L’ultimo accordo era stato siglato nel 1999. Nuove regole, nuove risorse e nuovi progetti sono i tre pilastri su cui si fonda il documento sottoscritto
BOLOGNA – Un nuovo accordo attuativo disciplina i rapporti tra l’Università di Bologna e l’Azienda ospedaliera universitaria Sant’Orsola e regola le attività di ricerca, didattica e assistenza che vedono coinvolta quotidianamente la comunità universitaria dell’Alma Mater integrata in assistenza, unitamente al personale dell’Azienda sanitaria. L’ultimo accordo tra i due enti era stato firmato nel 1999 e non risultava più adeguato alle attuali esigenze di un Servizio sanitario sempre più attento al mondo della ricerca.
“Dopo quasi 20 anni abbiamo siglato l’accordo attuativo tra Azienda ospedaliera e Università. È un fatto importante perché la leale collaborazione che sta alla base della nostra convivenza avrà sicuramente elementi di stimolo e di sviluppo, grazie al lavoro che abbiamo svolto assieme”. Con queste parole il Rettore Francesco Ubertini, unitamente al Direttore generale dell’Azienda Antonella Messori in occasione della Festa degli auguri svoltasi al Policlinico, ha annunciato la firma dell’accordo.
“Questo documento – prosegue il Rettore – conclude un percorso cominciato tre anni fa, e fondato su tre pilastri: nuove regole adatte a cogliere le sfide del futuro, nuove risorse destinate dalla Regione al potenziamento del Sant’Orsola, nuovi progetti di sviluppo legati ai corsi internazionali, alle attività nel Multi-Campus e al progetto IRCSS per l’Azienda ospedaliera universitaria. Regole, risorse e progetti di sviluppo per continuare a far crescere l’eccellenza della medicina nell’Università di Bologna”. “In questo quadro l’IRCCSS in via di costituzione – ha commentato il direttore generale Antonella Messori – se approvato potrà divenire uno strumento concreto ed ulteriore per favorire lo sviluppo della ricerca integrata”.
Il documento è il frutto di una collaborazione costruttiva tra Università ed Azienda che ha visto coinvolti il Rettore e il Direttore generale del Policlinico coadiuvati da docenti e ricercatori di area medica, personale tecnico-amministrativo, studenti, giuristi, esperti di organizzazioni sanitarie e dirigenti. Il testo è stato redatto coinvolgendo i Dipartimenti universitari interessati in tutte le loro componenti attraverso incontri e discussioni pubbliche dei documenti di lavoro.
Tutte le attività sono state coordinate per l’Università, i cui organi accademici hanno approvato l’accordo nelle scorse settimane, dal professor Maurizio Sobrero mentre il Policlinico ha partecipato agli incontri con propri funzionari coordinati dal Direttore amministrativo Davide Fornaciari e ha approvato il testo finale con delibera 275/2018 previa illustrazione e acquisizione di parere del Collegio di direzione e del Comitato di Indirizzo.
“Le attività mediche prevedono per docenti e ricercatori, personale TA, studenti, l’inscindibilità tra assistenza, ricerca e didattica. Per la prima volta l’accordo disciplina questa inscindibilità in tutte le sue forme, dedicando particolare attenzione agli elementi distintivi dell’Università: didattica e ricerca” spiega il professor Maurizio Sobrero.
Risorse, progetti, attività, spazi, programmazione e tutto ciò che richiede un confronto tra Azienda e Università per il funzionamento, lo sviluppo e la costante crescita di qualità della ricerca, della didattica e delle cure assistenziali verranno discusse con regolarità da un Board appositamente costituito con la presenza paritetica dei Dipartimenti medici Universitari e della dirigenza dell’Azienda ospedaliera.
Il Board si avvarrà di gruppi di lavoro dedicati a specifiche tematiche e darà supporto al Rettore e al Direttore generale. In particolare la dr.ssa Messori rileva come l’integrazione sia garantita dalla programmazione congiunta come strumento stabile individuato nel Board. Anche da un punto di vista gestionale sono previsti nuovi modelli di integrazione tra Università e Azienda che garantiscono la semplificazione procedurale e omogeneità di trattamento.
“Sul fronte della ricerca ci sarà un migliore e più chiaro riconoscimento delle attività svolte e degli investimenti necessari alla loro crescita e valorizzazione attraverso tutti gli strumenti disponibili – prosegue il professor Sobrero – Per la prima volta ci sarà un’attenzione specifica alla gestione sistematica dei diritti di proprietà intellettuale”. Per parte aziendale si promuove la partecipazione del personale ospedaliero alla ricerca a sostegno dell’attività clinica valorizzandone l’apporto intellettuale e scientifico.
Sul fronte della didattica ci sarà un pieno riconoscimento delle attività formative nell’insieme dei vincoli necessari a programmare tutte le attività del personale universitario in linea con le reali esigenze assistenziali e si apriranno le strutture dell’azienda a nuove figure quali visiting scholars e visiting professors per investire sempre di più sull’internazionalizzazione.
“Per la prima volta, inoltre, si definiscono in maniera articolata le modalità di convenzionamento, si introduce la possibilità di convenzionamento su progetto per cogliere specifiche opportunità legate alla ricerca e alla didattica” – conclude il prof. Maurizio Sobrero.
Viene infine confermato il principio di parità di accesso ai servizi anche per il personale universitario, in considerazione della contributo paritario al raggiungimento delle medesime finalità. L’Accordo costituisce anche documento di riferimento per le Aziende Usl individuate quali sedi della rete formativa ulteriori al Policlinico.