CESENA – Oltre 70 pc portatili donati da privati cittadini e 12 tablet, di cui 10 nuovi e due usati da rigenerare, messi a disposizione dalla TwinLogix S.r.l. di Santarcangelo di Romagna (azienda del DIR – Distretto Informatica Romagnolo). È questa la prima risposta della comunità all’appello lanciato dal Comune di Cesena per favorire la didattica a distanza, che consentirà agli alunni di completare l’anno scolastico, e per andare incontro a tutti gli studenti che al momento sono sprovvisti di dispositivi elettronici coi quali seguire le lezioni.
“Abbiamo ricevuto – commenta l’Assessora Francesca Lucchi – un’ottima risposta dai cesenati e dalle imprese del Distretto dell’Informatica Romagnolo come la TwinLogix S.r.l. specializzata nello sviluppo delle nuove tecnologie per il mobile web. Ma non basta. Sono oltre 400 le richieste di devices raccolte dai Dirigenti scolastici per supportare le famiglie di bambini delle elementari e i ragazzi delle scuole medie. Inoltre, con la Regione stiamo ragionando su come portare la Rete in tutte quelle abitazioni dove manca. Un buon esempio di collaborazione integrata a più livelli, in un momento complesso come questo”.
Il progetto lanciato dall’Amministrazione comunale è gestito in collaborazione con Sprite, associazione degli studenti universitari di Ingegneria informatica dell’Università di Cesena, attraverso Trashware, che è già attivo per il ripristino e il riutilizzo di computer non più utilizzati. A livello nazionale e regionale si stanno disponendo misure economiche in tale direzione, ma non saranno sufficienti a coprire il fabbisogno del nostro territorio.
Chi intende aderire può inviare una mail a info@trashwarecesena.it indicando l’hardware che si intende mettere a disposizione e il luogo presso cui poterlo ritirare. Oltre che alle imprese del territorio, la richiesta del Comune è indirizzata a tutti coloro (enti del terzo settore –associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, imprese sociali -, e altri soggetti associativi senza scopo di lucro come associazioni di categoria, rappresentanze, associazioni culturali e ricreative – nonché imprese private e cittadini) che intendono supportare le famiglie che non possiedono computer o tablet.