Chi non ha mai chiesto aiuti non si vergogni: penso in particolare a chi è finito in cassa integrazione, ai professionisti e agli imprenditori che hanno dovuto interrompere le attività e alle famiglie con bambini che si trovano in un momento difficile. La nostra priorità è dare risposte a quei ferraresi che fino a ieri erano parte della forza economica della città e ora hanno bisogno di un sostegno. Ogni chiamata verrà presa in carico e valutata dal nostro personale Asp in modo professionale e con la massima riservatezza”.
Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, annuncia la delibera di Giunta che oggi ha sancito le modalità di utilizzo delle risorse ministeriali ricevute per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare legate all’emergenza sanitaria in corso.
La quota assegnata a Ferrara sulla base l’ordinanza n. 658 del 29 marzo 2020 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile ammonta a 697.283 euro e dovrà essere utilizzata per soddisfare le necessità più urgenti dei nuclei familiari in difficoltà, che non sono già beneficiari di altri sostegni pubblici.
“I buoni saranno da 20 euro ciascuno, spendibili in tutti i negozi di prossimità e nei supermercati della città per acquisti alimentari o di altri generi di prima necessità, saranno nominali e verranno consegnati direttamente a casa a chi ne farà richiesta”, aggiunge il sindaco.
Le richieste dei buoni spesa dovranno essere effettuate esclusivamente in modalità telefonica a partire da venerdì 3 aprile 2020.
L’orario di ricevimento delle telefonate è il seguente: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle12 e il giovedì dalle 15 alle 17.
I residenti nel Comune di Ferrara hanno a disposizione i seguenti numeri di telefono di ASP:
1. numero 0532/799505
2. numero 0532/799515
3. numero 0532/799511
4. numero 0532/799504
5. numero 0532/799730
6. numero 0532/799590
Per poter presentare richiesta di assegnazione dei buoni spesa sono necessari alcuni requisiti, qui elencati in ordine di priorità: avere cittadinanza italiana; avere cittadinanza di uno Stato appartenente all’Unione Europea; essere in possesso della cittadinanza di uno Stato non appartenente all’Unione Europea con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, ai sensi della vigente normativa di settore; essere in possesso di una carta di soggiorno per familiare, comunitario o extra comunitario, di cittadino dell’Unione Europea.
“Il senso di questo contributo è dare una mano in un momento particolare a chi non usufruisce già di altri aiuti – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali, Cristina Coletti – pensiamo ai lavoratori che hanno perso il lavoro senza godere di ammortizzatori sociali, ai lavoratori precari o stagionali a quelli in cassa integrazione, o ai professionisti che si sono visti venire a mancare improvvisamente una importante parte del reddito”.
A cui si aggiungono “i nuclei familiari monogenitoriali con figli a carico e quelli con presenza di componenti afflitti da gravi patologie o disabilità – spiega ancora l’assessore – o comunque a tutti quelli che si trovano momentaneamente in particolari condizioni di disagio economico per sospensione dell’attività professionale o imprenditoriale per l’emergenza COVID-19. Per questi stileremo un elenco aperto di accesso al beneficio, dando priorità a destinatari che non hanno mai ricevuto un sostegno pubblico sino ad esaurimento delle risorse disponibili”.
I soggetti beneficiari individuati dal referente a seconda delle singole necessità riceveranno buoni spesa nominativi del valore nominale di 20 euro ciascuno (spendibili anche cumulativamente) fino ad un massimo di 15 buoni al mese per nucleo familiare, che dovranno essere spesi entro il 31/05/2020.
I buoni spesa saranno utilizzabili esclusivamente per l’acquisto di prodotti alimentari o di prima necessità negli esercizi commerciali che sottoscriveranno una specifica convenzione con il Comune. L’individuazione degli esercizi sarà effettuata sulla base delle semplici manifestazioni di interesse che giungeranno tramite mail o telefono, anche con il supporto delle Associazioni di categoria.
Per la consegna dei buoni spesa ai destinatari il Comune e l’Asp si avvarranno di enti del terzo settore o della Protezione civile, autorizzati agli spostamenti.
I punti vendita convenzionati con il Comune saranno tenuti a verificare l’identità di coloro che utilizzano il buono spesa nominativo, che dovranno quindi presentarsi muniti di un documento d’identità.
I buoni saranno spendibili esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari o di prima necessità, con divieto di acquisto di alcolici e superalcolici e saranno poi rimborsati, con bonifico, dal Comune agli esercizi commerciali convenzionati, per il loro valore nominale, a fronte della presentazione dei buoni stessi.
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