CESENA – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Amministrazione comunale sulla notizia di rinvio a giudizio di Castiglia:
“Abbiamo appreso dagli organi di informazione la notizia del rinvio a giudizio di Graziano Castiglia, a seguito della querela intentata dal Comune di Cesena nel luglio dello scorso anno.
Al momento l’Amministrazione comunale non ha ancora ricevuto comunicazioni formali circa lo stato di avanzamento del procedimento, ma quando ci arriverà la comunicazione ufficiale, la accoglieremo molto positivamente. Il radicarsi del procedimento penale, infatti, rappresenta la conferma che l’impianto dell’azione per stalking intentata nei confronti di Graziano Castiglia era solido e giustificato, sulla base di elementi certi e concreti.
Il fatto stesso che un magistrato come il dott. Filippo Santangelo – noto per la sua preparazione e capacità – abbia concluso le indagini (peraltro dopo un supplemento d’indagine, a riprova della meticolosità con cui questa è stata condotta) con la richiesta di rinvio a giudizio, è una ulteriore riprova della fondatezza della querela.
Non è questa la sede per ripercorrere la vicenda, protrattasi per oltre 10 anni. Ma ribadiamo il profondo disagio e il pesante intralcio alle loro attività che dipendenti e amministratori del Comune hanno vissuto in questi anni a causa del comportamento del signor Castiglia, autoinvestitosi del ruolo di censore. E proprio per fermare questa situazione, lo scorso anno decidemmo di intraprendere l’azione legale nei suoi confronti. A confortarci in questa decisione il fatto che nel corso degli anni tutte le istanze presentate da Castiglia sono state archiviate dai molti Pm incaricati dell’istruttoria, anche dopo gli opportuni approfondimenti di merito. E lo stesso esito hanno avuto gli esposti indirizzati di volta in volta alla Regione Emilia Romagna; alla Corte dei Conti; al Tar, all’Autorità nazionale anti corruzione (in particolare all’attenzione del Dott. Raffaele Cantone); al Corpo Forestale dello Stato; alla Presidenza della Repubblica;al Consiglio di Stato; alla Corte Costituzionale; alla Guardia di Finanza. Per essere più chiari, di queste 218 istanze (in tutto due faldoni per complessive 1400 pagine) nessuna ha trovato ascolto nelle sedi competenti.
Chiaramente ora l’iter giudiziario seguirà il suo corso. Da parte nostra, desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento all’avvocato GiorgioFabbri, che ha seguito il procedimento con grande professionalità e partecipazione civica, e manteniamo profonda fiducia nella giustizia e massimo rispetto per le decisioni che i giudici assumeranno, consapevoli però di aver intrapreso un’iniziativa ben fondata, scaturita dall’intento di tutelare l’immagine e il buon funzionamento del Comune di Cesena.”