Regione

Nota del Sindacato Infermieri Italiani Nursing Up del 21 marzo 2021

De Palma: «Con la libera professione e l’allargamento del piano vaccini agli infermieri dipendenti sparisce il legame con le procedure delle agenzie interinali legate al bando Arcuri»

ROMA – «Con l’approvazione del Decreto Sostegni, da parte del Consiglio dei Ministri, e l’allargamento tanto atteso del piano vaccini agli infermieri dipendenti, grazie all’eliminazione del vincolo di esclusività, si aprono nuove concrete possibilità di crescita per la nostra categoria.

Nelle ore concitate della pubblicazione delle ultime versioni del testo, è emersa la criticità del comma 460, che faceva riferimento ancora alle agenzie interinali legate con il bando Arcuri. Per settimane abbiamo urlato ai quattro venti che si trattava di soldi buttati all’aria e le scarsissime risposte arrivate da parte degli infermieri alle proposte delle agenzie hanno confermato l’inutilità della proposta dell’ex Commissario. Ora siamo contenti che anche il Ministro della Salute si sia accorto, nei momenti finali della stesura del Decreto, del grave errore in cui saremmo incorsi includendo il comma 460 nel DL Sostegni».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

«Ci è stata data, in tal senso, ampia rassicurazione che, nonostante al momento circoli ancora in rete la versione del Decreto con all’interno questo riferimento, il comma 460 e quindi qualsiasi vincolo con la fallimentare gestione di Arcuri è stato eliminato.

Non abbiamo motivo di dubitare che il Ministro Speranza, ancora una volta, manterrà fede al suo impegno e attendiamo di vedere la versione ulteriormente aggiornata del Decreto.

Come sempre rimaniamo vigili su quanto accade nel mondo infermieristico, come è modus operandi del nostro sindacato, e ci faremo sentire, presso il Governo, affinchè la libera professione sia allargata a tutti gli operatori sanitari e non sia solo un provvedimento pro tempore legato al piano vaccini e all’emergenza del momento».

«Intendiamo tuttavia intervenire pubblicamente in merito a una questione oggetto del Decreto Sostegni sui cui abbiamo riscontrato notevoli criticità. I farmacisti potranno vaccinare dopo un semplice corso on line, agli infermieri “con tanto di laurea ed esperienza sul campo” viene chiesta la supervisione di un medico? Ci chiediamo se sulla questione, che consideriamo molto delicata, sia intervenuta o meno la FNOPI, ed invitiamo pubblicamente il Ministro ad una serena ma determinata riflessione su questa palese incongruenza».

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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