Erede delle gloriose tradizioni dei Cavalieri dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni, il Corpo Militare ACISMOM diede subito straordinarie dimostrazioni di generosa dedizione al prossimo in difficoltà coi soccorsi che seguirono le devastazioni sulla città di Messina, le viciniore coste siciliane e quelle prospicienti sulla sponda calabra, duramente colpite dal grande terremoto e conseguente maremoto del 28 dicembre 1908. Un meritorio coinvolgimento che, nell’aprile dell’anno successivo, ricevette la gratitudine dell’Italia col riconoscimento dello status militare – l’assegnazione delle ‘Stellette’ a cinque punte ai suoi appartenenti – quale Corpo Speciale Ausiliario del nostro Esercito.” – ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatore Stefania Pucciarelli, in occasione della ricorrenza della Battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571, che quest’anno segna i 450 anni dallo storico evento.
“Quel passaggio rafforzò ulteriormente il solido legame con l’Esercito e con tutte le nostre Forze Armate, portando il Corpo Militare ACISMOM ad intervenire nella guerra di Libia e nei due conflitti mondiali, con un preziosissimo concorso nel garantire un complesso sistema di assistenza sanitaria ed umanitaria attraverso attività di soccorso e nosocomiali a bordo di navi-ospedale, speciali treni-ospedale, ospedali territoriali, posti di soccorso e ambulatori.
Dal secondo dopoguerra ad oggi – ha continuato il Sottosegretario – l’impiego del Corpo Militare ACISMOM continua a connotarsi con la peculiare ausiliarità all’Esercito Italiano, tradotta sia nella quotidiana fornitura di concorso sanitario gratuito a Reparti ed Enti della Forza Armata che ne avanzano richiesta – assistenza medica alle attività addestrative, accertamento sanitario specialistico e perfino temporaneo rimpiazzo degli Ufficiali medici in missione – sia nell’aver portato personale e mezzi del Corpo a partecipare alle missioni fuori area, quando disposto dal Ministero della Difesa.
A questa meritoria opera si affiancano gli altrettanto lodevoli interventi che il Corpo Militare ACISMOM presta in occasione di calamità e situazioni di crisi – in assoluta fedeltà ai fondamentali principi della Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum che anima l’intero SMOM e del proprio motto Fortitudo et Sanitas – come nel caso dell’impegno e dedizione mostrate dai suoi militari anche durante lo sforzo corale di contenimento e contrasto della pandemia unitamente alla gestione delle criticità medico-sanitarie e sociali ad essa correlate.” – ha concluso il Sottosegretario Pucciarelli.
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