Nell’ambito dei bandi a cascata del Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data eQuantum Computing
PARMA – Importante finanziamento al gruppo di Ematologia Traslazionale e Chemogenomica (THEC) dell’Università di Parma diretto da Giovanni Roti, docente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e Direttore dell’Ematologia e Centro Trapianto di Midollo Osseo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
Il finanziamento (400mila euro) è stato ottenuto per il progetto Leukemia Drug Response Profile Screening (LDRscreen): a Multiomic Model to Identify Drug Targets and New Therapeutics in High-Risk Leukemia nell’ambito dei bandi a cascata del Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data eQuantum Computing.
Il progetto, realizzato in collaborazione con il docente dell’Università di Parma Alessio Lodola, componente del gruppo di Drug Design and Discovery del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco diretto dal docente Marco Mor ed esperto di chimica farmaceutica computazionale, punta a migliorare l’approccio terapeutico alle leucemie acute ad alto rischio. Grazie a un modello innovativo che integra dati multi-omici e piattaforme di riposizionamento farmacologico, si mira a sviluppare terapie personalizzate più efficaci per pazienti refrattari ai trattamenti standard.
Questa iniziativa si inserisce inoltre nei programmi di ricerca clinica traslazionale no-profit dell’Ematologia e CTMO diretta dal Prof. Roti, con l’unità che si propone di utilizzare le piattaforme di screening per guidare in modo razionale le decisioni terapeutiche nei casi di neoplasie ematologiche recidivate prive di linee guida standardizzate.
“Siamo entusiasti di questo nuovo riconoscimento, che ci permette di consolidare le nostre competenze e di spingere la ricerca verso un approccio funzionale della medicina personalizzata”, ha dichiarato Giovanni Roti. “La collaborazione con il prof. Lodola rappresenta un importante valore aggiunto per l’applicazione di tecnologie avanzate nella progettazione razionale di farmaci”.
Il finanziamento di 400.000 euro supporta lo sviluppo di nuove piattaforme per il riposizionamento farmacologico e l’identificazione di bersagli terapeutici attraverso l’analisi genica, proteomica e metabolica. Il progetto si inserisce perfettamente nella missione di portare la ricerca accademica al servizio della medicina di precisione, con un impatto diretto sulla salute dei pazienti e delle pazienti e sulle prospettive terapeutiche.