PARMA – Tre anni di lavori e oltre quattro milioni di euro per dare nuova vita alla Biblioteca Civica “Mario Colombi Guidotti”, tassello nevralgico dello storico complesso dell’Ospedale Vecchio in Oltretorrente. Certamente uno degli interventi più significativi portati a termine negli ultimi anni per restituire alla città uno spazio riqualificato, ristrutturato, sicuro ed al passo con i tempi. La cerimonia inaugurale che ha segnato la nuova vita della biblioteca di pubblica lettura più antica di Parma ha visto gli interventi del Sindaco Federico Pizzarotti, dell’Assessore alla Cultura Michele Guerra, dell’Assessore ai Lavori Pubblici e alla Rigenerazione Urbana Michele Alinovi, dell’Assessore Regionale alla Cultura Mauro Felicori e della Presidente AIB – Associazione Italia Biblioteche dell’ Emilia Romagna Roberta Turricchia.
“Fin dal 2012 ripetiamo che la cultura non è fatta solo di eventi e di iniziative, ma soprattutto di luoghi. Luoghi in cui la cultura possa essere fruibile a tutti”. Il Sindaco Federico Pizzarotti ha aperto con questa visione l’inaugurazione della riqualificazione della biblioteca di Vicolo Santa Maria.
“Guardare”, “Immaginare”, “Capire” e “Fare” sono le parole con cui la Biblioteca generalista, intitolata allo scrittore dell’Officina Parmigiana, si apre alla città e accoglierà i suoi utenti. Una ripartenza segnata dalla volontà di esercitare il servizio bibliotecario attraverso un organismo vitale che sappia implementare accurati e dinamici percorsi multidisciplinari. Insieme ad una ritrovata attrattività degli spazi la Civica esporrà focus e percorsi sui temi e sugli orientamenti della contemporaneità. I lettori si troveranno immersi in una serie di suggerimenti suddivisi tra le edizioni d’arte da “guardare”, le infinite avventure della fiction da “immaginare”, i più recenti saggi sull’attualità per “capire” il nostro tempo e un’ampia scelta di manualistica per “fare” cucina e bricolage, ma anche saperi per la cura della salute, del benessere psicofisico e sulle tendenze in voga. Una biblioteca capace di allestire le sue raccolte come una libreria e proporre i libri anche come oggetti pregevoli accoglierà i lettori in una dimensione luminosa e ariosa. L’esposizione e le sale studio sono state rinnovate anche al piano superiore, dove non è però stato scomposto il fascino del lungo corridoio centrale, con la sua lunga prospettiva di migliaia di libri allineati alle pareti. Le citazioni che scorrono tra una parete e l’altra, le immagini che si ritrovano nelle sale studio opera di numerosi giovani illustratori e disegnatori di Parma e provincia coordinati dall’Associazione TORO, danno un segno di modernità tra gli arredi d’epoca, tutti del patrimonio comunale, posizionati ad arte per creare un’atmosfera intima e allo stesso tempo raffinata.
“All’interno di questo grande isolato monumentale, in gran parte abbandonato, c’era la gemma preziosa, per la città e per i parmigiani, della biblioteca Civica. Già dal 2012 ci siamo fatti carico di un problema, che abbiamo voluto trasformare in opportunità, con un progetto che ha investito 4 milioni di euro per ridarle dignità” ha sottolineato Michele Alinovi “Abbiamo realizzato un restauro scientifico, abbiamo aperto spazi, dato vita a nuove potenzialità, recuperando con tecniche innovative l’edificio, riattivandone insieme la filiera culturale. Lo spirito che ha guidato il complesso intervento oggi inaugurato verrà seguito da un processo progressivo della riqualificazione dell’Ospedale Vecchio e, nel nuovo anno, dalla creazione nel cortile di un piccola piazza urbana e dall’apertura di un caffè letterario a servizio della biblioteca e del quartiere”.
Gli ambienti della Civica offriranno un dialogo con i lettori, sicuramente rappresenteranno un luogo frequentato e un punto importante della vita culturale della città.
“Schiudiamo spazi cui Parma riserva un affetto profondo“ ha ricordato l’Assessore alla Cultura Michele Guerra ”un monumento di democrazia di cui abbiamo bisogno, luoghi che ora hanno la possibilità di tornare ad essere snodo di dialogo, di confronto, di sapere. Un luogo dove si gioca il futuro della nostra città, un territorio culturale decisivo, che può far crescere il benessere di questo quartiere e della città intera. Oggi inauguriamo qualcosa che rimane, ma non un punto di arrivo, solo una felice partenza”.
Gli interventi messi in atto sono stati attuati per stralci da Parma Infrastrutture Spa, la società di scopo del Comune che si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio comunale. Le basi delle linee guida dell’intervento sono state gettate con la redazione del Master Plan funzionale del Complesso Monumentale dell’ex Ospedale Vecchio.
