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Sono 11 le donne premiate nelle varie categorie, dallo sport, al sociale, dall’imprenditoria alla ricerca, all’educazione. Premio alla carriera per Maria Luisa Casini, che si è dedicata all’insegnamento in carcere e a Imelde Fin, operaia sindacalista che si è occupata molto di conciliazione tra vita e lavoro delle donne.
In un anno segnato dalla pandemia, la premiazione avviene in ritardo, ma restituisce il pieno significato dell’impegno sociale e del lavoro di cura delle donne, che si aggiunge alle loro competenze e professioni. Ne sono esempio, tra le premiate, la campionessa nazionale di rugby Erika Morri, vincitrice di due coppe del mondo e schierata contro violenze, discriminazioni di genere e bullismo nel mondo dello sport e nelle scuole; la professoressa di Scienze dell’Educazione di Bologna, Elena Malaguti per il suo lavoro con le persone disabili; la vice ispettore di Polizia Rita Parisi, che riceve il premio alla memoria per il suo impegno nel contrasto alla violenza di genere in collaborazione con associazioni e istituzioni cittadine.
Il Premio Tina Anselmi, giunto alla su IV edizione, è istituito dalle organizzazioni di donne Cif Bologna e Udi Bologna con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio comunale di Bologna
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