Istituito l’organismo comunale, il Consiglio ha approvato il Regolamento: si riducono i tempi delle procedure per autorizzazioni e sopralluoghi
MODENA – Il Comune di Modena istituisce la Commissione di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo che ha il compito verificare le condizioni di solidità e la sicurezza dei luoghi e degli impianti sede di attività, appunto, di spettacolo e trattenimento. Previsto dalla normativa nazionale, il nuovo organismo consentirà, tra l’altro, di ridurre i tempi delle procedure necessarie per fare sopralluoghi e rilasciare le relative autorizzazioni.
Il Regolamento della Commissione è stato approvato giovedì 3 febbraio dal Consiglio comunale, su proposta dell’assessora alla Città smart e alle Politiche economiche Ludovica Carla Ferrari, mentre sarà il sindaco a nominarne i componenti, in quanto per legge la presiede, e la giunta dovrà determinare tariffe e modalità di pagamento per chi chiederà l’intervento dell’organismo che sarà gestito dal Suap, lo Sportello unico delle attività produttive. È previsto il ricorso a tecnici esterni come consulenti della Commissione e saranno individuati attraverso appositi avvisi ricognitivi.
La delibera è stata approvata con il voto dalla maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica, Europa Verde – Verdi), con il voto contrario di Lega Modena, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Modena sociale
La competenza della Commissione comunale, definita dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), riguarda cinema e teatri fino a una capienza di 1.300 persone, auditori e sale convegni per iniziative aperte al pubblico fino a una capienza di 5 mila persone. Per le capienze superiori, così come per i parchi di divertimento e le attrezzature da divertimento meccaniche o elettromeccaniche, la competenza è della Commissione provinciale di vigilanza nominata dalla Prefettura.
La Commissione comunale si occupa anche di una serie di altre situazioni, sempre fino alla capienza di 5 mila persone: locali di trattenimento, sale da ballo e discoteche, teatri tenda, luoghi all’aperto attrezzati per spettacoli, circoli privati con spettacoli e possibilità di accesso per la pluralità dei cittadini (biglietto o acquisto tessera), sale polivalenti e impianti sportivi, piscine pubbliche o private. Fanno riferimento alla Commissione comunale anche circhi e spettacoli viaggianti, fino a una capienza di 1.300 persone.
I compiti della Commissione sono di tipo preventivo rispetto ai pareri da esprimere sui progetti di nuovi locali o impianti oppure su modifiche sostanziali di quelli esistenti. Quando si tratta, invece, di verificare le condizioni di solidità, sicurezza e igiene dei locali o degli impianti oppure di accertarne la conformità alle disposizioni vigenti i pareri vengono espressi in seguito a verifiche e sopralluoghi per stabilire l’idoneità dei luoghi e la capienza, con la possibilità di impartire prescrizioni. Locali e impianti, inoltre, possono essere controllati con frequenza per verificare l’osservanza delle norme e delle cautele imposte, oltre al regolare funzionamento dei meccanismi di sicurezza. Alla Commissione compete anche di richiedere e determinare il servizio antincendio.
Il Regolamento indica puntualmente anche le situazioni escluse dalla normativa dal campo di attività della Commissione (luoghi all’aperto con determinate tipologie, circoli privati, pubblici esercizi con capienza non superiore a cento persone e diverse altre) e precisa le modalità di verifica degli allestimenti temporanei.
La Commissione, presieduta dal sindaco o da un suo delegato, rimane in carica tre anni ed è composta dal comandante della Polizia locale, dal dirigente medico dell’organo sanitario pubblico competente per territorio, dal dirigente del Suap, dal comandante provinciale dei Vigili del fuoco, da un esperto in materie elettrotecniche. Di volta in volta, possono essere aggregati alla Commissione, in relazione alle dotazioni tecnologiche da verificare, esperti in discipline tecniche. Per gli impianti sportivi è prevista la partecipazione a titolo consultivo di un rappresentante del Coni. Su specifica richiesta possono partecipare ai lavori, esprimendo pareri non vincolanti, anche rappresentanti degli esercenti locali di pubblico spettacolo e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori.