MODENA – Gli attori, autori e registi Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi insieme sul palco per interrogarsi con amara ironia sulla politica italiana di oggi attraverso «l’unica cosa che sanno fare»: teatro.
Uno Spettacolo Italiano, una produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Agidi, Sardegna Teatro, debutta in prima assoluta al Teatro delle Passioni di Modena dal 7 al 10 novembre (giovedì e sabato ore 19.00, venerdì 21.00 e domenica 18.00), per poi arrivare dal 18 al 30 marzo 2025 al Teatro Arena del Sole di Bologna.
I due artisti si trovano a vivere in un’Italia cambiata, in cui i loro «spettacolini di sinistra» non hanno più spazio. Per sopravvivere in un mondo in cui «hanno vinto loro» e non sapendo fare altro nella vita se non teatro, l’unica soluzione che vedono è quella di diventare artisti di destra.
A provarci sono Niccolò Fettarappa, attore e autore romano di diverse e apprezzate creazioni, tra cui Apocalisse Tascabile, che ha ricevuto il Premio In-Box 2021, Direction Under30 2020, Premio critica Nolo Fringe Festival, Premio Italia dei visionari; e Nicola Borghesi, co-fondatore di Kepler-452, compagnia dal 2018 prodotta da ERT (Il Giardino dei ciliegi. Cinquant’anni di felicità in comodato d’uso, F. Perdere le cose, Gli altri. Indagini sui nuovi mostri) e premiata agli Ubu 2023 per il progetto Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto.
«Spazi, case, televisioni e piazze – affermano gli autori – hanno i loro colori. E noi, sempre più sbiaditi. / Se non puoi batterli, e non possiamo, unisciti a loro. Loro sono la maggioranza. E forse un motivo c’è. / Nel mondo della cultura c’è bisogno di una nuova classe dirigente. E noi siamo pronti. Dove c’è discordia, porteremo armonia. Dove c’è errore, porteremo verità. Dove c’è dubbio, porteremo fede. Dove c’è angoscia, porteremo speranza. Questo è uno spettacolo di destra.
Siamo Nicola e Niccolò e siamo pronti a rinnegare tutto, siamo pronti a salire sul carro dei vincitori.
E non faremo prigionieri».
I due artisti si informano, studiano, immaginano e fantasticano su che cosa significhi “destra”, su quali siano i suoi confini. Niccolò Fettarappa prende spunto da uno dei primi provvedimenti presi dal governo, la così detta “norma anti-rave” e si chiede perché vietare proprio questo tipo di raduni. Nel cercare di capire il disegno nascosto dietro questa legge, Fettarappa si accorge di iniziare a pensare come un politico di destra. «Per scrivere questo spettacolo – si legge nelle note di regia – ho cominciato a ragionare come un ministro dell’interno. Mi sono ricordato di un passo di Massa e Potere, in cui Canetti parla della massa festiva, come una specifica tipologia di massa, in cui chi si riunisce, balla, rovescia i divieti e supera l’individualismo, alla ricerca di una moltiplicazione della vita e del collettivo. Ecco, da quello che so nei rave è palpitante questa esperienza di massa festiva. E forse proprio per questo, sono stati vietati. Oggi abbiamo bisogno di patrioti, non di fricchettoni.
E così la destra da due anni sta imponendo la sua festa, una festa che va avanti in televisione, in piazza, nelle scuole, con le pistole e i manganelli, un rave di destra, un trip terribile da cui non riesco più a riprendermi. Questo spettacolo è nato da questi due anni di protratta allucinazione».
Nicola Borghesi invece riflette sul fatto che la svolta a destra che sta avendo non solo il nostro Paese ma il mondo intero, da una parte lo ossessiona e dall’altra lo turba. Allora insieme a Niccolò Fettarappa decide di provare a entrare in quest’ottica di destra e nel patriottismo, che forse possono dire molto non solo sulla realtà che stiamo vivendo ma anche su noi stessi. «Come possiamo entrare in un’ottica così lontana da noi, così spaventosa? – si chiede Borghesi – Con l’unico strumento che sappiamo un minimo maneggiare: il teatro. Provando, dopo anni trascorsi a fare spettacoli di sinistra, a fare uno spettacolo di destra. Non è un’impresa facile, perché non è facilissimo capire cosa sia la sinistra, ma ancora più difficile è afferrare davvero cosa sia questa nuova destra. Allora abbiamo proceduto per tentativi, sempre fondati sul desiderio e sulla volontà di divertirci in questo gioco di camuffamento. E abbiamo scritto delle scene di destra, senza rinunciare a prendere in giro questo nostro tentativo goffo e noi stessi che mettevamo in campo questo tentativo. Poi ci siamo accorti che tutto questo divertimento ci dava una certa nausea, un certo dolore. Allora abbiamo provato a capire da dove venissero questa nausea e questo dolore. E ci è capitato di pensare che la destra è dentro di noi, in un posto profondo nel quale non andiamo mai a guardare. Ci siamo detti che forse valeva la pena di scavare più a fondo in questo posto profondo e ci siamo accorti che una ricerca che era cominciata con una risata finiva in un’angoscia profonda, in un qualcosa di perturbante perché alieno e familiare al contempo. Così abbiamo pensato che questo movimento – quello che va dall’ironia consunta di chi è sempre al di fuori e al di sopra delle cose al contatto con una parte irrisolta e problematica della nostra identità – dovesse essere anche quello da imprimere a Uno Spettacolo Italiano.».
