All’interno dello spazio spicca il contrasto tra elementi di epoche diverse. Insieme alla ripavimentazione di piazza Mazzini, l’intervento ha un valore di 2 milioni di euro
MODENA – Caratteri moderni, come vetro temperato, tinte bianche e antracite a contrasto, una suggestiva illuminazione a faretti e un sistema domotico a gestione degli impianti, che si fondono con elementi degli anni 30 restaurati, quando lo spazio ospitava un ex Albergo Diurno. Tra questi, il rivestimento a tessere ceramiche colorate dell’epoca, le vasche da bagno e alcuni sanitari.
Il contrasto tra elementi di epoche diverse spicca all’interno del Nuovo Diurno, inaugurato oggi, 21 maggio. L’intervento di riqualificazione, insieme alla ripavimentazione di piazza Mazzini, raggiunge un valore complessivo intorno ai due milioni di euro.
I locali, per circa 350 metri quadrati, sono stati predisposti per diventare un Hub al servizio del turismo, una rilettura in chiave contemporanea di quell’Albergo Diurno che venne realizzato negli anni Trenta e rimase attivo in piazza Mazzini fino agli anni Settanta. Ci sono aree per una breve sosta, possibilità di collegamenti internet, servizi igienici anche per bambini, deposito bagagli e aree per attività multimediali, eventi, conferenze e mostre.
Gli spazi interni sono stati predisposti in una grande sala polifunzionale da oltre 130 metri quadrati e in un’area conferenze da circa 40 metri quadrati, con 28 posti a sedere. L’uso degli spazi sarà versatile grazie al supporto tecnologico, con pannelli scorrevoli come elementi di separazione, che consentirà la modulazione delle diverse aree in base alle esigenze di utilizzo, a tutta ampiezza o a settori. Nei diversi settori sono stati collocati monitor e sulle finestre a soffitto posizionate tende oscuranti elettriche. I lucernari sono in vetro opalino e garantiscono luce naturale per l’interno, mentre di notte illumineranno l’esterno.
Dell’ex Diurno dell’epoca, la struttura rinnovata mantiene l’accesso, ammodernato con un ascensore con cabina in vetro e con una nuova scala. L’atrio dell’ingresso è stato ampliato e la zona è caratterizzata da superfici vetrate per l’illuminazione naturale diurna. Si è proceduto al restauro di alcuni locali originari e delle loro ceramiche, su cui sono riemerse le firme di fabbrica originali: la ex sala barbieri, dove è stato predisposto uno spazio per postazioni web individuali ed è stato collocato un deposito temporaneo per bagagli, e i due bagni storici accessibili per la sola visita.
Nell’area dei bagni pubblici sono stati predisposti otto bagni standard (quattro per uomini e quattro per donne), un servizio per disabili e un bagno-nursery con fasciatoio e sanitario per bimbi. In tutta l’area è presente un sistema di illuminazione con sensore e sono stati collocati lavabi in corian, con sensori per l’erogazione dell’acqua e del sapone.
Gli impianti dell’intera struttura, dalla climatizzazione al ricambio d’aria all’illuminazione saranno gestiti in maniera integrata con un sistema domotico, che controllerà anche il dispositivo di allarme e videosorveglianza.