Negli stand allestiti in piazza Castello – contesto informale e stimolante – il parterre di specialisti che quotidianamente si dedica alla ricerca a Unife presenta più di 60 progetti scientifici in tutte le aree disciplinari dell’Ateneo: dall’area umanistica, giuridica ed economia all’area scientifico-tecnologica, dall’ambito ingegneristico e architettonico a quello sanitario e biotecnologico.
“Teniamo particolarmente a questa iniziativa con cui le ricercatrici e i ricercatori di tutte le aree disciplinari della nostra Università incontrano la cittadinanza al di fuori di aule e laboratori, portando la ricerca direttamente nei luoghi della città, alla portata di tutte e tutti coloro che vogliano conoscerla meglio, dialogare e fare domande”, commenta la Rettrice Professoressa Laura Ramaciotti.
A Ferrara l’organizzazione è stata coordinata da Eleonora Luppi, Professoressa del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, Presidente del Consiglio della Ricerca e Prorettrice alla ricerca dell’Università di Ferrara.
La Notte dei Ricercatori approda in piazza Castello dopo l’intenso calendario di “Aspettando la Notte” che nelle prime quattro settimane di settembre ha animato la Città con seminari divulgativi, mostre e visite guidate nei luoghi della ricerca.
La Notte Europea dei Ricercatori in Europa:
La Notte Europea dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea nel 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. Il progetto è finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie, con l’obiettivo di promuovere le carriere di ricercatrici e ricercatori in Europa.
Society riPENSAci è il progetto che nel 2022 porta la Notte Europea dei Ricercatori a Bologna, Cesena, Forlì e Predappio, Ravenna, Rimini e Ferrara.
Per saperne di più:
La Notte dei Ricercatori fa tappa nella Casa circondariale di Ferrara
Unife partecipa all’iniziativa nazionale che porta la ricerca universitaria negli istituti detentivi. Interviene la Professoressa Stefania Carnevale del Dipartimento di Giurisprudenza. In collegamento anche la casa circondariale di Ferrara
La Notte dei ricercatori porta i risultati delle ricerche universitarie anche negli istituti detentivi, perché nessuno deve essere escluso dalla divulgazione della ricerca. Lo fa tramite l’iniziativa nazionale “La ricerca universitaria in e sul carcere”, in programma giovedì 29 settembre come parte del cartellone di eventi “Aspettando la Notte”, che introducono la Notte europea dei ricercatori (30 settembre).
L’Università di Ferrara partecipa all’iniziativa con l’intervento dedicato alla ricerca giuridica e alla riforma dell’ordinamento penitenziario curato da Stefania Carnevale, Professoressa del Dipartimento di Giurisprudenza e Delegata rettorale alla gestione delle relazioni con l’Amministrazione penitenziaria e con la Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari (CNUPP) e alla gestione dei rapporti istituzionali con la Casa circondariale di Ferrara.
“Nel corso della giornata molte università italiane coinvolgeranno le persone detenute in numerosi istituti penitenziari per illustrare i risultati dell’indagine della Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori ai Poli Universitari Penitenziari (CNUPP). L’evento sarà anche l’occasione per divulgare i risultati di alcune ricerche condotte nelle diverse Università partecipanti e stimolare curiosità e interesse verso il mondo universitario e la ricerca scientifica nella popolazione detenuta” spiega Carnevale.
Nella prima parte della mattinata è previsto un inedito collegamento nazionale, realizzato grazie al supporto del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, che unirà idealmente gli Atenei aderenti al progetto e gli istituti detentivi di riferimento.
Nella seconda parte, la Professoressa Stefania Carnevale rappresenterà l’Università di Ferrara all’evento che si terrà presso la Casa circondariale di Bologna, tenendo una relazione su “Ricerca giuridica e riforma dell’ordinamento penitenziario”.
Entrambi i momenti saranno seguiti dalle persone detenute presso la Casa circondariale di Ferrara grazie a un collegamento dalla sala teatro del carcere.
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