Marco Torri, presidente Confguide della provincia di Rimini: “Il settore del turismo culturale è in grande sofferenza da oltre un anno e parlare di normalità già da questa estate è utopia. ”
RIMINI – “Si sono aperte le danze per richiedere il contributo a fondo perduto grazie all’ultimo Decreto Sostegni varato dal governo Draghi – dice il presidente di Confguide-Confcommercio della provincia di Rimini, Marco Torri – ultimo giro di giostra per ottenere un aiuto dal governo. Il settore del turismo culturale però è in grande sofferenza da oltre un anno e parlare di normalità già da questa estate è utopia, almeno nel settore delle visite guidate. Senza una campagna vaccinale veloce e capillare non si va da nessuna parte e anche il passaporto vaccinale ipotizzato dall’Unione Europea è lontano: serviranno almeno tre mesi prima di metterlo a punto per poterlo utilizzare. Così fosse, saremmo alla fine di giugno e nel nostro settore la programmazione viene fatta dai tre ai sei mesi in anticipo. Quindi anche questa sarà un’estate difficile. I Tour Operator d’oltre Oceano son stati chiari: o siete vaccinati o non verremo.
Aprile e le festività pasquali nelle nostre località han sempre coinciso con l’arrivo dei primi turisti stranieri, soprattutto tedeschi che ora stanno volando verso Grecia e isole spagnole, grazie a semplici regole: tampone alla partenza e tampone al rientro. I margini di rischio sono più bassi e il tracciamento è immediato. Aspettando che con l’allentamento delle misure restrittive riparta il turismo degli italiani in Italia, siamo certi che come l’anno scorso sarà proprio questo il segmento turistico preponderante per la nostra destinazione. Cosa si sta facendo allora per accogliere in sicurezza? Cosa proporremo questa estate alla voce “turismo culturale” se ancora i nostri musei sono a mezzo servizio, le mostre non allestite e i teatri chiusi al pubblico e senza prospettive? Purtroppo sarà una nuova estate di sofferenza per chi come noi accompagna il turista attraverso le bellezze del territorio. I flussi saranno minori, i gruppi saranno contingentati e i tour esperienziali outdoor, dalle passeggiate ai bike tour ove le guide turistiche sono un valore aggiunto, non possono sopperire da soli a tutte le mancanze.
Attenzione poi a non restare indietro rispetto ai competitor come Grecia, Spagna, Croazia e altri Paesi che perseguono da settimane la strategia della “bolla turistica” spingendo molto sulla comunicazione verso l’estero. L’Italia potrebbe restare a bocca asciutta di turisti anche per la semplice mancanza di queste azioni basilari. Le ricette per la ripartenza e la sopravvivenza del nostro settore, dunque, sono poche e vanno attuate tutte velocemente. Sul piano meramente economico serve un sostegno a fondo perduto garantito fino alla fine del 2021 o in alternativa la cancellazione (non solamente la sospensione) dei contributi, mentre sul piano di lotta alla pandemia continuiamo a chiede la vaccinazione per tutto il comparto turistico.
Per una Rimini, intesa come provincia, sempre più internazionale ed aperta al mondo e non solo all’Europa, Fellini non basterà. Oggi come dopo la guerra abbiamo bisogno di un nuovo piano Marshall per il turismo culturale”.
Foto: Torri Confguide