Si tratta di un membranaceo con scrittura umanistica (littera antiqua) attribuita a Jacopo da Pergola, in inchiostro marrone, con incipit, titolo corrente e explicit in inchiostro rosso. È questo il primo dei tre codici (S.XV.1, S.XV.2, S.XVII.3) contenenti il corpus completo delle “Vite parallele” dell’autore greco Plutarco, con le biografie di uomini celebri riunite in coppie per mostrare caratteristiche comuni, positive o negative, del loro carattere.
Le traduzioni latine di quest’opera sono state curate dai più famosi umanisti italiani del Quattrocento e poi reperite in diversi momenti, quindi anche la trascrizione per il Novello è avvenuta in più fasi. I tre codici, commissionati da Malatesta Novello, sono stati realizzati dalla metà degli anni ’40 del Quattrocento fino alla fine del 1460 e alla produzione hanno partecipato diverse maestranze nel corso degli anni. Diverse mani sono riconoscibili, ma questo primo volume in particolare è stato attribuito a Jacopo da Pergola, il primo copista che appare al lavoro per Novello.
La tipologia della decorazione è la stessa per tutti e tre i manoscritti: a ogni iniziale è abbinato il ritratto a mezzo busto e di profilo del personaggio di cui si parla nel testo. Essendo stato quello di Cesena un “cantiere” di notevole importanza, nel corso del tempo sono state avanzate dai critici diverse attribuzioni e influenze, tra cui spiccano i nomi di Piero della Francesca, Matteo de’ Pasti e Pisanello, facendo oscillare l’esecuzione tra gli ambiti ferrarese, riminese e veneto. Da rilevare il gusto antiquario dei piccoli ritratti, che fanno riferimento alla medaglistica antica, e anche dei festoni e delle fogge, di concezione non ancora propriamente rinascimentale, ma tipiche di un periodo più antico.
Facendo fronte a queste settimane di emergenza in cui musei e luoghi di cultura sono chiusi al pubblico come indicato dalle prescrizioni governative atte a limitare la diffusione del contagio di COVID-19, l’Amministrazione comunale di Cesena ha aderito alla campagna culturale della Regione Emilia-Romagna #IoRestoaCasa…eleggo, un milione di titoli, di oltre mille biblioteche del territorio, disponibile in rete per tutti i cittadini.
Per quanto riguarda i codici manoscritti della Malatestiana sfogliabili online è questo il quinto appuntamento. Inoltre, quest’anno per la Pasqua il Settore Biblioteca Malatestiana e Cultura ha pensato a un omaggio video composto dai ritagli dei Corali del Duomo e del Bessarione con la base del canto gregoriano O filii et filiae pubblicato sulla pagina Facebook della Biblioteca.
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