Nell’ex chiesa di San Nicolò al lavoro per ricucire le lesioni del sisma

177

Partiti gli interventi finanziati dalla Regione

FERRARA – Sarà l’ex chiesa di San Nicolò la protagonista, nei prossimi mesi, del nuovo capitolo di restauri post sisma al patrimonio monumentale di Ferrara. I numerosi danni provocati dal terremoto del 2012 saranno, infatti, oggetto di consistenti interventi di riparazione finanziati con fondi regionali per la ricostruzione, per una spesa complessiva di 733mila euro (importo dei lavori 469mila euro più iva).

I lavori sono stati ufficialmente consegnati oggi, 7 ottobre 2020, all’impresa ‘Leonardo srl’, dal Comune di Ferrara proprietario dell’edificio, che è frutto di una riedificazione risalente al 1475, nel sito di una precedente chiesa, e che comprende un’importante area absidale opera di Biagio Rossetti.

“I lavori al via da oggi – ha sottolineato durante il sopralluogo di stamani l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ferrara Andrea Maggi permetteranno di riparare una chiesa un po’ dimenticata dai ferraresi, ma con una storia molto bella e articolata. Di origini molto antiche, questo edificio ha avuto nei secoli tante destinazioni diverse e una volta ristrutturato, intendiamo consolidare la presenza delle attività che da tempo vi sono ospitate ed eventualmente pensare a nuove destinazioni per gli spazi al primo piano che verranno riqualificati. Anche la zona attorno alla chiesa ha sicuramente bisogno di essere riqualificata e per questo intendiamo intervenire nei prossimi mesi”.  

Gli interventi di recupero, della durata prevista di dieci mesi, consentiranno, non solo di riparare i danni dovuti al sisma, ma anche di ridurre le vulnerabilità dell’edificio aggravate proprio dal terremoto, con l’esecuzione di interventi di miglioramento strutturale e con l’obiettivo, inoltre, di permettere l’accesso all’intero fabbricato in condizioni di sicurezza. In particolare, si procederà, fra l’altro, al ripristino del coperto, con la posa anche di una guaina impermeabilizzante, alla ricucitura delle lesioni nelle murature portanti, alla ricostruzione di una scala in legno per l’accesso al primo piano e al consolidamento dei decori interni.

“All’interno dell’edificio – ha spiegato infatti la dirigente del Servizio comunale Beni Monumentali Natascia Frasson ci sono decorazioni del ‘400 simili a quelle di Casa Romei e anche il catino absidale, che ora appare tinteggiato di bianco, sappiamo, grazie a una serie di saggi, che contiene un apparato decorativo probabilmente integro. E, grazie alle migliorie offerte dalla ditta esecutrice dei lavori, potremo avere anche il discialbo completo dell’abside”.  

Al sopralluogo di oggi erano presenti anche Paolo Rebecchi del Servizio comunale Beni Monumentali, il responsabile del progetto architettonico Riccardo Orlandi, il responsabile del progetto strutturale Massimo Giovannini e il rappresentante della ditta Leonardo srl Francesco Geminiani.

LA SCHEDA a cura del Servizio Beni monumentali del Comune di Ferrara

Lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma all’ex chiesa di San Nicolò a Ferrara

Obiettivi dell’intervento:

Nell’ambito del programma di recupero delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, l’Amministrazione Comunale di Ferrara – in coordinamento con la Regione Emilia Romagna – ha individuato, tra gli interventi, la riparazione ed il miglioramento strutturale della ex Chiesa di San Nicolò.

A seguito del sisma del maggio del 2012 l’ex chiesa ha riportato diversi danni sia all’esterno che all’interno. Si è rilevato un esteso quadro fessurativo sulle strutture murarie verticali che evidenzia l’attivazione di cinematismi di ribaltamento delle facciate principali e un diffuso danneggiamento dell’abside dovuto alla spinta non adeguatamente compensata della semi cupola in muratura presente in tale ambiente. Si è inoltre rilevato un significativo stato di degrado della scala lignea di accesso al piano primo in prossimità del transetto e del tavolato di calpestio del solaio di piano primo nel transetto e nel coro. Il danneggiamento è tale da non permettere l’accesso a tali ambienti in sicurezza. Infine si è rilevato un importante stato di degrado di alcuni elementi principali e secondari dell’orditura lignea di copertura. Il danneggiamento è dovuto alle copiose infiltrazioni d’acqua causate dallo scivolamento delle tegole aggravato durante la sequenza sismica del maggio del 2012.

