Proroga al 31 dicembre del progetto Open Space con abbattimento del 30 per cento del canone comunale sull’occupazione del suolo pubblico. Novità in arrivo anche sulle agevolazioni Tari
RIMINI – Open Space a Rimini si allunga fino a fine anno, superando i termini delle misure statali sull’occupazione del suolo pubblico da parte delle imprese. Questa la misura a sostegno dell’economia locale e del lavoro decisa dall’amministrazione comunale di Rimini.
Viene prorogato al 31 dicembre 2022 il progetto Rimini Open Space, l’azione messa in campo dall’Amministrazione comunale a partire già dalla primavera del 2020 a seguito del lockdown, e che consente ai pubblici esercizi di tutta la città non solo di poter usufruire di più spazio all’esterno per ampliare il proprio locale, ma anche di ottenere le autorizzazioni attraverso procedure semplificate. Una misura pilota a livello nazionale, poi mutuata da molti altri Comuni, che nel Comune di Rimini ha riguardato circa 500 attività e pubblici esercizi.
La proposta della Giunta è dunque quella di confermare fino alla fine dell’anno, in continuità con quanto fatto finora, l’ampliamento massimo, dove le condizioni oggettive e il Codice della strada lo consentono, fino al 50% della somma della superficie interna dell’esercizio e del suolo pubblico esterno precedentemente autorizzato.
La fine dello stato di emergenza il 31 marzo coincide, come noto, anche con la scadenza della moratoria sulla tassa di occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi, come previsto dall’ultima legge di Bilancio. Se nel decreto legge Mille proroghe il governo ha prolungato fino al 30 giugno le misure di semplificazione per la presentazione delle domande e la posa in opera temporanea di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici già concesse, resta però limitato fino al 31 marzo l’esonero totale dal pagamento dell’occupazione del suolo pubblico.
Su questi punti, il pacchetto di proposte della Giunta è quella di:
– prorogare l’Open Space fino al 31 dicembre
– mantenere comunque una forte agevolazione del pagamento della Cosap: dal 1° aprile e fino al 31 dicembre 2022, per le occupazioni di suolo pubblico dei dehors, il canone dovuto sarà scontato del 30% rispetto a tutta l’occupazione complessiva e per tutte le categorie economiche (ambulanti, pubblici esercizi, esposizioni di merci, parcheggi per attività commerciali, manifestazioni fieristiche, attività sportive, ricreative e di spettacolo…). E’ inoltre prevista la proroga al 31 ottobre della scadenza dei termini previsti in via ordinaria per il pagamento del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.
– mantenere fino al 31 dicembre le procedura semplificata per chi vuole richiedere la concessione.
Il Comune vuole così andare incontro alla richiesta di sostegno da parte degli operatori, sostenuta dalle associazioni di categoria, in un momento difficile come quello che ha caratterizzato gli ultimi due anni, aggravato oggi dal rincaro delle bollette energetiche e delle materie prime, oltre che dalla crisi internazionale.
In pratica, chi ha montato pedane e occupato spazi extra rispettando le regole previste dal codice della strada, potrà continuare a sfruttare quello spazio almeno fino a fine dicembre, ma dal 1 aprile dovrà iniziare a pagare il 70% dell’occupazione del suolo pubblico calcolato sui metri occupati.
Per richiedere la concessione sarà sufficiente presentare all’ufficio competente un’autodichiarazione in cui si dovrà dichiarare che l’occupazione rispetti le disposizioni del Codice della Strada e non andrà a collocarsi sugli attraversamenti pedonali, in corrispondenza delle fermate dell’autobus o di passi carrabili, che la stessa non occluderà il libero ingresso nei negozi, nelle abitazioni, nei cortili e che sarà collocata ad almeno 5 metri dalle intersezioni stradali. Le istanze presentate e le concessioni rilasciate saranno poi trasmesse alla Polizia Municipale e all’Ufficio Arredo Urbano per le verifiche e i provvedimenti di competenza.
Altra proposta che l’amministrazione porterà in Consiglio Comunale per i pubblici esercizi è la riduzione del 100% della TARI, per tutto il 2022, sulla parte di suolo pubblico in eccedenza rispetto a quello precedentemente autorizzato e sono allo studio anche ulteriori forme agevolative per le aree esterne operative.
“Nell’ottica di favorire un graduale ritorno alla normalità in un quadro ancora molto delicato come quello che stiamo vivendo– commenta il Sindaco Jamil Sadegholvaad – abbiamo valutato di proseguire fino a fine anno con la misura ormai collaudata ed efficace dell’Open Space che negli ultimi due anni ha consentito maggiori opportunità di lavoro per centinaia di attività e pubblici esercizi in tutta la città, dal centro al mare, passando per le aree interne, oltre a una maggior garanzia di sicurezza per cittadini e turisti che hanno potuto godere di spazi aperti per la somministrazione di bevande e alimenti. La decisione di andare verso un’estensione dell’agevolazione che consenta di sfruttare gli spazi all’aperto fino alla fine dell’anno, a fronte del pagamento di una cifra ridotta del 30% del canone di occupazione del suolo pubblico, costituisce una boccata d’ossigeno importante per molte attività e per molti lavoratori che si trovano a fronteggiare un momento particolarmente difficile, soprattutto sul versante dell’industria turistica. Il pacchetto di proposte è pensato per dare un sostegno concreto alle piccole imprese e in particolare ai pubblici esercizi, bar e ristoranti, ma riguarda ad esempio anche le edicole, gli espositori dei negozi, le pertinenze degli alberghi, i mercatini organizzati dai comitati turistici. Insomma, una parte importante dei nostri servizi turistici che oggi, fra rincari energetici, impennata dei costi delle materie prime, oltre ad una ripresa dei contagi e agli effetti della guerra russo/ucraina, necessitano di opportunità di lavoro e di offrire un servizio in sicurezza ai propri clienti”.
“Abbiamo deciso di garantire un importante sostegno al tessuto economico – commenta l’assessore alle attività economiche Juri Magrini – mettendo in campo tutte le leve a disposizione. Da una parte rinnovando l’occupazione aggiuntiva del suolo pubblico e introducendo agevolazioni, dall’altra mantenendo un riequilibrio complessivo delle risorse comunali. Una misura studiata per far ripartire tutte le nostre imprese che si fondano sul settore turistico e sulla sua filiera”.