“Only White Christmas” questa sera a Piacenza

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Domenica 20 dicembre alle ore 21 dal Teatro dei Filodrammatici, l’orchestra di Matteo Bensi in Global Livestream su pagina Facebook @OrchestraMatteoBensi. Il 31 in onda sulla rete Italianissima

 PIACENZA – Il mondo della musica da ballo in versione concerto: Matteo Bensi con la sua orchestra sarà in scena al Teatro Filodrammatici di Piacenza con l’evento “ONLY WHITE CHRISTMAS” domenica 20 dicembre alle ore 21, ovviamente senza pubblico in sala ma trasmesso in Global Livestream sulla pagina Facebook @OrchestraMatteoBensi. L’evento ha il patrocinio di Comune e Provincia di Piacenza e la collaborazione di Teatro Gioco Vita, abrecord e Unione orchestre ballo italiano e spettacolo.

Del gruppo orchestrale di Matteo Bensi fanno parte Loris Bresciani (direzione e basso), Marco Tagliavini (sassofono), Andrea Maccagni (batteria), Massimo Mascara (tromba), Attilio Rubba (piano e tastiere), Vikram Saini (percussioni e voce), Chiara Boscaro (voce), Dashi Schefqet (staff tecnico).

L’evento “Only White Christmas” sarà poi riproposto il 31 dicembre dalla rete televisiva Italianissima.

«La musica da ballo che presenteremo in versione concerto – spiega Matteo Bensi – porta con sé la memoria storica e popolare dei nostri territori italiani, delle nostre tradizioni, dei borghi, dei piccoli paesi, che noi orchestre da ballo prima della pandemia eravamo soliti attraversare durante l’anno in modo itinerante, quasi porta a porta, secondo la più antica tradizione dello spettacolo viaggiante. Domenica 20 dicembre al Teatro Filodrammatici non sarà logicamente possibile avere il pubblico in sala, né tanto meno ballerini sul palco, ma cercheremo attraverso il nostro viaggio musicale di farvi conoscere meglio la nostra musica da ballo a volte relegata solamente agli aspetti più folkloristici, ma che invece porta dentro di sé un messaggio di forte coesione ricreativa e sociale».

In questi tempi di mancanza di spettacoli dal vivo e in cui il tema del distanziamento è all’ordine del giorno, un evento come “Only White Christmas” assume quindi un valore importante per molteplici motivi.

«Proprio ora che non è possibile stare vicini fisicamente – sono ancora le parole di Matteo Bensi – la musica da ballo assume ancora di più un messaggio di comunicazione in cui il legame tra la musica e la danza si trasforma in energia, movimento che ci avvolge un uno spirito di comunione. E quale miglior scenario, in un momento così paradossale, rappresentare la mia musica nel grande teatro della mia città, Piacenza? È ormai chiaro che dovremo convivere con il virus nel rispetto della distanza sociale, almeno sino all’arrivo del vaccino e della sua diffusione a tutta la popolazione, ma nel frattempo dobbiamo ridare fiducia e speranza alla cultura e ad ogni genere musicale. La pandemia ha cancellato intere stagioni teatrali, grandi e piccoli tour, festival, rassegne, feste popolari, serate danzanti; tutta la nostra economia produttiva con la lunga filiera del nostro prodotto culturale “made in Italy” è totalmente ferma!».

Non mancano i ringraziamenti, perché una serata come Only White Christmas nasce da molteplici collaborazioni. «Con grande emozione andremo in scena al Teatro Filodrammatici di Piacenza, grazie alla sensibilità dell’Amministrazione comunale e in primis del sindaco Patrizia Barbieri; ringrazio la famiglia Maj e Teatro Gioco Vita per l’immensa disponibilità; ringrazio il mio editore Andrea Bagutti; ringrazio Michele Franzolin e tutta la troupe televisiva di italianissima, i miei musicisti che hanno creduto da subito nel progetto. E infine ringrazio una persona senza la quale tutto questo non sarebbe stato possibile, Fausto Frontini».

Sarà una festa, ma senza dimenticare le difficoltà del momento, come conclude Bensi: «Porteremo in scena anche il disagio di noi lavoratori dello spettacolo che chiediamo a gran voce una urgente visione e prospettiva di ripartenza nel rispetto delle regole, affinché non si dissolva a poco a poco l’enorme patrimonio musicale e culturale del nostro paese, perché l’arte è sicuramente la nostra più alta forma di speranza!».