ROMA – «La riconferma a sottosegretario alla Salute di Pierpaolo Sileri deve rappresentare, lo speriamo vivamente, un segnale di continuità che abbia uno scopo ben preciso. Quella di Sileri, nel Governo Conte, era infatti l’unica figura di medico “prestato” alla politica. Speriamo che oggi, con il suo rinnovato incarico, egli possa dare ancora più impulso, con la sua esperienza e la sua lungimiranza, a comprendere non solo le strategie idonee da intraprendere in questa eterna battaglia contro il virus, ma soprattutto affinché finalmente un programma mirato che riconosca agli infermieri, soldati in prima linea di questa pandemia, quelle rivendicazioni contrattuali che da troppo tempo rappresentano oggetto di lotte e battaglie su tutti i fronti.
Con Sileri, personalmente, ci sono state diverse occasioni di confronto, e noi abbiamo sempre rappresentato le nostre posizioni senza mezzi termini. Non posso non riconoscere, come Presidente Nazionale del Nursing Up, il suo impegno nell’ascoltare e nel comprendere più volte le tappe del difficile momento che abbiamo attraversato negli ultimi mesi. Impegnati al fronte nella lotta contro la morte da una parte, mai domi nelle piazze di tutta Italia per raccontare concretamente ai cittadini il pressappochismo di una politica che ci ha sempre voltato le spalle».
Così Antonio De Palma, Presidente del Sindacato Nazionale Infermieri, nell’esprimere le sue congratulazioni per la riconferma di Sileri e nel comunicare pubblicamente i suoi migliori auguri al nuovo arrivato Andrea Costa, si augura finalmente che “l’epoca amara” delle parole non seguite dai fatti possa essere davvero solo un brutto ricordo.
«Anche a Sileri, più volte, non abbiamo mancato di ricordare, e lo facciamo ancora, che chi ci guarda negli occhi e ci assicura il il proprio sostegno deve poi adoperarsi affinchè quei propositi diventino realtà. Ora è il momento del fare. Siamo di fronte alla necessità della partenza immediata del piano vaccini, ma ci troviamo nel contempo anche di fronte al rischio che le nuove varianti possano rallentare l’efficacia della nostra battaglia. Sileri lo sa bene, da medico, quanto e cosa gli infermieri possono dare a supporto di questa delicata sfida vaccinale. Si faccia perciò promotore, presso il Ministro Speranza, di una azione che coinvolga finalmente gli infermieri dipendenti nel percorso delle somministrazioni. Non è possibile includere solo i medici di famiglia e pensare di poter risolvere il problema con un piano da 5 milioni di vaccini, come sta avvenendo di recente.
A Sileri e all’On. Costa chiediamo inoltre non solo il rilancio della nostra professione, in un percorso continuativo di sviluppo e valorizzazione che non conosca il pericoloso passo del gambero. Ma soprattutto auspichiamo che si mettano in atto strategie per tutelare sempre di più la nostra salute “sul campo”, non lasciandoci nudi alla mercé del nemico. Da Sileri, “medico” prima che politico, può davvero partire una spinta per un cambiamento importante nel mondo infermieristico».
Foto: Incontro De Palma Sileri
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