BOLOGNA – Oggi, giovedì 8 giugno, presso la Rocchetta Mattei, nel comune di Grizzana Morandi (Bologna), verrà presentata e firmata la ‘Carta di Bologna per l’Ambiente. Le Città metropolitane per lo sviluppo sostenibile’.
Il protocollo – promosso dalla Città metropolitana di Bologna – sarà sottoscritto dai Sindaci delle Città metropolitane alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
Il patto delle città metropolitane per la tutela dell’ambiente.
In occasione del G7 Ambiente, in programma a Bologna l’11 e 12 giugno, anche i Sindaci metropolitani prendono impegni concreti sul fronte ambientale:
l’8 giugno la firma del protocollo alla Rocchetta Mattei (Grizzana Morandi – Bologna).
Con la Carta di Bologna per l’Ambiente le Città metropolitane si candidano a diventare le vere protagoniste della tutela dell’ambiente e assumono impegni concreti in otto settori per la difesa dell’ecosistema. Riduzione dei rifiuti e riciclo, protezione del suolo e rigenerazione urbana, prevenzione del rischio di disastri generati dai cambiamenti climatici, transizione energetica, qualità dell’aria e riduzione delle polveri sottili, tutela delle acque e del verde urbano e – infine – mobilità sostenibile : sono gli 8 asset sui quali i Sindaci metropolitani prendono impegni concreti – e in molti casi ancora più ambiziosi della normativa europea – l’8 giugno, firmando il primo protocollo di questo genere, a livello nazionale, in ambito ambientale.
Le grandi città – che concentrano il 36,4% della popolazione nazionale e rappresentano il principale asset economico dove viene prodotto oltre il 40% del Valore Aggiunto nazionale (circa 600 miliardi di Euro nel 2014) grazie a 1,8 milioni di aziende che occupano 7,9 milioni di persone (circa il 35% del totale degli occupati) – sono, infatti, ‘laboratori naturali’ per individuare soluzioni alle principali sfide globali, per sperimentare e implementare strategie innovative di sviluppo sostenibile, con ricadute positive non solo sull’ambiente ma anche nella dimensione economica, sociale ed istituzionale.