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro, fatto salvo che la condotta non configuri un più grave reato.
L’ordinanza mira a contrastare l’insorgere e il perdurare del fenomeno criminoso dello sfruttamento della prostituzione e della tratta di persone che l’Amministrazione ha già messo in campo nel 2018 e che si sta confermando come un importante strumento di deterrenza, con risultati in termini di controlli e denunce alla Procura in linea con quelli dell’anno passato.
Il divieto, in vigore fino al 30 aprile 2019, ha validità su una serie di zone del territorio comunale dove il fenomeno si manifesta con una maggiore recrudescenza (in corrispondenza e nelle aree adiacenti alle vie: Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, Via Guglielmo Marconi, Via Novara, Via Macanno, Via Casalecchio, Via Fantoni, Via Emilia Vecchia, Via XIII settembre, Viale Matteotti, Via dei Mille, Via Tolemaide; su tutta la Strada Statale ”S.S. 16”- compresa tra il confine con il Comune di Bellaria-Igea Marina e il Comune di Riccione; in Piazzale Cesare Battisti, Via Savonarola, Via Mameli, Via Ravegnani, Via Graziani, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo; Via Varisco, in Viale Eritrea).