CESENA – Opera Bianco, gruppo di ricerca fondato dal regista e artista visivo Vincenzo Schino con Marta Bichisao, danzatrice e coreografa, torna a lavorare con la nuova creazione sulla figura del clown, cara fin dagli esordi all’immaginario di questi artisti: in JUMP! l’incessante cadere e rialzarsi è il motore della danza dei performer Samuel Nicola Fuscà, C.L. Grugher, Luca Piomponi e Simone Scibilia, in uno spazio vuoto.
Dopo una lunga gestazione, sviluppata in varie residenze teatrali, lo spettacolo sarà in prima nazionale mercoledì 19 e giovedì 20 maggio alle ore 19.00 al Teatro Bonci di Cesena.
Giovedì 20, al termine della rappresentazione, Vincenzo Schino e Marta Bichisao dialogano con Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri del Teatro Valdoca, modera il direttore di ERT Fondazione Valter Malosti: l’incontro rientra nell’ambito del progetto Disgelo dei nomi che, su richiesta di ERT, Teatro Valdoca e Societas hanno ideato per presentare alla città, accanto al loro lavoro, le produzioni di giovani artisti vicini alle due storiche compagnie.
Come continuare a camminare nonostante tutto stia crollando?
Per Opera Bianco l’uomo è un clown, che danza con il movimento del mondo.
Dalla comicità di Charlie Chaplin a Buster Keaton e Monty Python, dai personaggi di Totò e Vicè nella drammaturgia di Franco Scaldati all’archetipo dell’Amleto shakespeariano: Vincenzo Schino e Marta Bichisao fondono molteplici suggestioni letterarie e cinematografiche in una originale pratica scenica.
Lo spettacolo si compone di azioni fisiche comiche, slapstick e gag.
Due sistemi coreografici autonomi occupano lo stesso spazio: le traiettorie s’incrociano continuamente e man mano che il tempo passa piccoli accadimenti portano i due sistemi ad incontrarsi, a fondersi, a scambiarsi informazioni per contaminarsi nel linguaggio e nel ritmo.
Nel primo sistema i performer interpretano una serie di partiture ispirate allo slapstick comedy: alcune sono citazioni da film, altre da giochi di strada a corpo libero per bambini, altre ancora improvvisazioni.
Nel secondo, i performer creano una drammaturgia fisica basata sui principi di caduta, salto, sollevamento.
La differenza dei linguaggi nello stesso spazio crea un dialogo ritmico, un contrappunto continuo tra azioni concrete e movimenti astratti.
Su questo tessuto i danzatori cercano l’essenza geometrica di un movimento “sgraziato” e libero dalla forma.
Note di Opera Bianco
Il clown contiene l’essenza dell’essere umano, in particolare di chi offre il suo corpo e il suo lavoro alla relazione con lo sguardo esterno. Il clown è per noi l’essenza dell’artista performer.
In alcuni spettacoli abbiamo attraversato il clown partendo dalla sua immagine e l’atmosfera che crea.
In questa nuova fase lavoriamo sull’osservazione e la pratica di alcuni esempi ponendoci diverse questioni.
Il ritmo, motore che permette la risonanza tra il corpo del performer e gli spettatori.
La presenza, intesa come qualità di movimento: il modo di stare sul palcoscenico, la posizione nello spazio e la relazione con gli altri.
JUMP! affronta il problema del ritmo dell’uomo in dialogo con il ritmo del mondo.
La danza è la risposta a una domanda implicita nell’ambiente che ci circonda: come continuare a camminare nonostante tutto stia crollando?
Usiamo il clown come metafora della condizione umana.
Caduta, salto, sospensione.
La caduta se vista sottosopra diventa un salto, un tentativo di volo.