Gli interventi di restauro, recupero e riqualificazione architettonica del Settore Nord Ovest – Biblioteca civica, denominata “Corte del Sapere” sono stati progettati dallo Studio Progettisti Associati di Sassuolo e, per la parte strutturale di miglioramento sismico da Team Progetti di Reggio Emilia, impresa esecutrice Cooperativa Edile Artigiana di Parma.
Giovani artisti hanno decorato ed abbellito la nuova civica. Durante l’inaugurazione a tre illustratori, aderenti alla call dell’Associazione Culturale TORO, è andato il riconoscimento per i loro lavori che sono stati scelti per il segno grafico che accompagna la cartellonista interna dei locali: Marta Bandirini, Fran Kubelik e Gerardo Lunatici.
Roberta Turricchia Presidente AIB Emilia Romagna ha approfondito il ruolo delle biblioteche urbane “le biblioteche vengono definite terzi luoghi. Dopo la casa e il luogo di lavoro sono la dimensione sociale dove le persone si rilassano, si aggregano, si riconoscono. Questo edificio non rappresenta solo le collezioni, ma approfondisce e diffonde gli obiettivi di sviluppo sostenibile, rappresentando l’identità di un quartiere e di una città”.
Il complesso intervento ha quindi messo in sicurezza, da un punto di vista strutturale, l’edificio che ospita le Biblioteche civiche dell’Ospedale Vecchio con particolare riguardo al suo adeguamento sismico, con l’obiettivo di riqualificarlo e ristrutturarlo potenziando le funzioni già esistenti ed introducendone delle nuove, per conferire una rinnovata attrattività al polo bibliotecario.
“In questo 2020 forse solo questa biblioteca in Italia è stata aperta. Se immaginassimo un oggetto che riassume il concetto di cultura non potremmo che nominare il libro. Questa nuova civica è pronta a rispondere alla sfida della biblioteca digitale. Come negli anni ’60 fu immaginata la pubblica lettura, oggi va disegnato il sistema bibliotecario del XXI secolo. Questa Biblioteca di Parma sarà pionera nella riflessione sulla biblioteca dei tempi nuovi, e antidoto alla disuguaglianza culturale.” Ha commentato l’Assessore regionale Mauro Felicori
Una stanza dedicata ai viaggi, uno spazio per lo sport, un’area per la storia locale e, finalmente a scaffale aperto, i volumi della Biblioteca “Antonio Bizzozero” e i libri di studi politici ed economici della Biblioteca “Umberto Balestrazzi”. La riqualificazione è stata dunque estesa anche al patrimonio documentario che viene messo a disposizione della cittadinanza completamente rinnovato, insieme al raddoppio delle postazioni studio delle biblioteche comunali che sfiorano gli 80 posti (circa 40 posti tra Biblioteche del San Paolo e Cesare Pavese a cui si aggiungono ora altre 36 postazioni in Vicolo Santa Maria).
Il lavoro degli architetti ha voluto esaltare i valori storici dell’edificio, sia nelle particolarità spaziali, che materiche. Balzerà all’occhio del visitatore la nuova particolare luminosità degli ambienti del piano terra, conferita da un trattamento materico e cromatico chiaro su pilastri e volte, e al secondo piano, il recupero del pavimento in cotto antico esistente cui è stato accoppiato, nelle celle laterali, un cotto contemporaneo prodotto a mano con tecniche ottocentesche. Esternamente, sulle facciate è stato posato intonaco raso-coprente, allo scopo di lasciare leggibile la tessitura muraria, e sono state recuperate e fatte tornare in luce le tracce delle scritte di carattere militare o commerciale, risalenti a periodi diversi tra il 1926 e il 1945 le prime, e successive al 1945 le seconde.
Il fabbricato della Civica si sviluppa per 58 metri di lunghezza e 15 di larghezza, con 3 piani fuori terra per la parte Ovest del corpo di fabbrica e 4-5 piani fuori terra per la parte Nord, dove è stata eseguita, in passato, una sopraelevazione.
I lavori hanno comportato sul braccio Ovest della biblioteca il consolidamento e miglioramento sismico delle murature, il rinforzo dei soffitti plafonati, il rifacimento completo del tetto; opere architettoniche sul braccio Ovest e Nord con il recupero e riorganizzazione degli spazi già in uso al piano terra e al primo e la rifunzionalizzazione del secondo. E’ stato realizzato il restauro delle facciate, sui fronti esterni ed interni del cortile dei due bracci Nord e Ovest. A cui si aggiunge la manutenzione straordinaria dei serramenti, con recupero degli originali e sostituzione di quelli non recuperabili con nuovi; inoltre sono state effettuate opere che hanno interessato l’impianto elettrico, di illuminazione, termoidraulico, di raffrescamento e gli impianti speciali per la prevenzione e protezione antincendio.
Gli spazi a disposizione della Biblioteca sono ampliati in misura significativa, garantendo anche ampi spazi a uffici e magazzino al piano secondo.