Introdotti orari di accesso e norme di comportamento per evitare situazioni di pericolo o troppo rumorose
CESENA – Cambiano le regole per l’utilizzo dell’area di sgambamento per cani presente nel giardino di Serravalle.
Con un’ordinanza firmata vengono stabiliti gli orari di accesso e indicate le modalità con cui i proprietari dei cani potranno usufruire di questo spazio. E’ la prima volta che viene assunto un provvedimento di questo tipo.
Nel dettaglio, d’ora in poi l’accesso sarà consentito dalle ore 7.30 alle ore 21.30 nel periodo fra il 1 aprile e il 30 ottobre, mentre dal 1 novembre al 31 marzo l’orario d’apertura sarà dalle ore 8 alle ore 20.
Inoltre l’ordinanza prescrive ai proprietari di cani di adottare modalità di comportamento che permettano l’uso ordinato dell’area di Serravalle; in particolare si chiede di non provocare situazioni di pericolo per le persone e gli animali presenti, e di evitare di fare troppo rumore per non infastidire i residenti della zona e i frequentatori del parco.
Nel caso si verifichino situazioni particolarmente critiche o episodi di incompatibilità fra gli utenti (ad es. zuffe fra cani), l’ordinanza prevede che ciascuno di loro potrà usufruire dell’area di sgambamento a turno per un tempo massimo di 10 minuti, nel rispetto dell’ordine di arrivo. Chi non rispetta le disposizioni dell’ordinanza rischia una sanzione salata, che può andare dai 25 euro fino ai 500,00 euro.
“Quella di Serravalle – spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore Maura Miserocchi- è una delle prime aree per cani realizzate a Cesena, e in tempi recenti è stata ampliata, proprio per rispondere meglio alle esigenze di una popolazione canina in continua crescita. Essendo inserita nel tessuto densamente abitato del centro, si trova a ridosso di edifici residenziali e questo contribuisce a rendere la situazione più delicata. Infatti, i residenti nelle abitazioni limitrofe hanno in più occasioni segnalato il loro disagio a causa dal disturbo della quiete pubblica provocato dall’eccessiva rumorosità di alcuni frequentatori dell’area cani (e non sempre i responsabili erano gli esemplari a quattro zampe). Da qui la decisione di emanare questa ordinanza per evitare il ripetersi di episodi analoghi”.