BOLOGNA – A sei anni dalla scomparsa di Roberto Roversi, Pieve di Cento rende omaggio al suo illustre cittadino con la seconda edizione di Officina Roversi (dal 20 ottobre al 10 novembre), festival diffuso sul territorio fra Pieve di Cento e Bologna, teso a celebrare il suo lavoro, riproponendolo al pubblico perché possa esserne riconosciuta l’attualità.
Scrittore, giornalista e libraio, Roversi fu punto di riferimento fin dai primi anni Cinquanta per molti intellettuali del panorama italiano dell’epoca e – grazie al suo legame con Pieve di Cento, città nella quale trascorse l’infanzia e la tarda età – resta punto di riferimento anche per il mondo della cultura pievese, poiché dal 2006 la città è affidataria dell’archivio privato di lavoro dello stesso Roversi.
Organizzato e promosso dal Comune di Pieve di Cento, insieme all’Unione Reno Galliera e alle Edizioni Pendragon, Officina Roversi si snoda attraverso diversi appuntamenti che, in questa edizione, saranno dedicati alla produzione poetica di questo poliedrico intellettuale.
Il festival è realizzato in collaborazione con Genus Bononiae e con la stagione teatrale Agorà.
Officina Roversi – mostra 20 ottobre 2018
Officina Roversi si apre sabato 20 ottobre a Pieve di Cento, presso la Sala Partecipanza (via Garibaldi 25), alle ore 18.00, con l’inaugurazione della mostra bibliografica a cura di Antonio Bagnoli dal titolo I libri di RR.
Dimostrazione di stampa a cura degli incisori Maurizio Boiani e Luciano Ragozzino
Lunedì 29 ottobre, dalle ore 11.00, Matteo Marchesini sarà presso la sede delle Scuole Medie di Pieve per conversare con gli studenti circa la poesia di Roberto Roversi: Roberto Roversi, un poeta italiano. L’incontro è riservato alle scuole.
Sabato 3 novembre, alle ore 21, presso il Teatro Alice Zeppilli e la sala consiliare di Pieve di Cento, Anna Amadori presenta Ascoltare, ascoltare – reading di una selezione di testi roversiani a cura di Antonio Bagnoli. In scena Daniela Bises, Saverio Mazzoni, Giovanna Rosso, Angela Sciolla, Evelina Volta, Carolina Yerovi.
L’evento è in collaborazione con Agorà, stagione teatrale dell’Unione Reno Galliera.
Per info e prenotazioni: Servizio Musei e Teatri, tel. 051.8904821, cell. 366 5267569, teatri@renogalliera.it
Il reading sarà replicato sabato 10 novembre, alle ore 18, presso il Museo della Città di Bologna, Palazzo Pepoli a Bologna (via Castiglione 10).
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
La conoscenza dell’opera di Roberto Roversi è un importante tassello per la conoscenza della stessa storia di Pieve – dice il Sindaco di Pieve di Cento Sergio Maccagnani. – In particolare, esplorarne la poetica e portarla in teatro come nelle scuole avvicina i cittadini di ogni età alla sua figura, che diventa sempre più elemento di arricchimento della nostra cultura.
Antonio Bagnoli, nipote del poeta ed editore della Pendragon: Roversi è stato uno dei più grandi poeti del secondo Novecento italiano. Il suo vivere al di fuori della grande industria editoriale lo ha fatto conoscere solo a una ristretta cerchia di persone. Nostro intendimento è quello, oggi, di diffondere capillarmente la sua opera.
Contatti:
Antonio Bagnoli – Edizioni Pendragon
cell. 335 8238753
Servizio Musei e Teatri – Unione Reno Galliera
Resp. Giorgia Govoni, cultura@renogalliera.it, cell. 366 5267569
sabato 20 ottobre, ore 18.00
Sala Partecipanza,
Via Garibaldi 25, Pieve di Cento
I libri di RR
mostra bibliografica a cura di Antonio Bagnoli
dimostrazione di stampa a cura di Maurizio Boiani e Luciano Ragozzino
In occasione della seconda edizione della rassegna Officina Roversi, per la prima volta viene realizzata una mostra bibliografica di tutte le opere a stampa di Roberto Roversi, il grande poeta bolognese.
Dopo il debutto con la raccolta “Poesie” nel 1943, Roversi pubblicherà – al rientro a Bologna dopo la guerra artigiana in Piemonte – con molti editori “maggiori” (Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Feltrinelli) prima di decidere di uscire dal circuito della grande industria e auto-produrre i suoi lavori con il ciclostile, o affidandoli a piccoli editori. Dai primi anni duemila la Pendragon, fondata e diretta dal nipote Antonio Bagnoli, pubblicherà riedizioni dei suoi testi teatrali, del romanzo “Caccia all’uomo” e diversi altri lavori.
La mostra presenterà al pubblico tutte le opere di cui Roversi è stato autore, comprese le tante, rare e a tiratura limitata, realizzate assieme ad artisti dell’incisione come Angelo Guccione, Ernesto Treccani e altri.
Nel pomeriggio dell’inaugurazione, l’artista incisore Maurizio Boiani illustrerà il suo libro d’artista appena stampato con tre testi di Roversi, e Luciano Ragozzino tirerà al torchio, per tutti i presenti, un’acquaforte da una lastra da lui realizzata per un’edizione della plaquette “Ho molti libri in casa”, su un testo di Roberto Roversi, che qui trascriviamo:
Ho molti libri in casa.
Molti, molti, forse troppi.
Parecchi li ho letti già tre volte
parecchi li ho letti due volte
parecchi non li ho letti ancora.
Forse non li leggerò, non potrò.
Forse non farò in tempo a leggerli
come volevo, come vorrei
come dovevo, come dovrei
come essi ancora oggi esigono
per sopravvivere, aspettando.
Hanno avuto pazienza.
I Libri in casa sono una luce memorabile
riempiono di luce le pareti
di voci (e di sospiri) le stanze,
dove c’è un vociare epico di battaglia
appena terminata.
Il vincitore è il lettore.
Ho troppi libri, cari e desiderati.
Mi devo affrettare.
Ingresso libero
La mostra resta aperta fino all’11 novembre nei seguenti orari:
domenica 10-13
Info: Servizio Musei e Teatri Unione Reno Galliera, tel. 051 8904821, 3665267569