Sul sito del Comune di Modena è possibile consultare l’elenco degli oggetti rinvenuti mese per mese. Pubblicate anche le immagini di chiavi, zaini e borse
MODENA – Uno zaino scolastico dimenticato sull’autobus, le chiavi dell’auto smarrite chissà dove, badge e tessere scivolate da una tasca ma anche biciclette, portafogli e perfino attrezzi da giardino oggetto di furto: ora è più semplice e veloce ritrovarli consultando gli elenchi degli oggetti rinvenuti pubblicati mese per mese sul sito del Comune di Modena, nella pagina dedicata che “mette in vetrina” anche le immagini degli oggetti di modico valore come chiavi, zainetti e borse.
Prima di recarsi di persona all’Ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Modena, in via del Murazzo 117, è possibile, dunque, consultare l’elenco (dalla pagina www.comune.modena.it/servizi/giustizia-e-sicurezza-pubblica/oggetti-smarriti-e-rinvenuti) per verificare se sono stati riportati oggetti appartenenti alla stessa categoria di quelli perduti o rubati. Tra i più frequenti ci sono portafogli (29 quelli consegnati all’Ufficio nel mese di febbraio, cinque dei quali ancora con i soldi dentro) e i documenti che di solito vi si custodiscono, biciclette (cinque in febbraio), capi di abbigliamento anche nuovi, che spesso vengono dimenticati nelle borse sugli autobus, zainetti scolastici e sportivi. Sempre in febbraio sono stati riportati anche una targa, un computer portatile e una cartelletta con disegni, compito di qualche studente che non è mai stato consegnato al professore.
La pagina fornisce anche le principali informazioni sul funzionamento del servizio e spiega la procedura per reclamare i propri oggetti: per le biciclette, i monopattini e gli oggetti di valore è necessario presentarsi con una denuncia di smarrimento o di furto, il più possibile dettagliata, senza la quale non è neppure possibile entrare e dare un’occhiata (per evitare che qualcuno approfitti della situazione prendendo nota di ciò che è disponibile per andare poi a presentare denuncia di smarrimento). Per oggetti come gli smartphone, oltre alla descrizione, è necessario dimostrare di essere in grado di sbloccarli. Per aiutare i proprietari, gli smartphone consegnati all’Ufficio vengono mantenuti accesi, finché la batteria lo consente, in modo che il gps possa “segnalare” ai proprietari stessi dove si trova il telefono. Per gli altri oggetti, come occhiali, borse, abbigliamento, è sufficiente recarsi all’Ufficio per verificare se qualcuno ha ritrovato ciò che abbiamo perso.
L’Ufficio è aperto il lunedì e giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, su appuntamento, da concordare telefonicamente allo 059 203 3247 – 059 203 3257 o per mail (oggettirinvenuti@comune.modena.it).
Ogni anno vengono riportati all’Ufficio migliaia di oggetti (nel 2021 sono stati 2.006) molti dei quali vengono riconsegnati ai proprietari o restituiti ai ritrovatori se, dopo un anno e venti giorni dalla pubblicazione all’Albo Pretorio, come previsto dalla legge, non sono stati reclamati dai proprietari. Nel 2021 sono stati 759 gli oggetti restituiti tra i quali 24 telefoni (sui 117 ritrovati), 21 biciclette, su un totale di 149. Le biciclette non restituite e ancora in buono stato, vengono vendute all’asta e il ricavato viene dato in beneficienza. A parrocchie e associazioni di volontariato vengono consegnati anche capi di abbigliamento, tute e scarpe (moltissime le sneakers smarrite dai ragazzi). Dopo un anno, è stata restituita, al ritrovatore, una botticella di aceto balsamico invecchiato, mentre sono ancora in attesa del legittimo proprietario una chitarra elettrica, alcuni attrezzi da giardino e una pregiata stecca da biliardo artigianale.
Accade, alle volte, che qualche restituzione susciti grande gioia e ringraziamenti entusiastici: spesso i protagonisti sono i ragazzi che rientrano in possesso di cover e custodie di smartphone e ipad, di cuffiette o di sneakers alle quali sono particolarmente affezionati. E ci sono anche momenti di autentica commozione come quando le operatrici dell’ufficio sono riuscite a ritrovare e restituire a una signora novantenne che veniva a cercarle tutti i giorni le foto dei figli, le uniche che aveva, rubate insieme al portafoglio. Ma è successo anche che le foto di una coppia di cui si era riusciti a rintracciare il proprietario siano state stracciate davanti alle operatrici: la coppia, nel frattempo, si era separata.