BOLOGNA – Enrico Baraldi, regista e drammaturgo bolognese, già conosciuto come fondatore e componente della compagnia Kepler-452, presenta al Teatro Arena del Sole di Bologna, dal 19 al 24 marzo, il suo spettacolo NON TRE SORELLE / НЕ ТРИ СЕСТРИ Liberamente non ispirato a un’opera di A. Cechov, progetto vincitore del Premio della Critica 2022, con un cast composto da due interpreti italiane e tre ucraine, che si è aggiudicato la Menzione d’Onore del Premio Eleonora Duse 2023 come attrici emergenti.
Il lavoro, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato dove ha debuttato nel 2022, ha visto i suoi albori nel 2019 quando Baraldi aveva avuto l’idea di portare in scena un classico teatrale, come Tre sorelle di Anton Čechov, chiedendosi cosa volesse dire rappresentare un testo scritto più di 100 anni fa. Il progetto, che è stato interrotto per due anni a causa della pandemia da Covid-19 e che nel corso del tempo aveva perso alcuni partecipanti, è rinato con un nuovo cast.
Proprio nei giorni in cui la produzione sta cercando nuove attrici, i carri armati russi entrano in Ucraina. Improvvisamente nulla sembra avere più un senso: «cosa è possibile fare, come europei, come cittadini e infine come artisti, a fronte delle immagini di una guerra che sembra coinvolgerci più di altre? Qual è il ruolo della cultura in tutto questo? Che senso ha fare teatro, mettere in scena uno spettacolo, in questo momento storico? Cosa c’entra Cechov, ora?», si chiede il regista.
Qualche giorno dopo Baraldi legge la notizia che Matteo, un regista italiano che lavora a Kiev, organizza una sorta di “corridoio” per far arrivare attrici e attori, studenti della scuola di Kiev in fuga dalla guerra e per fornire loro la possibilità di continuare a studiare.
È così che, grazie al progetto di accoglienza Stage4Ukraine, Anfisa Lazebna, Yuliia Mykhalchuk, Nataliia Mykhalchuk prendono parte allo spettacolo e il capolavoro di Čechov diventa il punto di partenza per una riflessione più ampia.
«Abbiamo domandato loro – scrive il regista Enrico Baraldi – cosa ne pensassero di Masa, Irina e Olga, le tre protagoniste del testo. Abbiamo così scoperto che “A Mosca! A Mosca! A Mosca!”, una delle più celebri battute del teatro mondiale, acquisisce oggi un significato inaspettato, controverso, problematico e per certi versi pericoloso. Abbiamo scoperto che, oggi, mettere in scena un testo di Cechov, non è più una scelta neutrale, che lo si voglia o no. Abbiamo quindi deciso di non mettere più in scena Tre Sorelle, e nemmeno un adattamento, ma di interrogarci su che cosa significhi oggi portare in scena un testo simbolo della letteratura russa. Che cosa è, per noi (e per loro) Mosca oggi? Questo si domandava Cechov nel 1901, inaugurando il secolo con una delle opere più rappresentate del suo teatro, le Tre Sorelle. Come sarà la vita dopo di noi? (Versinin, atto II). E tutto questo soffrire, che senso ha?».
Insieme alla compagnia italiana le tre attrici ucraine hanno preso parola in questo progetto per provare a raccontare un incontro avvenuto per una circostanza extra-ordinaria, un incontro tra due popoli, uno in fuga dalla guerra, e l’altro che osserva.
Enrico Baraldi nasce a Bologna nel 1993, dopo gli studi presso l’Accademia di Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, inizia nel 2014 la sua carriera di regista e autore teatrale con la compagnia Kepler-452. Si occupa principalmente di teatro documentario, curando la creazione di dispositivi per la messa in scena della realtà. La sua ricerca teatrale è incentrata sulla frequentazione e sul racconto di luoghi e comunità in cui si esprimono le maggiori criticità e contraddizioni del presente. Con i suoi lavori, prodotti tra gli altri da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e Teatro Metastasio di Prato, ha ricevuto diversi premi, tra cui il Premio Speciale Ubu assegnato alla compagnia Kepler-452 per l’attività di ricerca sul campo alla ex-GKN per lo spettacolo Il Capitale. Un libro che non abbiamo ancora letto, il premio ANCT per Non Tre sorelle e il premio Rete Critica per Il giardino dei ciliegi. Trent’anni di felicità in comodato d’uso di Kepler-452. Nel 2022 inizia le riprese del suo primo documentario intitolato Dear Audience, che segue la storia di due attrici ucraine tra l’Europa e i teatri ormai riaperti nel loro paese colpito dalla guerra. Il documentario sarà presentato nell’autunno 2024.
NON TRE SORELLE / НЕ ТРИ СЕСТРИ
Liberamente non ispirato a un’opera di A. Čechov
con Susanna Acchiardi, Alice Conti, Anfisa Lazebna, Yuliia Mykhalchuk, Nataliia Mykhalchuk
regia Enrico Baraldi
drammaturgia Francesco Alberici, Enrico Baraldi
dramaturg Ermelinda Nasuto
luci Massimo Galardini
assistente alla regia Uliana Samoliuk
coordinamento tecnico dell’allestimento Marco Serafino Cecchi
assistente all’allestimento Giulia Giardi
elettricista e fonico Alberto Martino/Daniele Santi
cura della produzione Francesca Bettalli e Mauro Morucci
ufficio stampa Cristina Roncucci
foto Luca Del Pia
video documentazione Alberto Camanni
grafica ed editing Francesco Marini
produzione Teatro Metastasio di Prato
con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato
un particolare ringraziamento al progetto Stage4Ukraine e a Matteo Spiazzi
progetto Davanti al pubblico 2020
Teatro Metastasio di Prato
con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus / Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt)
Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna
Prezzi dei biglietti dello spettacolo Il Capitale: da 7 € a 15 € esclusa prevendita
Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00
Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com
Teatro Arena del Sole – Bologna
Via dell’Indipendenza 44
dal 19 al 24 marzo
sala Thierry Salmon
martedì ore 19.00 | mercoledì ore 21.30 | giovedì e venerdì ore 19.00 ǀ sabato ore 21.30
domenica ore 18.00
NON TRE SORELLE / НЕ ТРИ СЕСТРИ
Liberamente non ispirato a un’opera di A. Cechov
con Susanna Acchiardi, Alice Conti, Anfisa Lazebna, Yuliia Mykhalchuk, Nataliia Mykhalchuk
regia Enrico Baraldi
drammaturgia Francesco Alberici, Enrico Baraldi
produzione Teatro Metastasio di Prato
con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato
durata 70 minuti
spettacolo in italiano, inglese, ucraino e russo, con sopratitoli in italiano e ucraino