Opera Bianco
È un progetto di ricerca artistica di Vincenzo Schino, regista e artista visivo e Marta Bichisao, danzatrice e coreografa, evoluzione del gruppo Opera che dal 2005 al 2016 ha creato spettacoli di teatro, danza, performance e installazioni presentate in numerosi festival e teatri (tra cui la Triennale di Milano, il Festival dei due Mondi di Spoleto, il Festival delle Colline Torinesi e il festival della creazione contemporanea di Terni), è stato pluripremiato e oggetto di tesi di laurea, articoli su riviste specializzate e pubblicazioni editoriali. Collabora stabilmente con il sound artist Federico Ortica.
Il primo lavoro di Opera Bianco, in collaborazione con il poeta Ivan Schiavone, è un’installazione sonora e plastica dal titolo Grand Mother che nasce da una ricerca sulla memoria orale e sulla voce nel suo aspetto fantasmatico. La prima tappa è stata creata nel 2017 nel territorio della Valnerina umbra a partire da una serie di registrazioni di anziani e di poeti pastori. La seconda tappa è stata dedicata al territorio francese/bretone ed esposta nel museo di arte contemporanea La Briqueterie (Saint Brieuc) nell’estate 2019.
Nel biennio 2017-18 Opera Bianco fa parte di Corale, progetto artistico finanziato da Teatro stabile dell’Umbria e Regione Umbria a sostegno della comunità di Preci (PG) colpita dal terremoto del 2016. Il progetto è durato l’intero anno e ha avuto come obiettivo la co-creazione tra artisti e abitanti di una serie di rituali collettivi che contribuissero alla ricostruzione immateriale del territorio. Corale ha prodotto laboratori di danza e teatro, l’istituzione di un cineforum, cene sociali e un Festival di arti performative (Festa! Preci) in cui sono stati ospitati, per tre week-end estivi, artisti della scena italiana e internazionale.
Nel biennio 2018-2019 i due fondatori sono stati invitati dalla compagnia Gazibul di Saint Brieuc (Francia) in una serie di progetti pedagogici con il Conservatoire de Musique, Danse et Arts Dramatiques. Marta Bichisao e Vincenzo Schino fanno parte del Libero Gruppo di studio per le Arti della Scena (LGSAS) fondato da Claudio Morganti.
Opera Bianco è artista In Situ 2018, piattaforma europea per la creazione artistica nello spazio pubblico, con il progetto Madrelingua/Mother Tongue. Dal 2014 riceve il contributo della regione Umbria nel programma per lo spettacolo dal vivo L.R. 17/04.
JUMP!
concept, coreografia e regia Marta Bichisao e Vincenzo Schino
performer Samuel Nicola Fuscà, C.L. Grugher, Luca Piomponi, Simone Scibilia
produzione Opera Bianco
coproduzione: Fondazione Royaumont (Parigi), Pindoc
sostegni e residenze artistiche: Cantiere Florida (FI), c.u.r.a. Centro umbro di residenze artistiche/indisciplinarte, URA Residenze Teatrali Umbre (PG), Masque Teatro (FC) residenze artistiche 2019, Teatro La Cartiera/ KOMM TANZ 2019 (TN), Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi ed 2020- progetto di accoglienza e residenza per creazioni coreografiche condiviso da L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna, Teatro Petrella di Longiano (FC), progetto CURA: Teatro Akropolis (GE) e Residenza IDRA (BS), Officine TSU (PG).
“Progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, in collaborazione con la Direzione Generale Spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, nell’ambito del progetto “Vivere all’italiana sul palcoscenico”.
Informazioni:
Teatro Bonci, piazza Guidazzi – Cesena
Prezzi dei biglietti: da € 7 € a € 15 (prevendita 1 euro)
Biglietteria: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 14.00
Tel. 0547 355959 – info@teatrobonci.it | cesena.emiliaromagnateatro.com
Teatro Bonci
Piazza Guidazzi, Cesena
mercoledì 19 e giovedì 20 maggio ore 19.00
JUMP!
concept, coreografia e regia Marta Bichisao e Vincenzo Schino
performer Samuel Nicola Fuscà, C.L. Grugher, Luca Piomponi, Simone Scibilia
produzione Opera Bianco
durata: 60 minuti senza intervallo
Opera Bianco in prima nazionale a Cesena
Foto: Jump © Marco Boschetti light