Modena

Nel bilancio investimenti per 183 milioni nel triennio

Interventi per la riqualificazione della città e la manutenzione del patrimonio pubblico. Con un occhio alle risorse del Next Generation Eu

MODENA – Approvando in Consiglio comunale il bilancio previsionale 2021-2023, il Comune di Modena ha dato il via libera a un Piano triennale di investimenti dal valore di 183 milioni e 81 mila euro caratterizzato da un impegno trasversale sulla rigenerazione urbana e sulla mobilità sostenibile, sull’istruzione e sulla Smart city. Gli interventi programmati vanno dalla riqualificazione del comparto ex Amcm allo sviluppo del cantiere delle ex Fonderie e di quello dell’ex Ospedale Estense, dai lavori nell’area nord dove si sviluppano gli interventi del Progetto Periferie alla continuazione della realizzazione della Diagonale e a un programma per mobilità e ciclabili per 15 milioni di euro, fino a un piano per l’informatizzazione e l’infrastruttura a banda larga da 2 milioni di euro e un programma sull’edilizia scolastica dal valore di oltre 20 milioni di euro, la metà dei quali già nel primo anno.

Gli investimenti previsti per il 2021, infatti, rappresentano oltre la metà di quelli programmati nel triennio: si tratta di 115 milioni, con circa 63 milioni di lavori pubblici e 30 di contabilizzazioni di opere che realizzano altri soggetti su beni di proprietà comunale.

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli lo ha definito un Piano “ambizioso, ma prudente” che, in attesa delle decisioni sui fondi del Next Generation Eu, tiene conto degli spazi di autofinanziamento del Comune e della capacità di intercettare altre risorse europee e nazionali.

Per raggiungere questi obiettivi, inoltre, in continuità con lo scorso anno, come ha precisato l’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza, gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria saranno utilizzati esclusivamente per finanziare le spese d’investimento (non verranno quindi utilizzati per la spesa corrente) e al cofinanziamento di investimenti sono già stati destinati oltre 2,5 milioni di euro dell’avanzo di bilancio e un altro milione sarà disponibile con l’approvazione del consuntivo. Queste risorse serviranno a finanziare i progetti di videosorveglianza, l’intervento di miglioramento sismico delle scuole Guidotti e la ripresa del cantiere del liceo Sigonio, i tecnici sono già al lavoro per definire i contenuti del provvedimento che verrà presto presentato in giunta.

Nel Piano non si prevede nuovo indebitamento, per non appesantire la spesa corrente, a parte il possibile accollo del mutuo relativo al procedimento di decadenza della concessione del diritto di superficie del comparto Peep Cittanova 2 (un’indicazione già espressa dal Consiglio comunale in luglio); non si esclude però la possibilità di utilizzare, nella seconda parte dell’anno, eventuali opportunità nazionali di mutui a tasso zero o altre agevolazioni. L’indebitamento comunale, infatti, rimane su livelli molto bassi: salirà a 11 milioni di euro nel 2021 per poi rientrare sotto i 10 milioni nel triennio, neanche 52 euro ad abitante.

Facendo riferimento alle possibili opportunità del Next Generation Eu, sindaco e assessore hanno ricordato che il Comune ha già avviato una fase di definizione progettuale ribadendo l’importanza di un coinvolgimento dei territori.

Le aree di riferimento individuate sono sei: Modena in movimento (mobilità urbana sostenibile e promozione dell’intermodalità); scuola, sicurezza, innovazione, comunità; l’infrastruttura verde e blu nel progetto di rete ecologica del comune; rigenerazione per l’innovazione e la coesione economica, sociale e territoriale (il comparto ex Fonderie riunite); Modena Area nord (Rigenerazione per l’innovazione e l’inclusione); rigenerazione per la cultura e l’attrattività turistica. Si tratta degli strumenti, coerenti con gli assi strategici di digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale, indicati dall’Unione europea e sui quali far convergere le risorse del Recovery Plan o di altri finanziamenti europei o nazionali, per perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 e dello sviluppo sostenibile.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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