Online fino al 16 settembre l’avviso per la coprogettazione e gestione collaborativa della Casa di Quartiere Katia Bertasi

34

Obiettivo è potenziare la Casa come infrastruttura sociale a servizio della comunità

BOLOGNA – Dopo un anno di gestione sperimentale, la nuova Casa di Quartiere Katia Bertasi, inaugurata a giugno 2023, apre le porte a un percorso di coprogettazione e gestione collaborativa per potenziare il suo ruolo di infrastruttura sociale a servizio della comunità, collegata alla piazza Lucio Dalla.

L’avviso pubblico è online fino al 16 settembre e chiede ai soggetti partecipanti di presentare un progetto a partire dagli obiettivi definiti dal Comune di connotare questa Casa di Quartiere e gli spazi che la circondano quale nuova centralità educativa, culturale e aggregativa per il territorio della Bolognina.
Per la sua gestione sarà necessario raggiungere un equilibrio tra l’autonomia progettuale e organizzativa del gestore e la presenza dell’Amministrazione che avrà il compito di supportare, stimolare e monitorare.

Qui tutti i dettagli dell’avviso:
https://www.comune.bologna.it/bandi/coprogettazione-gestione-collaborativa-casa-quartiere-katia-bertasi

Per sostenere lo sviluppo delle attività e dei servizi della Casa di Quartiere, il Comune mette a disposizione del partenariato che ne curerà la gestione la concessione in uso a titolo gratuito, ad eccezione dei costi per le utenze, dell’immobile di via Fioravanti 18, dei beni che contiene e la possibilità di utilizzo per proprie attività della porzione di suolo pubblico di Piazza Lucio Dalla che circonda l’edificio della Casa di Quartiere.
È prevista anche la possibilità di utilizzare a titolo gratuito, in esenzione dal pagamento del canone per l’occupazione di suolo pubblico, la Piazza Lucio Dalla per eventi culturali, ricreativi, sportivi, per un numero massimo di 100 giorni l’anno.
Le risorse economiche stanziate a titolo di contributo per la fase di avviamento del progetto, prevista in anni tre dalla data di sottoscrizione della convenzione, ammontano a un massimo di 450 mila euro.
Il Quartiere Navile e i settori comunali competenti affiancheranno i gestori nella definizione di tutto quanto necessario per il miglior svolgimento delle attività e garantiranno la loro partecipazione alla governance della Casa di Quartiere secondo le modalità da concordare nel corso della procedura.

Il percorso delineato dall’avviso pubblico prevede, dopo la procedura di selezione del raggruppamento di soggetti, l’avvio della fase di coprogettazione per arrivare alla stesura del progetto definitivo e alla sottoscrizione della convenzione con il soggetto capofila.

Tra gli obiettivi c’è quello di fare dell’edificio polifunzionale una Casa di Quartiere con un orario di apertura molto esteso in cui i cittadini possano trovare una variegata offerta di servizi pubblici in grado di rispondere ai loro bisogni.
Nel progetto, un ruolo centrale dovranno assumere gli interventi per l’infanzia e l’adolescenza, con l’obiettivo di supportare il sistema socio educativo e l’intera comunità educante attraverso azioni integrate e innovative che riescano ad affrontare le nuove sfide poste dall’attuale scenario sociale.

Un secondo obiettivo è perseguire una stretta relazione tra la gestione della Casa di Quartiere, la piazza Dalla, compresa la valorizzazione delle strutture sportive a libera fruizione e le aree limitrofe che consenta alla Casa di Quartiere di avere in uso stabile una parte della piazza, di programmare sull’intera piazza attività culturali e ricreative, di erogare servizi a supporto di eventi organizzati da soggetti terzi.

Il futuro gestore dovrà configurare servizi e attività potendo contare su questi elementi di sostenibilità: attività di bar ristorante, affitto della sala polivalente, l’organizzazione di corsi, una quantificazione forfettaria del costo per le utenze e un contributo finanziario da definirsi nel corso della coprogettazione.
L’assetto gestionale non comprende lo spazio che ospita la palestra Fantoni, la cui gestione rientrerà nella disciplina propria degli impianti sportivi, ferma restando la necessità di garantire reciproco coinvolgimento nelle attività e scambio di informazioni.