Note storiche:

La costruzione risulta esistente al 1278 e già a circa metà del ‘400 appare in stato di preoccupante degrado tanto da determinare l’abbandono del complesso dei monaci benedettini che la occupavano. Nel 1475 la chiesa viene riedificata dalle fondamenta e quindi affidata ai frati Agostiniani fino al 1668, quando con editto dell’allora Papa Clemente IX la comunità viene sciolta; ai frati agostiniani si deve la decisione di ampliare la chiesa, affidandone l’incarico a Biagio Rossetti e partendo dalla parte absidale.

Nel 1671 la chiesa e il convento annesso vengono affidati ai Padri Somaschi, i quali nel tempo, oltre ad opere di riparazione, realizzano anche una nuova sacrestia, accanto al campanile.

A seguito di lavori condotti negli anni successivi, la chiesa fu dapprima adibita a prigione e quindi ceduta alla municipalità locale che la destinerà a caserma; nel 1832 verrà demolita la sagrestia mentre la chiesa verrà adibita anche stalla e dopo la demolizione del campanile (1852 circa) il complesso diventerà deposito di cavalli; in questa data venne realizzato il solaio che divide orizzontalmente la chiesa. il deposito cavalli verrà ampliato fino a saturare quasi completamente lo spazio attualmente occupato dalla piazzetta e usato intensamente fino al 1910 quando tutto l’apparato verrà trasferito all’ippodromo comunale a sud della città.

Dal 1933 comincia il frazionamento e la vendita a pezzi del complesso fino a determinare l’attuale situazione che vede il Comune di Ferrara proprietario della sola chiesa e di una piccola porzione del primo chiostro accanto al lato ovest del baraccio nord del transetto.

Da osservare ancora come su proposta e progetto dell’ing. capo G. Savonuzzi alla metà degli anni ’30 si provveda alla demolizione dei più recenti corpi di fabbrica del deposito cavalli, ricreando lo spazia aperto della piazzetta San Nicolò. In conseguenza di queste ultime trasformazioni, la chiesa verrà quindi adibita ad autorimessa e magazzino comunale fino alla metà degli anni ’70; successivamente i locali verranno affidati ad associazioni sportive e culturali, usi ancora presenti.

Descrizione dell’intervento:

La finalità principale degli interventi progettati è quindi quella di riparare il danno subìto dalla struttura durante la sequenza sismica del maggio del 2012 e ridurre le vulnerabilità evidenziate ed aggravate dal danneggiamento precedentemente descritto. Ci si prefigge inoltre l’obiettivo di permettere l’accesso all’intero fabbricato in condizioni di sicurezza.

Gli interventi previsti sul fabbricato si possono così riassumere:
– Ripasso coperto e posa di guaina impermeabilizzante;
– Ripasso tavellonato solaio di copertura;
– Ripasso orditura minuta solaio di copertura;
– Ricostruzione dei nodi delle capriate ammalorati con la tecnica legno-legno e sostituzione degli elementi lignei secondari compromessi;
– Ricucitura lesioni nelle murature portanti mediante inserimento di barra in acciaio inox nei giunti di malta a cavallo della lesione (ove non sia rilevata la presenza di affreschi o decori pittorici);
– Iniezione di miscele leganti nelle lesioni in cui non è possibile eseguire la cucitura armata (ove sia rilevata la presenza di affreschi o decori pittorici);
– Formazione di cordolatura metallica e sistema di controventatura del solaio di copertura al fine di trattenere le facciate del fabbricato, ridurre la propensione all’attivazione di cinematismi locali;
– Ripristino della compagine muraria ove si riscontrino zone di ammaloramento diffuso, e messa in sicurezza di architravi a piattabanda lesionati;
– Spostamento di una apertura esistente nella parete interna di divisione tra sala 1 e sala 2 della navata al piano primo: l’intervento prevede la tamponatura di una porta presente in prossimità del martello murario e la riapertura della porta preesistente ad oggi semplicemente tamponata con mattoni tipo semipieno non strutturali;
– Ricostruzione della scala lignea di accesso al piano primo in prossimità del transetto: la scala lignea presente risulta fortemente ammalorata ed insicura.
– Consolidamento dei decori delle facciate e rafforzamento delle loro connessioni strutturali agli apparati murari.

Tutti gli interventi previsti sono stati progettati al fine di poter garantire il prosieguo delle attività oggi presenti: il circolo Arci Bolognesi, la palestra di danza di Anna Lolli e il circolo Amici dell’Arte.

Impresa esecutrice: Leonardo s.r.l. con sede a Casalecchio di Reno (BO)

Inizio lavori: 7 ottobre 2020 – Durata 300 giorni

Importo dei lavori a base di contratto inclusi oneri della sicurezza: € 469.476,03 + IVA

Importo complessivo del finanziamento RER: € 733.546,86