ROMA – «Non ci sorprende la rimozione dal ruolo di Commissario Straordinario all’Emergenza Covid di Domenico Arcuri e la cosa non ci fa certo gioire. Non potrebbe essere altrimenti, visto che ci lasciamo alle spalle, e lo diciamo con estrema amarezza, mesi di palesi ritardi. Stiamo parlando di mesi di “improvvida” gestione di un progetto, quale il piano vaccini che, allo stato in cui siamo oggi, non ci consente di commettere ulteriori passi falsi.
Ci dobbiamo rendere conto che in ballo c’è il futuro di 60 milioni di italiani che attendono di uscire da questo incubo. Dall’altra parte ci sono le forze, allo stremo, dei professionisti della sanità, che ci hanno rimesso e continuano a rimetterci la vita, che si ammalano ogni giorno.
I dati Inail parlano chiaro: gli infermieri erano e sono i più esposti al rischio. Ogni trimestre questa percentuale non conosce cali o cambiamenti: oltre l’80% del personale sanitario che si infetta è rappresentato da infermieri. Non possiamo ignorarlo. Come non possiamo dimenticare le scelte incomprensibili di Arcuri, i soldi andati in fumo con il bando delle agenzie interinali, con quei 25 milioni di euro che, utilizzati diversamente avrebbero potuto dare impulso a centinaia di migliaia di ore di prestazioni vaccinali in più da parte degli infermieri dipendenti.
Oltre 100mila colleghi in servizio presso asl ed ospedali italiani, di cui circa 30mila ambulatoriali, aspettano di poter dare il loro contributo alla causa. Da mesi giriamo intorno al problema, tra medici di base già oberati di lavoro che arriverebbero a soli 5 milioni di somministrazioni, bandi per volontari e ricerche disperate di professionisti disoccupati e pensionati. Non ci sono! Non nel numero sufficiente che auspicava Arcuri, che si è perso tra Primule dai costi astronomici e bandi “contorti” mai decollati, con quelle 3900 domande di infermieri ferme al palo da mesi.
Siamo stanchi! Gli infermieri sono logorati da una pandemia senza fine e gli italiani chiedono certezze per uscire da una palude nera e profonda. Per tornare alla vita di prima!
Non possiamo che prendere atto della decisione, peraltro inevitabile, da parte del Premier Draghi, di rimuovere Arcuri dal suo incarico, e guardiamo con fiducia, verso il nuovo Commissario, il Generale Francesco Paolo Figliuolo. Certo lo attende un compito arduo, ma abbiamo di fronte un uomo che possiede esperienza e carisma per contribuire, con un piano strategico mirato, alla svolta tanto attesa. Al Generale vogliamo ricordare che può contare su noi infermieri. Metta a frutto la nostra professionalità, l’esperienza, le nostre doti umane ed il nostro coraggio. Ci chieda di lottare al suo fianco e noi certo non gli volteremo le spalle, come non volteremo mai le spalle agli italiani», conclude De Palma.
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