FERRARA – “Le motivazioni, apparse oggi sulla stampa, che hanno portato all’ergastolo di M’hamed Chamek, assassino di Atika Gharib, sono raccapriccianti. Proprio in questo momento anche in prossimità della data dell’8 marzo, giornata in cui in si celebra la Festa della Donna, è sconcertante pensare che la figura femminile possa ancora essere considerata come un oggetto di cui disporre. Sono frasi scioccanti, che richiamano una vicenda barbara nella quale l’Amministrazione comunale si è da subito schierata al fianco dei familiari di Atika sostenendoli su più fronti compresa la richiesta di sostegno da parte della Fondazione Vittime di Reato”. Così interviene l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara, Cristina Coletti, dopo la conferma della sentenza di condanna dell’ assassino di Atika.
Il Comune di Ferrara si era costituito parte civile, a mezzo dell’Avvocatura civica, nel processo a carico di Chmeck M’hamed, imputato dei reati di violenza sessuale, nei confronti dell’allora figlia minorenne di Atika, nonché di furto, gli unici due reati della tragica vicenda che si risultano effettivamente consumati in territorio ferrarese. L’amministrazione comunale ha, inoltre, avanzato la richiesta, presso la Fondazione Emiliano Romagnola per le Vittime dei Reati, a sostegno dei figli di Atika, l’istanza è stata accettata e alla famiglia è stata erogata una somma in segno di solidarietà e vicinanza per il grave torto subito.
“Questa terribile vicenda ci spinge come amministrazione a impegnarsi sempre di più in azioni volte alla prevenzione delle violenze familiari e alla tutela dell’autonomia delle donne”, conclude l’assessore Coletti.