Da mercoledì 9 a sabato 12 novembre tra Planetario, Teatro Storchi, Galleria civica e San Bartolomeo artisti dal mondo in città tra suono, multimedia e arti visive
MODENA – Il festival “Node”, dedicato alle arti elettroniche e digitali, ritorna a Modena da mercoledì 9 novembre a sabato 12, e riparte per la sua ottava edizione ospitando artisti provenienti da tutto il mondo che esplorano le diverse stratificazioni del suono nei punti di intersezione con le discipline multimediali e le arti visive.
L’edizione 2016 (produzione Lemniscata in collaborazione con fuse*, grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena e Galleria civica di Modena) è stata presentata ai giornalisti giovedì 20 ottobre alla Palazzina dei Giardini Ducali insieme alla mostra personale dell’artista svizzero Zimoun, l’inaugurazione della quale il 22 ottobre alle 18 rappresenta di fatto il primo appuntamento del festival. La mostra alla Palazzina, visitabile gratuitamente fino al 5 marzo 2017, è curata da Filippo Aldovini, direttore artistico di “Node”, e organizzata e prodotta da Galleria civica di Modena e Fondazione Cassa di risparmio di Modena (per informazioni www.galleriacivicadimodenta.it).
Per l’opening di “Node” del 9 novembre arriva nella chiesa di San Bartolomeo, in via dei Servi nel centro storico di Modena, il pianista ucraino Lubomyr Melnyk, innovatore nel panorama della musica classica contemporanea, a presentare il suo ultimo album “Illirion”, pubblicato da Sony Classical.
Il 10 novembre “Node” si sposta al Planetario civico “Martino” di Modena con tre grandi nomi della scena elettroacustica e sperimentale italiana accompagnati dai live visual di Paradoxes, realtà ravennate specializzata in live performances per planetari. Protagonisti della serata sono Giuseppe Ielasi, che presenterà materiale inedito del suo progetto solista “Inventing Masks”, e il duo formato da Giovanni Lami ed Enrico Malatesta con un progetto site-specific pensato per la struttura architettonica del planetario e ispirato alle atmosfere del racconto di Philip K. Dick, “We can remember it for you wholesale”.
L’11 novembre alla Galleria civica di Modena, nella sede di Palazzo Santa Margherita, serata a ingresso gratuito caratterizzata da quattro performance curate da sei artisti diversi: l’americano Huerco S. che presenterà dal vivo in anteprima nazionale il suo ultimo album “For Those Of You Who Have Never (And Also Those Who Have)”, che propone la sua concezione unica di techno destrutturata; il progetto collaborativo di Rashad Becker , guru dell’elettroacustica contemporanea, ed Eli Keszler , sound artist poliedrico e virtuoso batterista proveniente dalla scena free jazz di New York; Fis (acronimo per Forever in Search), del produttore neozelandese Oliver Peryman, noto per l’approccio musicale tra texture organiche e imponenti ondate soniche. Fis presenta in esclusiva per “Node” il suo ultimo “From Patterns to Details” in un’inedita performance audio-video in collaborazione con il videoartista Jovan Vucinic; infine, la sound artist italiana Gea Brown, in un set che combina differenti filoni musicali del passato e del presente in un originale approccio al “djing”.
Il festival chiude il 12 novembre al Teatro Storchi con due spettacoli audiovisivi di forte impatto. Fulcro dell’evento la prima nazionale di “Lumière II” di Robert Henke, guru dell’elettronica e specialista nell’utilizzo a fini artistici delle tecnologie laser. Il nuovo progetto dell’artista tedesco – che ha debuttato nel febbraio 2015 al Centre Pompidou di Parigi – spinge all’estremo le possibilità del medium creando immagini che coprono l’intero spettro visivo attraverso forme e fenomeni cinetici eleganti ed elaborati. Con “Lumière II”, Henke produrrà una connessione costante fra laser e suoni nel punto di unione tra concerto e visual art. L’apertura della serata sarà affidata, invece, al musicista inglese di origini cingalesi Paul Jebanasam, che crea atmosfere evocative e cinematografiche, accompagnato dai live visuals di Tarik Barri, artista visivo con all’attivo collaborazioni come quella con Thom Yorke per il quale ha curato l’accompagnamento visivo nel tour Atoms for Peace.
Il programma di “Node” propone performance gratuite e altre con biglietto d’ingresso, con la possibilità anche di abbonamenti.
Info on line (www.nodefestival.com o sui social www.facebook.com/nodefestival
e www.instagram.com/nodefestival).
Mediapartner di “Node” 2016 sono Digicult, Noisey, Soundwall, The New Noise, ZERO. Booking partner: Basemental. Partner per la comunicazione è Intersezione.