“Non solo adulti ma anche ragazzi e bambini soffrono di insonnia. Sostegno psicologico fondamentale”

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La dottoressa riminese Katuscia Giordano, psicologa esperta in comunicazione e gestione delle crisi, salirà in cattedra all’Università di Parma insieme ai colleghi dell’associazione AltraPsicologia Emilia Romagna, per approfondire il tema dei disturbi del sonno in sinergia con il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’ateneo

PARMA – “Oltre il 40% degli italiani soffre di insonnia. E di conseguenza a registrare problemi può essere l’intero nucleo familiare”. La psicologa Katuscia Giordano, in qualità di coordinatrice regionale dell’associazione AltraPsicologia presenterà il seminario ‘Approcci integrati per i disturbi del sonno: la sinergia tra neurologo e psicologo nel trattamento dell’insonnia’, in programma mercoledì 30 ottobre alle 16.30 nell’Aula D del Polo didattico di via Del Prato dell’Università di Parma.

L’evento organizzato dal Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma in collaborazione con l’associazione AltraPsicologia Emilia-Romagna, sarà un’occasione per approfondire il ruolo del sonno nella salute, mostrare le linee guida internazionali ed evidance based sui trattamenti dei disturbi del sonno, analizzare gli aspetti psicologici e neurologici, con focus sul lavoro in équipe e sulle strategie di intervento integrate per migliorare la qualità del sonno.

Dopo i saluti di Katuscia Giordano, coordinatrice di AltraPsicologia Emilia-Romagna, interverranno il docente Christian Franceschini (Università di Parma, Centro di Medicina del Sonno) e il neurologo Francesco Rausa (Azienda Ospedaliero – Universitaria di Parma, Centro di Medicina del Sonno).

Saranno al centro dell’incontro i disturbi del sonno, con un focus sull’insonnia e sull’importanza di un approccio multidisciplinare. L’insonnia è uno dei disturbi del sonno più comuni, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, influenzando negativamente la qualità della vita e la salute generale. La difficoltà nel dormire non è soltanto un problema isolato, ma può avere conseguenze a lungo termine sulla salute fisica e mentale, tra cui l’aumento del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, diabete e depressione.  In questo contesto, risulta fondamentale adottare un approccio multidisciplinare per il trattamento efficace dell’insonnia, integrando competenze mediche, psicologiche e comportamentali.

I NUMERI SUL TERRITORIO NAZIONALE

Se si considera il disturbo da insonnia cronica, ne è colpito il 10-13% della popolazione nazionale. Per quanto riguarda invece l’insonnia acuta, della durata fino a circa tre mesi, si possono raggiungere fino al 40-45% di casi nella popolazione.

Fonte Accademia italiana di Medicina del sonno