FERRARA – Nota del vicesindaco Nicola Lodi in risposta alle dichiarazioni dell’ex vicesindaco Massimo Maisto e del consigliere del Movimento 5 Stelle Tommaso Mantovani apparse sulla stampa in merito al tema armamento Polizia Locale:
“Leggo con stupore delle dichiarazioni contrarie all’acquisto di 150 armi per il corpo di Polizia Locale apparse sulla stampa nei giorni scorsi, e anche oggi. Come noto, questo è stato un nostro tema in campagna elettorale e lo porteremo a compimento nel 2021. Mi fa specie che chi ora ci critica, quando era al governo della città aveva approvato (in data 9 aprile 2019) un regolamento per la sperimentazione dell’arma ad impulsi elettrici da parte del corpo di Polizia Locale. Un regolamento passato in Consiglio Comunale con 21 voti favorevoli, fra i quali quelli di tutto il Pd e quello dell’allora consigliere del Movimento 5 Stelle Claudio Fochi, nonostante oggi, l’attuale capogruppo Tommaso Mantovani dica che sia assurdo spendere soldi per le Glock. Tutto questo alle orecchie dei ferraresi suona quasi come una presa in giro, di chi oggi vuole passare per buonista, quando i fatti dimostrano che negli anni precedenti si sono avute opinioni differenti.
Rimango basito davanti a dichiarazioni incoerenti e pretestuose, perché i primi a riconoscere la necessità di armare il corpo erano proprio quelli che adesso ci criticano. Come giustamente fanno notare i sindacati autonomi Diccap e Sulpl, l’armamento del corpo di Polizia Locale di Ferrara è solo una conseguenza delle norme e dei decreti ministeriali emessi nel corso degli anni, che hanno radicalmente cambiato il lavoro di quelli che eravamo abituati a chiamare vigili urbani. Cito, ad esempio, il decreto del 15 agosto 2017 del ministro dell’Interno Marco Minniti, dove si prescrive che “nei limiti del territorio di appartenenza, anche la Polizia Locale debba svolgere nell’arco delle 24 ore i servizi di polizia stradale in via preminente, così da consentire alle Forze di Polizia di dedicarsi alle loro competenze principali”.
Penso anche all’accordo quadro sulle modalità di coinvolgimento delle Polizie municipali nell’espletamento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana firmato il 9 gennaio 2020 dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dal presidente Anci Antonio Decaro, che prevede che le Polizie municipali delle città capoluogo metropolitano, dei capoluoghi di regione e dei capoluoghi di provincia, siano chiamate a svolgere un ruolo preminente nell’espletamento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana, compresa la rilevazione degli incidenti stradali, nell’intero arco delle ventiquattro ore. Armare la Polizia Locale nel 2021 è semplicemente un modo per consentire agli agenti di affrontare al meglio il proprio lavoro di fronte alle nuove sfide poste dai tempi che corrono. Armare la Polizia Locale nel 2021 non è né propaganda, né assurdo: è solamente un atto doveroso.”