Niccolò Fettarappa, si laurea in filosofia con una tesi su Theodor W. Adorno. Scrive e porta in scena lo spettacolo Apocalisse Tascabile (Premio In-Box 2021, Premio Direction Under30 2020, Premio critica Nolo Fringe Festival, Premio Italia dei visionari). Nel 2022, va in scena con Solo Quando Lavoro sono Felice (Menzione Speciale al festival Forever Young, vincitore bando Ferrara OFF) prodotto e distribuito dalla Corte Ospitale. Sempre nel 2022, ha collaborato con Rai Radio3 per la messa in onda del suo testo Nel mio bagno di sangue. Nel 2023, debutta con La Sparanoia – Atto unico senza feriti gravi purtroppo, prodotto da Sardegna Teatro e Agidi. È finalista al Premio Rete Critica 2022 e al Premio Riccione 2023.
Durante il suo percorso artistico, studia con Daniele Timpano, Elvira Frosini, Daria Deflorian e Lucia Calamaro. È proprio Lucia Calamaro a selezionarlo per la prima edizione di “Scritture, scuola di drammaturgia a più tappe”, il progetto in una rete di sei istituzioni teatrali di cui è capofila Riccione Teatro. I suoi testi sono pubblicati dalla casa editrice Ronzani che ha appena edito La sparanoia. Scritti al tritolo.
Nel 2025 ci sarà la mise en espace de Il Perdente – commedia con disprezzo che il Teatro Stabile di Bolzano, nell’ambito della Rassegna Wordbox, gli ha commissionato.
Nicola Borghesi, classe 1986, è un autore, regista, docente e attore di Bologna. Diplomato alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, frequenta poi l’École des maîtres guidata da Tiago Rodrigues.
Nel 2014 fonda Kepler-452, con cui realizza reportage teatrali, spettacoli partecipati, format audioguidati.
La sua indagine si focalizza soprattutto sull’invenzione di dispositivi artistici di messa in scena della realtà. Il suo metodo di ricerca, fondato sull’ascolto delle biografie, lo porta a passare lunghi periodi in luoghi insoliti per raccontarli: centri di sgomberati, fabbriche occupate, campi rom, carceri, scuole superiori, comunità di sikh.
Dal 2018 la compagnia Kepler-452 è prodotta da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, per cui scrive e co-dirige Il Giardino dei ciliegi. Cinquant’anni di felicità in comodato d’uso, F. Perdere le cose, Gli altri. Indagini sui nuovi mostri e Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto, andato in scena in importanti festival internazionali come il Kunstenfestival di Bruxelles, il FIND Festival del teatro Schaubühne di Berlino e vincitore del Premio Speciale Ubu 2023.
I suoi spettacoli sono stati co-prodotti da istituzioni ungheresi, spagnole, argentine. Cura regia e drammaturgia di allestimenti incentrati sulle biografie di persone note, come nel caso Lodo Guenzi, Paolo Nori e Chiara Francini, con cui ha scritto Una ragazza come io, da cui è tratto il monologo di Sanremo 2023. Appassionato tenitore di banco, ha scritto e pronunciato i discorsi più vari nei contesti più disparati.
Per ERT / Teatro Nazionale la compagnia Kepler-452 sta lavorando al nuovo spettacolo A place of safety, Viaggio a bordo della Sea-Watch 5 il cui debutto è previsto il 27 febbraio 2025 al Teatro Arena del Sole di Bologna.
Uno Spettacolo Italiano
un progetto di Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
drammaturgia e regia Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
con Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
luci Tiziano Ruggia
consulenza spazio scenico Andrea Bovaia
contributo intellettuale di Christian Raimo
assistente alla regia Roberta Gabriele
capo elettricista Sergio Taddei
scene costruite nel Laboratorio di Scenotecnica di ERT
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Agidi, Sardegna Teatro
foto di scena Michele Lapini
Tournée
debutto 7 – 10 novembre 2024, Teatro delle Passioni, Modena
18 – 30 marzo 2025, Teatro Arena del Sole, Bologna
Biglietteria
Tel. 059 2136021 | biglietteria@emiliaromagnateatro.com
Aperta dal martedì al sabato ore 10.00 – 14.00; martedì e sabato anche ore 16.30-19.00
Vendita online: modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.com
Prezzi: da 7€ a 15 €
Teatro delle Passioni
Via Antonio Peretti, 9 – Modena
dal 7 al 10 novembre 2024
giovedì e sabato ore 19.00 | venerdì ore 21.00 | domenica ore 18.00
Uno Spettacolo Italiano
un progetto di Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
drammaturgia e regia Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
con Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Agidi, Sardegna Teatro
durata 1 ora e 15 minuti
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