Nota di Stefania Pucciarelli su violenza e questioni di genere nei teatri di conflitto

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Il Sottosegretario alla Difesa: “Massimo impegno per dire basta alla violenza nei confronti delle donne”

ROMA – “La violenza e le questioni di genere sono temi che scuotono l’opinione pubblica e sui quali il nostro Paese, l’Europa e le Organizzazioni Internazionali dovranno continuare a vigilare, ponendo la doverosa attenzione sul pieno rispetto dei diritti delle donne, in Afghanistan come in qualunque altra parte del mondo.” – ha sottolineato il Sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli, nel corso dell’odierna Tavola Rotonda dal titolo “Violenza e le questioni di genere nei teatri di conflitto”, organizzata presso il Circolo Ufficiali Marina Militare ‘Caio Duilio’ dalla Presidenza della Sezione di Roma dell’Associazione Donne Giuriste Italia.

Un evento voluto dall’avvocato Caterina Flick che ha visto la partecipazione di un parterre qualificato e trasversale composto anche da Ambasciatori presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ufficiali del Ministero della Difesa, giornalisti esperti in temi di impegno militare e geopolitica.

Tra le testimonianze sul campo molto toccante è stata quella portata dalla Signora Sakinah H., politica afghana, laureata in legge e attivista per i diritti delle donne, costretta lo scorso agosto a lasciare la sua terra insieme alla figlia in quanto oggetto di minacce da parte della leadership talebana tornata al potere.

“Anche gli abusi sessuali che funestano le già difficili aree di crisi ove sono in corso conflitti armati rendono ancora più drammatico lo scenario che vede soprattutto le categorie più fragili subire una ulteriore forma atroce di violenza.

Parliamo di atti di estrema crudeltà – ha proseguito Pucciarelli – che si manifestano in vessazioni e prevaricazioni di natura sessuale perpetrati verso donne, uomini, ragazze, ragazzi e persino minori.

Tra le molte forme di abominevole violenza che riguardano la sfera sessuale si registrano purtroppo stupri, schiavitù sessuale, prostituzione forzata, gravidanza forzata, aborto forzato, sterilizzazione forzata, matrimoni forzati, indicando eloquentemente come sia il genere femminile a subirne più pesantemente le conseguenze.

Proprio la violenza di genere nei territori di conflitto e di crisi – ha aggiunto il Sottosegretario – mina irrimediabilmente la ricostruzione e i processi di pace, compromettendo il futuro delle popolazioni coinvolte e riducendo, se non addirittura annullando, l’efficacia delle operazioni di stabilizzazione; quelle che le Nazioni Unite promuovono con il nome di peacekeeping.

Ecco, quindi, il ruolo ed il contributo indispensabile delle Forze Armate nel prevenire episodi di violenza sessuale.

Con questa consapevolezza la Difesa italiana è attivamente impegnata affinché tutti i nostri militari siano costantemente sensibilizzati ad integrare le prospettive di genere nel corso delle operazioni internazionali a cui prendono parte.”

Il Sottosegretario Pucciarelli ha concluso il suo intervento evidenziando come “nel mondo, vi siano ancor oggi aree in cui milioni di donne continuano a vivere in condizioni di dura sottomissione, infibulate, torturate, abusate, sfigurate; spesso vittime della atroce pratica dei rapimenti e degli stupri di guerra o poste, per legge, in condizioni di sudditanza rispetto agli uomini, costrette ad una vita di semi schiavitù.

A queste donne noi dobbiamo dedicare tutto il nostro impegno; innanzitutto sul piano socio-culturale, lottando con le nostre migliori energie e strumenti a disposizione, affinché non si verifichino mai più episodi di violenza nei loro confronti.”