BOLOGNA – E’ online la nuova versione della Biblioteca digitale delle Donne, il portale che ospita digitalizzazioni di opere a stampa di diverse epoche relative alla memoria storica, culturale, politica e sociale delle donne e dei loro movimenti di emancipazione e liberazione dall’Ottocento a oggi.
“Ringrazio le bibliotecarie della Biblioteca Italiana delle Donne, parte del Centro delle Donne di Bologna, gestito dall’Associazione Orlando in convenzione con il Comune di Bologna, per avere realizzato questo progetto – afferma Matteo Lepore, assessore alla cultura e promozione della città del Comune di Bologna. – Questa nuova versione digitale è uno strumento utile e di facile consultazione per accedere in modo rapido ed efficace ai contenuti storici e politico-sociali dei movimenti femminili italiani”.
Il progetto, avviato nel 2005 dall’Associazione Orlando grazie al finanziamento del Ministero per i beni e le attività culturali, con lo scopo di provvedere alla conservazione di materiale raro e di pregio della Biblioteca Italiana delle Donne e di renderne possibile la fruizione online, assume con il tempo le caratteristiche attuali, distribuendo le opere digitalizzate in una raccolta articolata secondo tre tipologie di materiali: libri, riviste e manifesti.
Recentemente, anche grazie al contributo della Regione Emilia – Romagna, questa raccolta è stata trasferita e integrata all’interno del nuovo sito della Biblioteca Italiana delle Donne con l’intento di rendere le risorse maggiormente visibili e utilizzabili per il pubblico.
Oltre a un breve racconto della storia del progetto, la raccolta si presenta suddivisa nelle tre tipologie di materiali: libri, riviste e manifesti. L’ordinamento è alfabetico, con possibilità di ricerca per titolo, tipologie di documenti, argomenti.
Libri
Sono 37 le opere selezionate all’interno della collezione storica della biblioteca, fra cui la seicentina La gallerie des femmes fortes par le p. Pierre le Moyne de la Compagnie de Iesus (1662) ; La mia vita a 100 km all’ora di Maria Antonietta Avanzo, pubblicato a Roma presso l’Istituto editoriale del Littorio nel 1928; Donne è bello del Gruppo Anabasi stampato nel 1972 e parte delle opere della “letteratura grigia” prodotta dai movimenti femministi degli anni Settanta.
Riviste
La sezione comprende 17 testate, perlopiù italiane edite in parte tra Ottocento e Novecento, tra le quali “Almanacco della donna italiana”, “La Donna”, “Cordelia”, “La donna fascista”, e importanti riviste dei femminismi recenti quali “Sottosopra”, “L’Orsa Minore”, “Lapis”, “Reti”, “Memoria”.
Manifesti
E’ una selezione dal corpus di locandine e manifesti relativi alle iniziative e agli incontri promossi a Bologna, dal 1981 al 2005, dall’Associazione Orlando e dal Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne, ora conservati presso la biblioteca.
In ottemperanza alle disposizioni per il contenimento del coronavirus la Biblioteca Italiana delle Donne in questi giorni è chiusa. Resta attivo il servizio di reference via e-mail e continua la promozione delle risorse digitali in una prospettiva di genere disponibili online, tra cui, in particolare, quelle presenti su EmiLib/MediaLibraryOnline. Proposte di lettura, ricerca e approfondimento curate dalle bibliotecarie sono regolarmente proposte sui canali social facebook e instagram del Centro delle Donne di Bologna.
La biblioteca ha inoltre accolto la proposta dell’artista Silvia Costa di realizzare un “Quaderno della quarantena” sulla scia del progetto “Sono dentro. L’essere ciò che è chiuso in un tratto” presentato in collaborazione con Xing negli spazi della biblioteca in occasione di ArtCityBologna 2020. Il Quaderno sarà composto dai disegni realizzati dall’artista come frammenti di un diario, ispirati alle suggestioni espresse da chiunque voglia mandare i suoi pensieri ssilviacostaa@gmail.com o via messenger a SilviaCosta.