Secondo appuntamento della rassegna “Sono sempre io”. Webinar con il filosofo Matteo Saudino e Mauro Coruzzi
PARMA – Prosegue la rassegna “Sono sempre io” di Associazione Traumi Parma, la campagna di sensibilizzazione alla disabilità acquisita nell’ambito della cultura della diversità. Dopo il primo evento online con il giornalista Andrea Vianello, e con la partecipazione di Mauro Coruzzi, in arte Platinette, testimonial di tutta la manifestazione, questo venerdì ci sarà il secondo webinar con il filosofo Matteo Saudino.
Anche questo appuntamento sarà gratuito e online, e si svolgerà venerdì 28 maggio, alle ore 19.15. Per partecipare basterà collegarsi tramite il seguente link https://zoom.us/j/99334300717 alla piattaforma Zoom, oppure seguire lo streaming dell’evento sulla pagina Facebook dell’Associazione: @AssociazioneTraumiParma.
Il tema centrale di questo incontro sarà appunto l’educazione alla bellezza, non in senso di canoni estetici, ma nella capacità di trovare, o ritrovare “il bello”, anche dove non si sarebbe mai pensato di poterlo scoprire.
Oltre all’ospite Matteo Saudino e a Mauro Coruzzi, prenderanno la parola anche la psicologa della nostra Associazione, Sonia Martelli, e la giornalista Chiara Cacciani, moderatrice dell’incontro.
L’evento, sostenuto dalla Federazione Nazionale Associazioni Traumi Cranici , è organizzato con il Patrocinio del Comune di Parma e dell’Azienda Usl di Parma, in collaborazione con Lostello e Emc2 Onlus.
«Il primo incontro con Andrea Vianello – afferma Isabella Tagliavini, Presidente di Associazione Traumi Parma – ODV – è stato un illuminante momento di confronto. É bello sentire che qualcuno ha il coraggio di raccontare la propria storia, senza paura di mettere a nudo i propri stati d’animo e disagi. Anche questo secondo incontro sarà motivo di riflessioni interessanti e profonde. Ringrazio a nome di tutta la nostra Associazione chi ha deciso di sostenerci, ci vediamo il 28 maggio, online!».
«Lo sguardo degli altri – spiega Sonia Martelli, psicologa di Associazione Traumi Parma – ODV -, a volte, ci può far sentire “diversi”. Bisogna educare lo sguardo nel trovare la bellezza delle cose. Attraverso questi incontri ascoltiamo storie che, per quanto drammatiche, portano in sé una grandiosità. Sono storie di vita che parlano di impegno, ripartenza e speranza. Non dobbiamo pensare alle nostre vite come preconfezionate, la bellezza non risiede nel rispondere a dei canoni. Ci sono tante manifestazioni della vita: non si sa mai cosa può succedere, ma, se si riesce a sviluppare la sensibilità di cogliere la vera bellezza, anche se non rispetta i modelli del momento, o le idee che ci eravamo prefissati, allora si è in grado di affrontare ogni sfida, anche quella che sembra impossibile».